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Discussione: Intervista a Rauti

  1. #51
    Runes
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    Citazione Originariamente Scritto da R.MIEVILLE
    Le canne (quelle di bambu) le usiamo legate a fascio per darle sul groppone dei deficenti che insultano gratuitamente il nostro Partito che è una comunita politica ed è costituito da gente perbene .

    Pensa ai tuoi simboli e cosa hanno prodotto somaro pezzente !
    I "miei "simboli , se te ne sai accorgere, sono ben diversi da quello che pensi tu...

    Sul tuo partito, hai ragione, io non posso dire piu' di tanto perchè non lo conosco, ma se da movimento politico volete trasformarvi in "curva da stadio", non aspettatevi sempre giudizi positivi...

  2. #52
    Super Troll
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    [QUOTE=Runes]Sinceramente io preferisco questa scelta responsabile di Rauti, piuttosto che, effettivamente, un partito fatto di nostalgici, naziskin, cannaioli etc etc...
    $$$$$$$
    "Scelta responsabile"... come va inteso questo termine?responsabile verso il suo partito (il Movimento Idea Sociale)? qualora questo accordo andasse in porto i simboli di quel partito non compariranno nella scheda elettorale.
    Responsabile verso le sue idee facendo comunque eleggere gente che le porterà avanti? Verranno comunque eletti dentro il partito di Forza Italia che porta avanti (legittimamente visto che i voti sono loro) il suo programma liberista e favorevole alle leggi vicine agli interessi aziendali e familiari del cavaliere.
    Responsabile di non far vincere la sinistra? il vantaggio elettorale che Rauti può portare a Berlusconi è quasi inesistente perchè se non si presenta nella scheda con i suoi simboli gli elettori di Rauti difficilmente voteranno Forza Italia che da questa operazione rischia di non guadagnarci nulla.

  3. #53
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    " Fascisti si è o non si è con distintivo o senza "
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    Citazione Originariamente Scritto da Runes
    I "miei "simboli , se te ne sai accorgere, sono ben diversi da quello che pensi tu...

    Sul tuo partito, hai ragione, io non posso dire piu' di tanto perchè non lo conosco, ma se da movimento politico volete trasformarvi in "curva da stadio", non aspettatevi sempre giudizi positivi...
    Se non conosci chiedi non scrivere stupidaggini . Una cosa sono i giudizi un altra sono gli insulti .
    MS FIAMMA TRICOLORE

  4. #54
    Runes
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    Citazione Originariamente Scritto da R.MIEVILLE
    Se non conosci chiedi non scrivere stupidaggini . Una cosa sono i giudizi un altra sono gli insulti .
    insulti?

  5. #55
    Runes
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    [QUOTE=c@scista]
    Citazione Originariamente Scritto da Runes
    Sinceramente io preferisco questa scelta responsabile di Rauti, piuttosto che, effettivamente, un partito fatto di nostalgici, naziskin, cannaioli etc etc...
    $$$$$$$
    "Scelta responsabile"... come va inteso questo termine?responsabile verso il suo partito (il Movimento Idea Sociale)? qualora questo accordo andasse in porto i simboli di quel partito non compariranno nella scheda elettorale.
    Responsabile verso le sue idee facendo comunque eleggere gente che le porterà avanti? Verranno comunque eletti dentro il partito di Forza Italia che porta avanti (legittimamente visto che i voti sono loro) il suo programma liberista e favorevole alle leggi vicine agli interessi aziendali e familiari del cavaliere.
    Responsabile di non far vincere la sinistra? il vantaggio elettorale che Rauti può portare a Berlusconi è quasi inesistente perchè se non si presenta nella scheda con i suoi simboli gli elettori di Rauti difficilmente voteranno Forza Italia che da questa operazione rischia di non guadagnarci nulla.
    In questo sistema elettorale, o scegli il compromesso o sei tagliato fuori a vita.

  6. #56
    SMF
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    Citazione Originariamente Scritto da 21 Dicembre
    Certo, anche il MSI era filo-atlantico, filo-sionista e chiedeva la pena di morte per chi combatteva nelle piazze....
    Almirante chiedeva doppia pena di morte per i "terroristi" di destra che parlavano tanto di legalità e poi andavano a mettere le bombe ammazzando un sacco di gente...per lo più voi dovreste essere stati solo contenti di tale formula, visto che dite che i terroristi neofascisti erano quasi tutti collaborazionisti con la CIA,....visto il clima di quegli anni, nn mi stupisce che una buona parte della dirigenza missina fosse pro-USA...Fux55 ne sa qualcosa e meglio di lui qui dentro nessun altro potrebbe spiegarvi la situazione di allora e d i com'era vissuta dai camerati...
    cmq ti ricordo che l'unico partito che parlò di Stato Nazionale del Lavoro fu il MSI-DN...

