Ciao a tutti
Dal mio punto di vista uno dei grossi errori del passato sono state le assunzioni "territoriali", non basate sugli effettivi bisogni dell'azienda ma solo al criterio della vicinanza alla sede centrale.
Nessuna azienda a "guida-non-politica" assumerebbe tanti romani lasciandoli vivere a Roma quando il 70% del revenue arriva dagli aeroporti della Padania. Non dimentichiamo che il personale romano raggiungeva Milano su aerei aziendali occupando posti altrimenti liberi per passeggeri paganti. Senza contare le notti in albergo 5 stelle per i fuori sede.
Pura follia. E ovviamente i sindacati non hanno affatto stigmatizzato questo comportamento anti-economico. Tuttavia ora i sindacati si oppongono alla proposta del governo di trasferire a Malpensa parte del personale basato a Roma.
Capisco che andare via da casa sia difficile, ma lo stipendio di un pilota penso sia sufficiente per prendere in affitto una casetta a Gallarate o Busto. O mi sbaglio?
Ciao