Originariamente Scritto da
AndreaDiCioccio
Si fa ultimamente un lungo parlare di questa grigia storia sul cognome nel simbolo. Personalmente ritengo che fosse l'unica cosa che poteva accadere in quanto è il risultato di una classe dirigente portaborsistica ed inerme che non ha saputo tutelare nel corso degli anni la simbologia che storicamente ci appartiene. Succede così che in Italia cerchiamo di fare un pò gli americani mentre con la base (vedi conferenza programmatica) facciamo un pò gli indiani e comunque in nessuno dei due casi ci comportiamo da Italiani o da partito difensore dell'italianità. A parte queste inutili digressioni sono convinto che la tattica suggeritagli dagli organizzatori della campagna elettorale (anche questa un'agenzia americana che già abbiamo usato nel 2001 e che tuttora usa la philip morris, alla faccia della globalizzazione ed appartenenza) non porterà frutti e per tre semplici motivi:1) Fini non è uno stratega ma un tattico e tra la tattica e la strategia ci passa la politica;2) L'altra volta ottenemmo il 12% con il centrodestra che avrebbe vinto anche se avessimo candidato un manico di scopa mentre adesso c'è aria di smobilitazione soprattutto da parte dei centristi nel partito che sono, com'era prevedibile, in libera uscita ed al quale abbiamo dato tutti posti di negoziazione e potere;3) AN da 11 anni è costantemente scesa nei consensi perdendo nel complesso 6 punti percentuali, per farla breve prendiamo gli stessi voti che prendeva l'MSI nel 1978 cantando giovinezza mentre ora i nostri riferimenti sono Sarkozy e Pippo Franco (con tutto il rispetto per Pippo Franco, con meno rispetto per Fini). Quindi posso dire tranquillamente la mia sul futuro e sono sicuro che accadrà esattamente così: dopo le elezioni si parlerà di un grande partito di centro ed An ci si butterà a capofitto per diluire il fallimento della classe dirigente attuale, classe dirigente che non farà altro che dire signorsì come sempre ha fatto con buona pace per tutti noi. Vi ho suggerito questo tema per riflessioni del popolo di destra, quel popolo molto più riflessivo del nostro Fini che antropologicamente ignora il senso stesso della riflessione essendo più portato alla genuflessione... camerateschi saluti.