Hamas: "Gli Usa non sono nemici"
Lo ha affermato Mahmud Zahar
L'organizzazione estremistica di Hamas non considera gli Stati Uniti un nemico. E' questa l'ultima affermazione di Mahmud Zahar, cofondatore del movimento di resistenza islamico, dopo la vittoria elettorale in Palestina. "Non consideriamo l'America un nostro nemico - ha detto il dirigente del partito all Cbs - ma Hamas si aspetta però giustizia dal presidente degli Stati Uniti".
"Credetemi, la gente comincerà a fare collegamenti tra quanto accade in Iraq, in Afghanistan e in Palestina. E questo non è nell'interesse degli americani", ha detto Zahar all'emittente Usa. In una dichiarazione alla stessa rete, venerdì Bush aveva lanciato un monito. "Gli Stati Uniti interromperanno gli aiuti economici ai palestinesi se Hamas non dissolverà la milizia armata e non rinuncerà all'obiettivo statutario della distruzione di Israele", aveva detto il presidente Usa.
Ma Hamas ormai è la nuova forza indiscussa nei Territori e il presidente Abu Mazen non ha avuto altra scelta che affidargli la formazione del nuovo governo. In gioco c'è anche il processo di pace israelo-palestinese. Zahar, da parte sua, ha detto che al momento in Israele non c'è nessuna figura credibile nel governo israeliano con cui negoziare. La chiave della pace nella regione, ha aggiunto, è in mano a Bush. "Hamas è pronta a stabilire uno Stato indipendente in tutte le aree non più sotto occupazione israeliana - ha dichiarato Zahar - Ma non siamo disposti ad accettare aggressioni. Dateci la possibilità di vivere da esseri umani e finiranno gli attacchi suicidi in Israele".