Originariamente Scritto da
Burton Morris
Teo stasera ha presentato (me lo aveva anticipato riservatamente) la sua lista NO ITALIA, che per vizi di forma non è stata ammessa. Ci dispiace particolarmente perché sarebbe bastato contattare Liberamente o me per evitare l'errore, ma è stata un'iniziativa autonoma di Teo alla quale, nel massimo rispetto della libertà di coscienza anche politica di ognuno, avevo dato il mio assenso. Il nostro candidato congressista Buccia trova alcuni punti molto interessanti e anche io ho trovato degli spunti che vorrei fare nostri. Invito quindi tutti voi alla lettura e Teo a intervenire per precisare e rispondere ad eventuali vostre domande, insomma ad iniziare qui nel suo comitato elettorale (e con noi di Radical) la sua campagna elettorale!
MANIFESTO DELLA LISTA NO ITALIA
La Lista No Italia nasce sul forum politicainrete.net per promuovere questo programma:
1) INDIPENDENZA SUBITO
L'Italia è una espressione geografica, o tutt'al più calcistica. Lo stato italiano è una costruzione artificiosa, frutto di invasioni militari, colpi di stato politici, finti plebisciti annessionistici. E' quindi un'alchimia politica priva di fondamento storico e culturale, con un funzionamento inefficiente e burocratico, ostile alla libertà e all'intraprendenza, nemica delle identità, delle tradizioni e dei valori dei nostri popoli, alimentata dallo sfruttamento di una parte del paese a vantaggio dei restanti due terzi. Per questi e per altri cinquanta motivi vogliamo che sparisca.
2) PRIMA NOI
Infuria la crisi e non è il momento di sprecare soldi: basta aiuti agli scrocconi sparsi per il mondo, che vanno a finire nelle tasche di pochi politici corrotti e basta imbarcare persone sconosciute da ogni dove, dalle dubbie intenzioni e dai dubbi costumi. Fuori gli immigrati, che nessuno ha invitato sulla sua proprietà.
3) RIPRENDIAMOCI LE STRADE
E riprendiamoci le nostre pistole: basta con una polizia composta di forestieri, che ha l'evidente scopo di controllare, non di proteggere. Facciamo sparire i criminali da strada: ladri, rapinatori, violentatori e assassini. Tagliamo i ponti con un paese in cui la criminalità organizzata decide le elezioni e chiamiamoci fuori da un paese in cui l'estorsione è un costume sociale.
4) BASTA CON LE TASSE
Via l'IVA, via l'IRAP e via imposte sulla proprietà. Ma soprattutto via l'imposta sui redditi, che viene usata per giustificare qualsiasi intromissione e controllo sulla vita privata degli individui. Basta con questo assalto alla classe media, un chiaro tentativo di impoverirla. Basta con questo assalto alle regioni produttive, per distribuire il bottino tra le altre.
5) BASTA CON L'ASSISTENZIALISMO
Eliminiamo una classe di parassiti utili solo a far andare avanti per inerzia e a mantenere fino al completo disastro un sistema già avviato al collasso. Liberiamoci di gran parte di una spesa insostenibile, che ci ha già indebitato per 1700 miliardi di euro.
6) APPENDIAMO I BANCHIERI
L'intero settore bancario è un cartello protetto dallo stato, che se ne serve per stregonerie come quelle che hanno causato l'attuale crisi finanziaria e per la continua distruzione del risparmio con l'inflazione. Questa connivenza deve finire subito e deve sparire il concetto di prestatore di ultima istanza, che elimina il rischio e socializza le perdite.
7) DIFENDIAMO I VALORI
Proteggiamo i valori e le nostre tradizioni da una cricca di politici che più vive come una casta distante dai comuni mortali, e più cerca di cambiare l'aspetto di una società con cui non ha più alcun contatto. Lasciamo autodistruggersi da soli quei pazzi che dal centro pensano di poter comandare a piacimento alla periferia.
8) DIFENDIAMO LE FAMIGLIE
Piantiamola con lo stato che decide per i padri e per le madri, diamo un calcio ad un diritto civile di chiara fabbricazione fascista. Riportiamo responsabilità alle famiglie e ripristiniamo il loro controllo sui figli, l'unico modo per arrestare la sua crisi epocale. Assurdo pensare che il disimpegno dei genitori e il vuoto di valori dei figli si possa colmare con sovvenzioni statali.
9) BASTA PENSARE E INSEGNARE CON MENTALITA' "ITALIANA": basta retorica patriottica italiana nelle scuole (Risorgimento, Resistenza, neo-patriottismo modello Nassyria), basta retorica sportiva italiana, basta ragionare confondendo nazione e stato.