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Discussione: Silvio e le pensioni.

  1. #11
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    Predefinito

    Nella lettera di Tonino io ho colto un punto che condivido.
    Continuando a guardare solo le pensioni minime , che in maggioranza sono pensioni sociali erogate non a fronte di contributi , andra' a finire che chi ha pagato prendera' come chi non ha versato una lira.

    Io percepisco una pensione maggiore ( 41 anni di contribuzione ) : ho fatto comunque i conti ed essa corrisponde a meno del 4% del capitale che avrei accumulato investendo i contributi ( versati da me e dai datori di lavoro ) immaginati investiti in modo da garantirmi , anno per anno , un punto percentuale piu' dei bots.
    Negli ultimi dieci anni , con il fai da te , ho ricavato dai miei risparmi un rendimento netto medio del 4,99%.

    Morale il capitale piu' circa un 1% annuo dello stesso e' devoluto alla mutualita'.
    Il problema non è Berlusconi , il problema sono gli italiani!

    DISSIDENTE POLITICO IN REGIME DA OPERETTA!
    OH CINCILLA' ... OH CINCILLA'!

  2. #12
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    Predefinito Tonino

    non rispondi sul tema di quanto hai effettivamente versato ai fini pensionistici.
    Il contributo a percentuale (4%) oltre alla quota fissa che lasciami dire era ridicola, come anche tu hai ammesso, è stato introdotto nei primi anni 80
    il contributo è stato portato al 12% nel 1990 (e qui era inclusa la quota fissa)
    Ai fini Ivs il contributo versato per la pensione del lavoratore dipendente (fra ditta e dipendente) è del 30%.
    Il conteggio della pensione viene comunque calcolato sulla base del reddito sui cui hai pagato il 12, poi 13% poi hai smesso di lavorare (a 53 anni?) con un coefficiente del 2% l'anno, rivalutato, come per il lavoratore dipendente.
    Quindi la tua pensione è strettamente legata al reddito che hai dichiarato, nello stesso modo in cui è conteggiata la pensione dei dipendenti.
    Io comincerei piuttosto a preoccuparmi per le nuove generazioni (sia perchè debbono lavorare più anni, sia perchè hanno periodi in settori che gli verranno espropriati, sia perchè il rendimento sarà del 60% di quello attuale).
    Non credo che sia giusto lamentarsi del brodo grasso.

    Tex Willer

  3. #13
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    Predefinito Ripeto.

    Citazione Originariamente Scritto da Texwiller
    non rispondi sul tema di quanto hai effettivamente versato ai fini pensionistici.
    Il contributo a percentuale (4%) oltre alla quota fissa che lasciami dire era ridicola, come anche tu hai ammesso, è stato introdotto nei primi anni 80
    il contributo è stato portato al 12% nel 1990 (e qui era inclusa la quota fissa)
    Ai fini Ivs il contributo versato per la pensione del lavoratore dipendente (fra ditta e dipendente) è del 30%.
    Il conteggio della pensione viene comunque calcolato sulla base del reddito sui cui hai pagato il 12, poi 13% poi hai smesso di lavorare (a 53 anni?) con un coefficiente del 2% l'anno, rivalutato, come per il lavoratore dipendente.
    Quindi la tua pensione è strettamente legata al reddito che hai dichiarato, nello stesso modo in cui è conteggiata la pensione dei dipendenti.
    Io comincerei piuttosto a preoccuparmi per le nuove generazioni (sia perchè debbono lavorare più anni, sia perchè hanno periodi in settori che gli verranno espropriati, sia perchè il rendimento sarà del 60% di quello attuale).
    Non credo che sia giusto lamentarsi del brodo grasso.

    Tex Willer
    Caro Tex,
    allora proprio non vuoi capire:
    -NON MI LAMENTO SULLA CONGRUITA' O MENO DELLA MIA PENSIONE, DICO SOLO CHE MI STA SULLE PALLE CHE LA MIA PENSIONE, POCA O TANTA CHE SIA, VENGA DECURTATA DA UNA PERCENTUALE CHE RITENGO IMPORTANTE FOSSE ANCHE UNA SOLA LIRA A FAVORE DI GENTE CHE NON HA MAI VERSATO UN CONTRIBUTO, PUR GODENDO DI OGNI ALTRA ASSISTENZA.
    COME PURE MI STA SULLE PALLE CHE LA MIA SANITA' LA DEBBA CONDIVIDERE SEMPRE CON GLI STESSI.
    QUELLA GENTE GIRA PER STRADE ILLUNINATE, AVRA' PUR AVUTO BISOGNO DI SANITA', E CHI PAGAVA? E CHI PAGHERA'?
    ECCO CIO' DI CUI MI LAMENTO. TI PREGO COMPRENDI.-
    Tonino
    Tonino 44

  4. #14
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    Predefinito eSATTO.

    Citazione Originariamente Scritto da Texwiller
    non rispondi sul tema di quanto hai effettivamente versato ai fini pensionistici.
    Il contributo a percentuale (4%) oltre alla quota fissa che lasciami dire era ridicola, come anche tu hai ammesso, è stato introdotto nei primi anni 80
    il contributo è stato portato al 12% nel 1990 (e qui era inclusa la quota fissa)
    Ai fini Ivs il contributo versato per la pensione del lavoratore dipendente (fra ditta e dipendente) è del 30%.
    Il conteggio della pensione viene comunque calcolato sulla base del reddito sui cui hai pagato il 12, poi 13% poi hai smesso di lavorare (a 53 anni?) con un coefficiente del 2% l'anno, rivalutato, come per il lavoratore dipendente.
    Quindi la tua pensione è strettamente legata al reddito che hai dichiarato, nello stesso modo in cui è conteggiata la pensione dei dipendenti.
    Io comincerei piuttosto a preoccuparmi per le nuove generazioni (sia perchè debbono lavorare più anni, sia perchè hanno periodi in settori che gli verranno espropriati, sia perchè il rendimento sarà del 60% di quello attuale).
    Non credo che sia giusto lamentarsi del brodo grasso.

    Tex Willer
    Si a 53 anni mi son rotto le palle a forza di farmi spatare in faccia dal sistema Italia, fermo restando che in questo povero ex Bel Paese, quando uno ha lavorato in proprio per 28 anni ha già dato tanto.
    Per quanto riguarda i giovani, vorrei che puntassero il dito sui loro padri, perchè gli effetti che loro noteranno saranno dati da cause prodotte nel passato.
    Tonino
    Tonino 44

 

 
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