Originariamente Scritto da
Liutprando
......mancano solo questi nel campionario dei candidati di rifondazione!
Luxuria: sarò metà uomo e metà donna Tra i candidati del Partito di rifondazione comunista anche Caruso e Heidi Giuliani
ROMA — La campanella non è ancora suonata, ma è un po' come fosse il primo giorno di scuola. Vladimir Luxuria, icona del mondo omosessuale, e Francesco Caruso, leader napoletano dei no global, fanno ingresso a Montecitorio. Vabbé, è l'entrata laterale che porta alla sala stampa e per ora sono solo aspiranti deputati, ma sotto i flash dei fotografi il momento ha comunque una certa solennità. Loro sono due dei 13 candidati «esterni» che Rifondazione schiera come teste di lista alle Politiche, nell'ambito del progetto della sezione italiana della Sinistra europea (che il 18 e 19 marzo terrà un convegno programmatico). Ci sono, tra gli altri, Heidi Giuliani, la mamma di Carlo ucciso al G8 di Genova; la femminista Maria Luisa Boccia; il segretario della delegazione palestinese in Italia, Ali Rashid; gli ex diesse Pietro Folena e Antonello Falomi e l'ex verde Francesco Martone. «Sono componenti essenziali nel processo di costruzione di una sinistra alternativa, radicale e anticapitalista», spiega Fausto Bertinotti. Luxuria e Caruso ascoltano attenti ma pure un po' preoccupati per quella che il leader no global, citando il rivoluzionario messicano Emiliano Zapata, chiama «la maledizione della sedia presidenziale», cioè l'attaccamento alla poltrona «che ti fa dimenticare chi sei e da dove vieni».
Casomai fossero eletti, non vogliono correre rischi e si attrezzano sin d'ora: così, se Vladimir Luxuria in Parlamento sarà costretta ad abbandonare il nome d'arte per ritrovare quello anagrafico (Vladimiro Guadagno), non rinuncerà invece ad essere un «deputato transgender, a metà tra il genere femminile e quello maschile». Esempio plastico l'abbigliamento sfoggiato ieri alla presentazione della candidatura: niente cravatta ma foulard annodato come se lo fosse, via le paillettes però largo ai tacchi alti e al rossetto color fuoco. Caruso invece si sottomette alla giacca blu d'ordinanza (che però resta sepolta sotto il piumino, malgrado il caldo in sala stampa), ma canticchiando quel brano dei 99 Posse che dice «non mi avrete mai come volete voi». E ai compagni no global come Luca Casarini che, racconta, l'hanno criticato per la sua decisione, garantisce: «Continuerò a disobbedire alle leggi ingiuste dello Stato».
Corriere.it
Livia Michilli
27 gennaio 2006