Tematiche: droga, proibizionismo o liberalizzazione?

[Paolo Arsena]

Siete favorevoli alla liberalizzazione totale o parziale delle droghe? Siete per la repressione di spaccio e consumo? Parliamone.

[Arsenio]

Siete favorevoli alla liberalizzazione totale o parziale delle droghe? Siete per la repressione di spaccio e consumo? Parliamone.

Liberalizzazione totale del consumo di ogni droga; monopolio dello stato per lo spaccio. 20 anni di galera a chi guida sotto effetto di stupefacenti.

[Cesare]

Sul fatto che la droga, sia essa leggera o pesante, faccia male, seppur in modo ovviamente diverso, spero non ci siano dubbi.

A parer mio bisognerebbe punire i paesi produttori, affinché non ci sia offerta e, di conseguenza, sparisca la domanda.

[Emoned]

la legalizzazione delle droghe leggere. oggi molte persone ne fanno consumo, pur sapendo dei danni che provoca, non maggiori comunque di quelli provocati dall'alcool. La grande richiesta di droga ha portato una grande quantità di materiale scadente e dannoso sul mercato, che provoca molti più danni alla salute di una droga legalizzata, vendibile ai maggiorenni ovviamente. Dovrebbe essere tassata e con queste tasse si dovre fare una più forte campagna di sensibilizzazione ai danni che essa provoca. E' risaputo che il proibizionismo non riduce il consumo e i danni provocati da una sostanza proibita.
inoltre con la legalizzazione si stroncherebbe un giro malavitoso da non poco

[Cesare]

E' risaputo che il proibizionismo non riduce il consumo e i danni provocati da una sostanza proibita.
inoltre con la legalizzazione si stroncherebbe un giro malavitoso da non poco

Questo è innegabile, ma infatti non ho proposto di colpire la domanda (con il proibizionismo e le pene maggiori) bensì l'offerta (facendo pressione sui paesi produttori).

Se si vieta la droga non si ottiene nulla, anzi si finisce per aiutare la malavita. Ma se si estirpa la produzione, andando alla radice, il problema non si pone più.

[Emoned]

Questo è innegabile, ma infatti non ho proposto di colpire la domanda (con il proibizionismo e le pene maggiori) bensì l'offerta (facendo pressione sui paesi produttori).

Se si vieta la droga non si ottiene nulla, anzi si finisce per aiutare la malavita. Ma se si estirpa la produzione, andando alla radice, il problema non si pone più.

mi sembra un'utopia, ci sarà sempre qualcuno che la produrrà in qualche parte del mondo.

[Cesare]

mi sembra un'utopia, ci sarà sempre qualcuno che la produrrà in qualche parte del mondo.

Intanto si possono colpire le grandi colture; le piccole possono sfuggire, sicuramente, ma potrebbero mettere sul mercato solo una piccola parte dell'attuale produzione, riducendo drasticamente l'offerta e dunque il problema.

[Paolo Arsena]

Beh, spero che non si alluda a metodi "bushiani", del tipo bruciamo i campi di oppio di tutto il mondo, a mo' di azione preventiva.
Mi pare un po' utopistico il ragionamento di agire alla radice, seppure il discorso non faccia una grinza sul piano della speculazione e del principio.

Io sono tendenzialmente un antiproibizionista. Sono d'accordo sul fatto che il proibizionismo non funzioni a prescindere. Troppe esperienze lo hanno dimostrato, e non solo sulla droga (basti pensare all'immigrazione, ad esempio). Sono un tendenziale antiproibizionista ma non per un riflesso di ideologia liberale. Mi sento liberale nell'animo, ma non ne faccio una questione assoluta. Il principio liberale va sempre contestualizzato e verificato, pur riconoscendone la bontà ispiratrice.
E allora posso essere antiproibizionista sulla prostituzione, e più cauto sulle droghe. E voglio spiegare perché.

Non c'entra nulla il fatto di drogarsi. Io sono anche contro la legge fascista (in tutta Europa) per le cinture di sicurezza (e contro le auto bigotte che fanno bip-bip se non la metti). Sono contro la cartellonistica che ti impone limiti di velocità assurdi che cambiano ogni trenta metri di strada.
Credo che la libertà sia sacra, quando resta nella propria sfera individuale (o nell'abitacolo della propria auto). E lo Stato che ti prescrive quello che devi o non devi fare quando stai chiuso nel cesso, è uno Stato bigotto, per non dire di peggio.
Quindi sono convinto che ognuno sia libero di fare della propria vita quello che vuole. La vuole bruciare con l'eroina? O preferisce la coca? O rincoglionirsi di mariujana? Faccia pure. Sono affari suoi, entro certi limiti. E lo Stato può limitarsi a sensibilizzare. Di certo solo Bossi e Fini possono pensare di punire col carcere i tossicodipendenti.

Scusate se interrompo il post, ma mi spiego più in là. Sono un po' stanco. A domani.

[brunik]

la droga deve essere libera, come lo è l'amore.

[Arsenio]

Mi correggo: droga libera ma non monopolio dello stato. Si potrebbe pensare a dei locali appositamente autorizzati in cui si possa consumare, o non so che altro. Certo è che se si desse il monopolio allo stato, ricadremmo nel problema del contrabbando delle sigarette, e sarremmo punto e a capo.