Originariamente Scritto da
furbo
Lui dava una mano alla miglie a difendere la vita ma le TOGHE ROSSE lo perseguitano assieme a lei
Piu' diretto il titolo del Corriere ( a pagamento non postabile )
<<OBIETTRICE DI COSCIENZA MA FACEVA ABORTI ILLEGALI!>>
Aguas medita!
Da IL TEMPO
http://www.iltempo.it/approfondiment...=4&Editionid=5
Ciclone giudiziario su Termoli, primario in cella
Associazione per delinquere. Nell’inchiesta anche
aborti clandestini e illeciti arricchimenti
Oltre 30 persone coinvolte. Tra loro il sindaco,
marito della dottoressa e parlamentare Udc, e un ex assessore regionale
di LORENZO VERROCCHIO TERMOLI — Una «cupola» dedita all’illecito arricchimento e al malaffare ai danni della sanità regionale; un intreccio di connivenze tra politica e interessi privati; un sistema che avrebbe esteso le sue ramificazioni controllando due «presidi», il Comune e la Asl 4 Termoli-Larino; e poi, l’agghiacciante pratica degli aborti illegali. Accuse gravissime, infamanti, che hanno travolto Patrizia De Palma, primario di ostetricia all’ospedale San Timoteo di Termoli (Campobasso), moglie del sindaco del centro adriatico,
onorevole Remo Di Giandomenico (parlamentare dell’Udc in carica), i vertici della «zona» sanitaria, imprenditori molisani e pugliesi, politici locali e lo stesso primo cittadino per il quale è stata già chiesta alla Camera l’autorizzazione a procedere. Sullo sfondo dell’inchiesta, che ieri mattina è sfociata nell’arresto di 9 persone (4 ai «domiciliari») sugli 11 provvedimenti richiesti (gli indagati sono complessivamente 36, un centinaio le persone sottoposte ad accertamenti), un autentico e consolidato sistema di illeciti; questo ritengono di aver portato alla luce la Procura di Larino e i carabinieri di Termoli. Appalti pilotati, assunzioni clientelari,
fino alla pratica di aborti illegali e allo sfruttamento di immigrati clandestini. Ma non è tutto; nei faldoni relativi all’indagine sarebbe finito anche l’iter relativo alle concessioni amministrative per la costruenda centrale turbogas di Termoli. Un elenco di ipotesi di reato da far tremare fin nelle fondamenta tutto l’apparato politico-burocratico bassomolisano e le imprese che con la Asl hanno avuto rapporti. Le 11 persone destinatarie dei provvedimenti restrittivi emessi dal Gip di Larino Veneziano sono infatti medici, imprenditori, tecnici e impiegati della Asl. Tra loro figurano, oltre a Patrizia De Palma, Rosangela De Palma, medico; Mario Verrecchia, direttore di zona della Asrem, l'agenzia sanitaria regionale; Anna Franco (Assistente Sociale), Esterino Policella (imprenditore), Maria Laura Tartaglia (dipendente Asl), tutti molisani. Con loro anche quattro pugliesi: Ettore Folcando, Vincenzo Nuziello, Maurizio Galasso e Antonio Di Paola. Tutti costoro sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al peculato, concussione, abuso d'ufficio, truffa aggravata, sfruttamento dell'immigrazione clandestina e pratica degli aborti clandestini, il tutto nel periodo dal 2003 al 2005. Oltre a Di Giandomenico, tra gli altri 25 indagati anche
il consigliere regionale dell’Udc ed ex assessore alla Sanità Luigi Velardi, e il sindaco di Larino, Nicola Anacoreta, quest’ultimo per presunte pressioni sul manager Verrecchia, finalizzate a favorire alcune assunzioni presso l’azienda sanitaria.
Dall’inchiesta è emerso che Patrizia Di Palma avrebbe praticato illecite interruzioni di gravidanza, disponendo ricoveri indebiti per lo svolgimento di esami di laboratorio su pazienti del suo studio privato dove la professionista avrebbe, oltretutto, utilizzato apparecchiature e prodotti sanitari sottratti nell'ospedale. Il primario, inoltre - sempre per l'accusa - avrebbe pilotato le gare per le forniture sanitarie all’ospedale, imponendo alla ditta Formedical il pagamento di viaggi in Italia e all’estero e di operazioni immobiliari in Arizona. In tale contesto sarebbero avvenute rimesse di denaro Oltreoceano, con modalità tali da evitare - complice, secondo gli inquirenti, Luigi Velardi, direttore di un istituto di credito, - il controllo dell' Ufficio cambi. Ma Remo Di Giandomemico che, come sindaco, avrebbe avallato le iniziative illecite, ha dichiarato: «Smonteremo questo teorema politico-giudiziario pezzo a pezzo».
venerdì 3 febbraio 2006