Bruciata l'ambasciata danese in Siria!

[salve]

W l' Iran
W la Palestina
W la TRADIZIONE !!!

Trovi giusto che in Iran, Siria e Palestina venga lapidato chi offende il tuo profeta, mentre chi in Occidente offende la religione cristiana o ebrea non ha da temere conseguenze per la propria incolumità fisica e morale?

[cornelio]

Sbagliato.
"Noi" siamo quelli del pieno sostegno ai regimi socialisti nazionali arabi, così come di quelli non arabi, e quelli della simpatia nei confronti delle nazioni indipendenti di tutto il mondo che lottano contro il sionismo o sono attaccate da esso.
Dell'Islam ce ne sbattiamo i coglioni.
Così come me ne sbatto i coglioni del cristianesimo... ma solo sul lato religioso, accettando invece l'enorme influenza culturale che esso ha avuto negli ultimi 1500 anni della NOSTRA storia.

Damasco è la capitale della Siria, un regime socialista nazionale arabo retto dal Baath, come la mettiamo?

Giampaolo Cufino

[ulfenor]

Bush, Rumsfeld, salvateci voi

Mai con quella gente li

[ulfenor]

e hanno fatto benissimo!!!
vergogna sulla danimarca buco del culo dell europa

Ma sparati giallognolo

[Saloth Sâr]

Mai con quella gente li

.

[Iron81]

Damasco è la capitale della Siria, un regime socialista nazionale arabo retto dal Baath, come la mettiamo?

La mettiamo:
1) che gli integralisti invasati ci sono pure lì... e non ci troverei niente di strano.
2) i sionisti israelo-americani hanno i loro bravi fomentatori... guarda caso l'Europa è sempre più contro le loro guerre.... e loro hanno sempre più intenzione di dare addosso a qualcuno (Iran e Siria stessa in primis). Se laggiù si bruciano ambasciate europee... con quale coraggio le nazione europee non dovrebbero unirsi ai sionisti?
Comunque me ne sbatto le palle: spero che americani, ebrei e mussulmani si fracassino il culo tra di loro il più possibile e con il minor danno per noi. Quello che mi interessa veramente è che i popoli europei si rendano conto in che razza di fogna si siano trasformate le nostre case... e facciano un lago di sangue di tutti i parassiti (mussulmani, negri o cinesi che siano) di casa nostra.

[Legionnaire]

da www.tgcom.it

Teheran,irruzione ambasciata danese

Guerra vignette fa 6 morti nel mondo

Il mondo musulmano non placa la propria sete di vendetta dopo la pubblicazione delle caricature di Maometto.
Sul fronte della guerra delle vignette oggi si segnalano sei vittime nei gravi scontri scoppiati in molti Paesi musulmani: dall'Afghanistan al Pakistan, alla Somalia.
E mentre l'Iran annunciava la sospensione degli scambi commerciali con la Danimarca, l'ambasciata danese a Teheran è stata assaltata.


In questo clima, il Ministero degli Esteri danese ha comunicato una lista di 14 Paesi ritenuti a rischio, sconsigliando ai suoi cittadini di recarsi in particolare nei Paesi del medioriente e di lasciare il Libano e la Siria.

Le reazioni di Usa, Francia e Italia

La Casa Bianca ha condannato gli atti di violenza e ha invitato i governi a intraprendere delle azioni per diminuire la tensione. "Condanniamo gli atti di violenza, dovunque si verifichino, legati alle preo ccupazioni per queste caricature, e questa è la ragione per cui chiediamo a tutti i governi di fare urgentemente dei passi per diminuire le tensioni e prevenire la violenza", ha detto il portavoce della Casa Bianca. Intanto, il ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy, in un appello ripetuto da altri le ader dopo le proteste mel fine settimana a Beirut e Damasco, ha detto: "Chiedo a tutti i paesi arabi di discutere con moderazione su quello che sta succedendo" e "Manteniamo la calma". Per il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini la situazione di intolleranza religiosa venuta alla luce con la vicenda delle vignette su Maometto è "una polveriera". "Attenzione, non è una reazione spontanea, ma probabilmente ha una regia ... chi tesse in qualche modo la rete del fondamentalismo (sta) volutamente soffiando sul fuoco" ha aggiunto Fini sottolineando che "purtroppo, in moltissimi Paesi (musulmani) non è garantita libertà di culto ai cristiani" come invece avviene in Italia per chi è fede islamica. Il leader della Margherita Francesco Rutelli ha dichiarato che di fronte alle recenti manifestazioni di intolleranza in alcuni Paesi islamici "occorre, da parte nostra, reclamare ed esigere che, ... come noi riconosciamo il diritto di serenità a quanti di fede islamica vivono in Italia, allo stesso tempo (sia garantita) sicurezza e tranquillità" ai cristiani in tutto il mondo.