  7. #57
    Super Troll
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    [QUOTE=Runes]
    Citazione Originariamente Scritto da c@scista

    In questo sistema elettorale, o scegli il compromesso o sei tagliato fuori a vita.
    Il compromesso (un compromesso di questo tipo in cui si candida direttamente dentro Forza Italia poi..)va bene per un Mastella non per un Rauti che pretende di essere "l'ultimo rivoluzionario"

  8. #58
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    Eccone un'altra........


    NUOVE ALLEANZE

    E Rauti andò con Silvio: è l'uomo forte della politica

    «Lo incontrai quando ero leader del Msi, gli promisi il nostro appoggio»


    DA "IL CORRIERE DELLA SERA" DEL 25\01\2006 - PAG.8 - DI ALDO CAZZULLO
    La voce di Rauti al telefono è incrinata dalla bronchite, non dagli ottant'anni imminenti: «Silvio Berlusconi è senza confronti la personalità più spiccata su piazza. L'uomo forte della politica italiana. Basta vedere come parla, come si muove: si vede che è il creatore di una colossale azienda e ora trasferisce il suo decisionismo in politica. Ha carisma, gli altri al suo cospetto appaiono scoloriti. Ma il paragone con il Duce non si può fare: Berlusconi è uomo di governo, Mussolini era uomo di Stato».
    Se non fosse Pino Rauti, cui molto si può rimproverare ma non di aver cercato in politica la convenienza, verrebbe il sospetto che dietro l'elogio di Berlusconi ci sia l'accordo annunciato ieri a Stefano Cappellini del Riformista.
    «In effetti, l'intesa di massima c'è; ora bisogna definirla. Ho chiesto sei posti nelle liste di Forza Italia. Mi piacerebbe rappresentare il Lazio in Senato: dopo Montecitorio, l'Europarlamento e il Consiglio d'Europa, Palazzo Madama mi manca».
    Siccome di Rauti si tratta, è esclusa la piaggeria, ma non una consonanza umana, prima che politica. «È vero, Berlusconi mi è sempre piaciuto. L'intesa è solo tecnica, resa obbligatoria dalla legge elettorale: siamo in disaccordo su molte cose, dall'appoggio a Bush e Israele alla precarietà del lavoro. Però tra noi c'è sempre stata grande simpatia, sin dai primi incontri».
    Antiche storie milanesi. «Erano gli Anni Ottanta, Berlusconi aveva fondato la tv privata, e noi del Msi la guardavamo con favore. A farci incontrare fu Servello, che del Cavaliere era molto amico. Poi, quando divenni segretario del partito al posto di Fini, lo vidi altre tre volte, tra il '90 e il '91. Per il poco che contavamo, gli assicurai il nostro appoggio.
    L'ho rivisto il mese scorso, a palazzo Grazioli. Poi mi ha chiamato due volte al telefono. Di persona è molto meglio che in tv. Più complesso, più preparato, più profondo.
    Nel '96 perse le elezioni per colpa mia: Pilo calcolò che la Fiamma tricolore, presentandosi da sola, fece perdere al centrodestra 39 collegi. A Roma mia figlia Isabella correva contro Veltroni e Mancuso: prese il 7%, Veltroni vinse grazie a lei, e me ne ha sempre dato atto. Scoprii poi che nelle regioni rosse la sinistra aveva raccolto le firme per le nostre liste. Ora ho occasione di risarcire Berlusconi. Sarò la sua pecora nera».
    Il Cavaliere molto meglio di Fini, è ovvio. «Non è il momento di polemizzare. Ma Fini ha già fatto sapere che con me ogni accordo è impossibile. Contraccambio, perché da sempre rappresenta il mio contrario. Io guardo al fascismo del ventennio e più ancora a quello di Salò, repubblicano, sociale, antiliberale, antisistema. Lui è il destrismo, la conservazione. Il sistema. Già nel '68 agitavo le tesi di Evola, il primo dei contestatori della società capitalista; e con me erano i giovani migliori, da Marco Tarchi a Gianni Alemanno. Dopo il crollo del comunismo bisognava andare a sinistra. Fini andò a Fiuggi, e poi a Washington e a Gerusalemme».
