Guzzanti si guadagna l' osso
Anche in F.I. è tempo di stilare le liste elettorali
Chissà se il senatore Guzzanti ci rientrerà. Io dico di si. A Berlusconi, si sa, piacciono tanto gli adulatori di professione come Bondi quanto gli yes men come lui. E quindi il senatore ha alte probabilità di entrare in lista.
Del resto, d' impegno per compiacere il Capo lui ce ne ha messo, e tanto. Non è colpa sua se non è riuscito ad incastrare manco un rosso, se la Mitrokhin si è risolta con un nulla di fatto Tutti lo sapevano che il rapporto Impedian era un bidone, in F.I. per primi. Ma bisognava pur che Silvio premiasse la fedeltà di uno dei suoi più fedeli pit bull, quel Guzzanti tanto distintosi al Giornale nell' azzannare gli avversari del Padrone. E quindi ecco l' osso della Mitrokhin, che oltre ad un extra bonus mensile di 1900 euro sulla già lauta retribuzione da parlamentare (e la Mitrokhin è durata 5 anni) dà anche il diritto di farsi chiamare presidente dagli uscieri di Montecitorio. Vuoi mettere?
Insomma fino a 6 mesi fa il senatore era abbastanza soddisfatto dei servigi resi al Capo e mediamente tranquillo su una sua riconferma. Ma l' approvazione del proporzionale, con le sue liste boccate e la cancellazione delle preferenze, lo ha messo in agitazione. E con l' agitazione sono arrivati i primi dubbi, le prime domande: e se Lui non fosse soddisfatto di me, se fosse contrariato per il fallimento della Mitrokhin?
Chissà se prima della fine della legislatura avrebbe fatto ancora in tempo ad inventarsi qualcosa, qualche accusa contro Prodi, al fine di battere l' agguerrita concorrenza dei colleghi azzurri facendosi cosi inserire nella lista dei candidati al Senato?
Qualunque accusa sarebbe andata bene, anche la più inverosimile, la più fantasiosa, la più ridicola, tutto pur di gettare qualche schizzo di fango addosso all' avversario del Padrone, meritandosi cosi un altro osso.
Si, ma cosa? L' "abuso d' ufficio" per il passaggio della Bertolli all' Unilever? La "svendita" Sme a De Bendetti? Troppo sfruttati, troppo usati ed abusati
Bisognava andare ancora indietro, più indietro nel tempo.
Ed un bel giorno, al senatore gli si accese la luce. Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima? La seduta spiritica di Prodi, con il famoso equivoco tra Gradoli paese e via Gradoli a Roma! Si poteva insinuare che l' equivoco fu voluto a bella posta per sviare le indagini e coprire qualche fiancheggiatore delle BR.
Si poteva persino arrivare ad accusare Prodi di corresponsabilità nell' uccisione di Moro!
Vi sembra una balla troppo grossa quest' ultima, cari amici lettori?
Non stupitevi, per Guzzanti nessuna balla è mai troppo grossa purché serva ai suoi scopi.
Ed infatti nell' esposto presentato alla Procura di Roma prima di Natale da 40 parlamentari della CDL, si ipotizza proprio se la condotta di Prodi non abbia agevolato il gravissimo atto terroristico delle BR ai danni di Moro, impedendo la liberazione dell' uomo politico pugliese.
Capirete anche voi, cari amici, come dopo una tale prova di sprezzo del ridicolo, una simile genuflessione agli interessi del Capo, il posto nella lista elettorale al sen. Guzzanti ormai non lo tolga più nessuno.