Dopo le 225 cancellazioni di ieri, anche per oggi sono previsti forti disagi
Continuano le assemblee dei lavoratori e il blocco delle manutenzioni
Alitalia, Berlusconi contro gli scioperi
"Manu militari con chi si oppone"
Ieri il titolo è sceso dell'8,84%. Si temono ulteriori difficoltà
<B>Alitalia, Berlusconi contro gli scioperi<br>"Manu militari con chi si oppone" </B>
ROMA - Intervento "manu militari" contro i lavoratori dell'Alitalia in sciopero. Lo dice il premier Silvio Berlusconi intervenendo a "Radio anch'io" su tutti i temi caldi della politica e dell'economia.
Dopo aver parlato della data delle elezioni e del riscaldamento da ridurre, il premier ha attaccato l'agitazione Alitalia: "C'è una situazione difficile. C'è da fare un intervento deciso, addirittura manu militari nei confronti di coloro che si oppongono... Credo si dovrà forse arrivare...". Poi frena: "Cerchiamo di evitarlo perchè poi possono succedere tragedie". Comunque, rivendica il premier, su Alitalia "l'attenzione del governo è assoluta". Però, insiste, "chi oggi sciopera, soprattutto i sindacati della sinistra e alcuni partiti della sinistra come Prc, non tengono conto del diritto dei cittadini".
E quella appena cominciata, è una giornata difficile. I lavoratori non sono in sciopero ma continuano le assemblee permanenti e il risultato, se possibile, è ancora più devastante. Gli aerei sono ormai quasi tutti a terra a causa della mancata manutenzione. Ieri sono stati cancellati 225 voli. Oggi sono prevedibili numeri analoghi e la compagnia invita i passeggeri a contattare preventivamente il numero verde 800.650055 per verificare lo status del volo prima di recarsi all'aeroporto.
Domani è in programma l'incontro tra governo e sindacati, ma le posizioni già espresse dal ministro del welfare Maroni non fanno sperare in facili soluzioni e i disagi potrebbero durare ancora a lungo.
Sulle azioni della compagnia ieri si é scatenata la bufera con un'ondata di vendite che le hanno fatto perdere in Borsa fino al 10%. Al termine della seduta, e dopo che per tutta la giornata sono continuate a fioccare cancellazioni di voli, il titolo dell'aviolinea ha perso l'8,67% con scambi sul 4% del capitale.
Sullo sfondo, oltre al caos nei cieli, la prospettiva del crack che continua ad essere paventato dal ministro del Welfare. Ma sulla possibile chiusura della compagnia il Presidente del Consiglio assicura: "non è facile pensare di fare una cosa del genere" dice Berlusconi che difende "l'orgoglio nazionale di avere una compagnia di bandiera" ed invita i dipendenti a comportarsi "come quelli dell'Air France", facendo meno scioperi, e contribuendo così a fare andare "le cose meglio".
(24 gennaio 2006)
Da Repubblica.it, "ovviamente" si riferisce agli scioperanti, ma ormai ha perso completamente la testa, basta che gli danno un microfono in mano e spara cazzate a raffica, ieri il voto a maggio, oggi sta boiata sugli scioperanti..
Io direi che Ciampi dovrebbe sciogliere le camere oggi stesso, altro che 9 aprile, si deve votare a marzo....