UNA conferenza
dei servizi faida-
te e tre tecnici
fidati a pilotare le
strategie urbanistiche.
Emergono
particolari inquietanti
dopo
l'inizio delle indagini
della Procura
e della Regione
sul cantiere
aperto dal
sindaco di Sperlonga
e presidente
della Provincia,
Armando
Cusani, per la
realizzazione di
un albergo di lusso
sullo sfondo
incantevole delle
Grotte di Tiberio.
Le attenzioni degli
ispettori adesso
sono focalizzate
sui meccanismi burocratici
che a Sperlonga avevano escogitato
per aggirare il problema delle
autorizzazioni della Regione,
conferenze dei servizi alle quali
partecipavano soltanto tre persone,
e sempre loro: il capo dell'ufficio
tecnico comunale, il geometra
Antonio Faiola, il dirigente
della Soprintendenza ai beni ambientali,
architetto Francesco
Paolo Germano, e l'architetto Luigi
Valerio, probabilmente in qualità
di esperto di tematiche ambientali,
vista la militanza all'interno
del parco Riviera d'Ulisse e
tutto il lavoro svolto in passato -
come rappresentante del Wwf -
per ripagare il sindaco nella politica
ambientalista facendo ottenere
a Sperlonga le sospirate bandiere
blu. In tutti i passaggi importanti
della vita urbanistica di
Sperlonga, la Regione non compare.
Bastavano i verbali della
conferenza dei servizi, in calce le
firme dei tre tecnici. E basta.
E se l'inchiesta della Procura e
l'ispezione della Regione sono
scattate in seguito a una serie di
denunce fatte nei mesi scorsi dai
rappresentanti dell'opposizione al
consiglio comunale di Sperlonga,
proprio un esposto alla magistratura
presentato dal capogruppo
dell'Ulivo Nicola Reale aiuta a
definire meglio lo scenario in cui
operavano i tre tecnici. Per dirne
una, il delegato della Soprintendenza
- ente che per anni aveva
vigilato attentamente sulla conservazione
dei siti storici e naturali
di maggior pregio - da qualche
anno si è stabilito sulla Flacca,
nella zona del programma integrato,
dove ha realizzato una villa
quatrifamiliare che a molti è sembrata
sospetta. Peccato che alla
Soprintendenza non sapessero
nulla, il controllore era impegnato
a costruire. Reale, con l'aiuto di un
architetto, s'è preso pure la briga
di prendere le misure. E ha trovato
volumetrie sballate, con eccedenze
sparse un po' ovunque. E alla
fine è anche normale che quella
villetta dell’inflessibile tutore dei
beni architettonici sia venuta su
più alta di tre metri rispetto a
quelle dei vicini, con un guadagno
di oltre seicento metri cubi. Si
dirà, una sciocchezza. Che volete
che sia rispetto al faraonico progetto
dell'hotel Cusani.
Per la villa del delegato della soprintendenza
non è stato ovviamente
necessario ricorrere alla
conferenza dei servizi. Per quella
ci si scomodava solo nelle occasioni
importanti. Come per esempio
quando è stata sventrata la
duna per realizzare la pista ciclabile
grande come un'autostrada. E
non è un modo di dire, perché a
Sperlonga la conoscono tutti: è
alta come un marciapiede ed è
larga fino a cinque metri. Mica per
niente Cusani è stato già rinviato a
giudizio per rispondere di quell'abuso.
E lo stesso stratagemma
della conferenza dei servizi è stato
utilizzato per un altro caso eclatante
di urbanistica scellerata,
quello del parcheggio multipiano
nel centro di Sperlonga. Il sindaco
e i suoi tecnici lo fecero passare
per un parcheggio sotterraneo. E
lo è davvero. E’ così interrato che
dalla ringhiera nei giorni buoni si
vedono anche le isole.
Paolo Sarandrea
http://www.i4it.it/public/LatinaOggi...ag07latina.pdf
Sulla stessa pagina è abbastanza gustoso l'articolo che parla sull'auto di servizio dello stesso presidente della provincia nonche sindaco del suo paese nonostante la provincia risparmiasse 30000(trentamila)secondo l'articolo lui ha preferito come auto blu un'alfa 159 fiammante ad una c5 (non abbastanza all'altezza della carica pubblica credo e abbastanza dequalificante)