L'Ucraina è stato l'ultimo paese dove sono state pubblicate le vignette dopo la Bulgaria, la Danimarca,la Francia, la Germania, l'Italia, la Spagna, la Svizzera, l'Ungheria, la Nuova Zel anda, la Polonia, gli Stati Uniti, il Giappone, la Norvegia, la Malaysia e l'Australia. L'attività diplomatica per sedare la vicenda è intensa. Gli ambasciatori dell'Ue si sono incontrati oggi per esaminare le opzioni diplomatiche e per ricomporre le tensioni. Il Libano si è scusato ufficialmente con la Danimarca per l'incendio del consolato. Venendo ai singoli Paesi, ecco gli avvenimenti della giornata:

AFGHANISTAN: tre persone sono morte in proteste a Mehtarlam (un morto e quattro feriti il bilancio) e a Baghram (due dimostranti hanno perso la vita, cinque i feriti), a poca distanza dalla base militare americana. La polizia e dalle forze di interposizione della Nato hanno formato un cordone di sicurezza attorno all' l'ambasciata danese a Kabul.

IRAN:
Irruzione all'ambasciata danese
circa 200 persone appartenenti al corpo dei Basiji (i miliziani volontari islamici) hanno manifestato davanti all'ambasciata austriaca a Teheran, frantumandone a sassate le finestre. Infine, un gruppo di manifestanti è riuscito a penetrare all'interno del recinto della sede diplomatica, mentre la polizia sparava candelotti lacrimogeni per evitare un assalto di massa all'edificio. La scorsa notte due molotov sono state lanciate, senza provocare gravi danni, contro la sede dell'Istituto di cultura austriaco. La decisione di colpire l'Austria sarebbe stata presa in quanto Vienna ha la presidenza di turno della Ue.

Teheran sospende i rapporti commerciali con Copenhagen
Intanto, ministro del Commercio iraniano, Massoud Mir Kazemi, ha annunciato la sospensione degli scambi commerciali con la Danimarca come rappresaglia per la pubblicazione delle vignette satiriche raffiguranti il Profeta Maometto da parte di un quotidiano danese. "A partire da domani non sarà possibile registrarsi per importare prodotti danesi: ogni negoziato o accordo commerciale con la Danimarca è sospeso a partire da oggi, e quelli suscettibili di annullamento verranno annullati", ha dichiarato il Ministro, precisando anche che i viaggi delle delegazioni commerciali fra i due Paesi saranno sospesi fino a nuovo ordine. Infine, le navi danesi che attraccheranno nei porti iraniani dovranno pagare una tassa di ingresso "molto alta", ha concluso il Ministro, le cui dichiarazioni sono state riportate dalla televisione di Stato iraniana. Come se non bastasse centinaia di manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi e bombe incendiarie contro l'Ambasciata danese a Teheran sempre per protestare contro la pubblicazione delle vignette sul profeta Maometto.

IRAQ: circa 2.000 sciiti hanno manifestato nella città di Kut, 175 km a sud di Baghdad, chiedendo alla loro Marjaiya (l'autorità religiosa sciita) di emettere una fatwa che permetta di assassinare gli autori delle vignette su Maometto. Alla proteste si sono aggiunti anche i cristiani iracheni.