    Qualche viaggetto in passato se l'è concesso pure Rauti. La Spagna di Franco, il Portogallo di Salazar, la Grecia dei colonnelli. «Vi andai proprio nel '68, ma non con Delle Chiaie e Merlino, com'è stato scritto. Ero con Maceratini, e scrissi una serie di reportage per il Tempo. Favorevoli, certo: i colonnelli avevano dato una scossa a un Paese vecchio e corrotto, l'unico al mondo dove mettevano solo 19 sigarette in ogni pacchetto; il re o chi per lui faceva la cresta pure su quello. I colonnelli aggiunsero la ventesima sigaretta. Non solo: obbligarono i medici, che per il 90% vivevano ad Atene e Salonicco, a prendere servizio nelle isole e in Tessaglia».
    La vita gli ha riservato amarezze (indagato, ma scagionato, su piazza Fontana, pestato dagli estremisti di sinistra e fotografato da Lotta continua sotto il titolo: «Colpa nostra non è, bensì della metropoli tentacolare») e incontri fortunati. «Dopo aver fatto il mio dovere a Salò, ero prigioniero degli inglesi in Algeria. Con un gruppo di camerati riesco a fuggire, ma i francesi ci fermano presso la frontiera marocchina. Simpatizzo però con il loro comandante, il maggiore Argoud, che mi invita a sedere con lui alla mensa ufficiali. Anni dopo scopro che è diventato colonnello e uno dei capi dell'Oas, la destra antigollista. Amico ritrovato. Quanto a Salazar e Franco, non mi sono mai piaciuti. Il mio riferimento è sempre stata la Falange. È un tema su cui ho discusso spesso con Cossiga: il Caudillo profittò dell'idealismo di José Antonio e delle sue camicie azzurre, per poi imprimere una svolta clericale e conservatrice».
    Meglio Fidel Castro. «Un grande, non solo per lo scontro con l'America. Dopo la guerra i ribelli sudamericani guardano a Mosca e al Pcus, proprio come prima guardavano a Roma e al Duce. Un tempo avevamo i peronisti in Argentina e le camicie verdi di Delgado in Brasile, poi abbiamo avuto i castristi. Ora dal Venezuela alla Bolivia è palese un risveglio anti-yankee».
    Nell'attesa di candidarsi con Berlusconi, Rauti sta per pubblicare il terzo volume della sua monumentale Storia del fascismo (ne mancano altri tre).
    Apprezza Storace, che l'anno scorso ha appoggiato invano contro Marrazzo, e si è riconciliato con Alemanno, che è tornato suo genero. «Isabella e Gianni si sono risposati. Purtroppo lui non è tornato indietro politicamente. Ma quando mi è stato posto il quesito, ho risposto: figlia mia, la politica è la mia vita, ma il mio nipotino Manfredi viene prima di tutto. Oggi siamo felici».
    E le altre donne della destra? «Assunta Almirante l'ho sempre rispettata. Anche perché ci fu un tempo in cui simpatizzava per la mia creatura, Ordine Nuovo. Peccati di gioventù, dirà lei ora.
    Alessandra Mussolini invece con noi non c'entra. Negli anni di piombo era altrove: si considerava una Scicolone, o forse dovrei dire una Loren. Poi si è ricordata di avere pure un nonno, oltre che una zia. Ma non è di destra, è una femminista. E quando i nostri hanno contestato il Gay Pride e sono volati gli schiaffi, lei era dalla parte dei gay».

  9. #59
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    Predefinito Sia chiaro...

    SIA BEN CHIARO UNA COSA: IL MOVIMENTO IDEA SOCIALE ATTUALMENTE NON HA STRETTO NESSUN ACCORDO CON NESSUNO, RAUTI CON I SUOI SODALI E' IN FORZA ITALIA... IL MIS E' FUORI DAL POLO E PER IL MOMENTO NON SONO STATE DEFINITE NEMMENO GLI ACCORDI CON ALESSANDRA...

    QUESTO LO DICIAMO SOLO PER DIRITTO DI CRANACA, INFATTI DAL SITO UFFICIALE DEL MIS WWW.MOVIMENTOIDEASOCIALE.TK SI DEDUCE LA POSIZIONE MISSINA.

 

 
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