Ma come potranno avere dei colloqui politici con i propri omologhi dei "ministri"
sulle cui spalle grava la morte di centinaia e centinaia di civili innocenti?
"Non sarà facile la vita da ministri per i dirigenti di Hamas, che con ogni probabilità andranno al governo dei Territori palestinesi dopo il trionfo elettorale. Anche solo per riunire il Consiglio dei ministri il futuro premier palestinese avrà serie difficoltà.
Le stesse che, probabilmente, si avranno per convocare le sessioni del parlamento. La maggior parte dei principali dirigenti di Hamas si trova infatti nella Striscia di Gaza. La sede del governo e il principale luogo di riunione del parlamento è invece a Ramallah.
E fra i due c'é il territorio israeliano. Per passare da Gaza alla Cisgiordania lungo le autostrade israeliane i ministri del governo uscente targato Al Fatah del premier Abu Ala disponevano di salvacondotti delle autorità ebraiche. Il libero passaggio è concesso da Israele anche al presidente Abu Mazen.
Ma sembra molto improbabile che le autorità dello stato ebraico consentano le stesse agevolazioni a dirigenti di Hamas, il movimento responsabile del maggior numero di attentati kamikaze contro i civili israeliani negli ultimi anni, che formalmente si propone la distruzione di Israele.
Anzi alcuni di loro sono ricercati dalle autorità israeliane e potrebbero essere arrestati in ogni momento. L'ipotesi più probabile è che il futuro governo palestinese non riesca mai riunirsi al completo, ma debba organizzarsi per lavorare in videoconferenza, fra Gaza e Ramallah.
Una tecnica già rodata dal parlamento palestinese, che si è riunito più volte a Ramallah collegato con la sua sede di Gaza City quando i deputati della striscia non sono stati autorizzati da Israele a spostarsi in Cisgiordania.
Il problema potrebbe essere in parte semplificato se, come affermano alcune fonti vicine ad Hamas, il movimento islamico decidesse di indicare dei tecnici, poco marcati politicamente, per alcuni incarichi ministeriali.
Anche le consultazioni fra il presidente Abu Mazen e alcuni leader del movimento islamico saranno problematiche. Sembra infatti improbabile, finché Hamas non avrà rinunciato alla violenza o almeno all'obiettivo formale della distruzione di Israele, che le autorità dello stato ebraico autorizzino il capolista Ismail Hanyeh, o il leader nella Striscia Mahmud Zahar, da tempo minacciato di arresto, a spostarsi da Gaza a Ramallah."
ANSA 26/01/2006 175
http://www.ansa.it/main/notizie/rubr...533803615.html