LIBANO: il maggior esponente sciita, l'ayatollah Mohammed Hussein Fadlallah, ha emesso una fatwa nella quale vieta di assaltare le proprietà dei Paesi stranieri e di bruciarne le bandiere. Per il religioso musulmano Omar Bakri Mohammed, espulso dalla Gran Bretagna per le sue predicazioni estremistiche, l'autore delle caricature deve essere processato e "giustiziato". Il governo libanese ha presentato alla Danimarca le sue scuse ufficiali per l'incendio al consolato danese.

GIORDANIA: sono stati nuovamente arrestati Jihad Momani e Hisham Khalidi, gli ex direttori dei settimanali "Shihane" e "Al-Mehwar" che avevano pubblicato le vignette.

MEDIO ORIENTE: A Gaza la polizia ha disperso con la forza centinaia di studenti che manifestavano e lanciavano sassi contro la rappresentanza Ue, chiusa per precauzione già lunedì scorso. Altre proteste si sono registrate a Hebron e a Betlemme.

INDONESIA: a Giakarta, circa 300 esponenti del movimento islamico Partito della giustizia e della prosperità hanno manifestato davanti all'ambasciata danese.

INDIA: a New Delhi le forze dell'ordine hanno disperso centinaia di dimostranti che scandivano slogan anti-occidentali bruciando bandiere danesi. Alcuni giovani, che si stavano dirigendo verso l'ambasciata danese, sono stati arrestati.

ALGERIA: circa 300 studenti hanno manifestato a Hussein Dey, una zona di Algeri, ma un imponente dispiegamento delle forze dell'ordine gli ha impedito di uscire dal quartiere. Sempre nella capitale, circa 500 universitari si sono radunati nell' ateneo, peraltro presidiato in forze dalla polizia.

EGITTO: controllati da un imponente apparato di polizia, migliaia di studenti hanno manifestato nelle università del Cairo.

SOMALIA: a Bossaso, nord-est, si sono verificati gravi incidenti tra la polizia e centinaia di manifestanti. L'ultimo bilancio parla di almeno un morto e sette feriti.

MALAYSIA: il direttore del "Sarawak Tribune" si è dimesso dopo aver pubblicato sabato scorso alcune delle caricature ritenute blasfeme.

NUOVA ZELANDA: due quotidiani, il "Dominion Post" e la "Christchurch Press" hanno pubblicato le controverse vignette. La premier laburista Helen Clark ha condannato come "grave errore di giudizio" la decisione dei due giornali.

BULGARIA: il premier Stanishev ha chiesto ufficialmente ai media nazionali di non pubblicare le caricature di Maometto.

POLONIA: la comunità musulmana polacca ha chiesto al direttore del quotidiano di destra "Rzeczpospolita" di scusarsi per aver pubblicato due delle caricature del profeta Maometto.

SLOVACCHIA: La Chiesa cattolica slovacca ha criticato il quotidiano di destra "Sme" (Siamo) che sabato aveva pubblicato le caricature.

[IlikeUSA]

NUOVA ZELANDA: due quotidiani, il "Dominion Post" e la "Christchurch Press" hanno pubblicato le controverse vignette. La premier laburista Helen Clark ha condannato come "grave errore di giudizio" la decisione dei due giornali.

BULGARIA: il premier Stanishev ha chiesto ufficialmente ai media nazionali di non pubblicare le caricature di Maometto.

POLONIA: la comunità musulmana polacca ha chiesto al direttore del quotidiano di destra "Rzeczpospolita" di scusarsi per aver pubblicato due delle caricature del profeta Maometto.

SLOVACCHIA: La Chiesa cattolica slovacca ha criticato il quotidiano di destra "Sme" (Siamo) che sabato aveva pubblicato le caricature.

vedo che la dhimmitudine fa proseliti
Chamberlain e Daladier sarebbero fieri di questi loro colleghi

[zhanghe]

Ma sparati giallognolo

senti sangue sul pavimento(ti hanno appena sverginato )meglio che colleghi la spina che hai nell culo al primo interrutore e poi mi riscrivi<ma che gentaglia che c e in sto forum.....