19/04/2004
ROMA - In serie B è il tempo dei veleni. Tutto parte sembra strano, dall'incredibile sceneggiata del portiere del Venezia, Soviero al termine di Messina-Venezia. Dopo l'espulsione, il numero 1 si è scagliato contro la panchina del Messina. Una triste scena che le tv stanno continuamente replicando. Un gesto di follia preceduto da mille insinuazioni sull'arbitro e sull'avversario.
L'antefatto è un discorso da bar, che molti presidenti, informalmente fanno. Il Messina viene accreditato di ottimi rapporti con la Juve, la Gea e la classe arbitrale. Com'è noto, la Gea è quella società riconducibile in parte alla famiglia Moggi, che ha sotto contratto centinaia di giocatori e anche qualche allenatore. Nemmeno tanto velate le accuse all'arbitro Palanca.
Il presidente siciliano Franza si arrabbia e dichiara all'Adn-Kronos: "Quattro presidenti non vogliono il Messina in serie A. Finalmente ho capito cosa è successo sabato sera a Bari. Ho parlato con l'amministratore unico del Venezia, Franco Dal Cin. Mi ha confermato che Massimo Cellino e Aldo Spinelli, presidenti del Cagliari e del Livorno, lo hanno chiamato dopo che per l'incontro di sabato era stato designato l'arbitro Palanca. 'Avrai problemi', gli hanno detto. Dal Cin mi ha rivelato che è stato contattato anche da altri due presidenti. Non so se vorrà fare i nomi. Per me, però, questo non è importante".