Iniziamo con quello che dicono di loro stessi i massoni...Tratto da Zenith Studi massonici
Il termine Massoneria o Libera muratoria è di origine francese e deriva da frère maçon (fratello massone) e franc-maçon (franco muratore, libero muratore) e franc-maçonnerie (libera muratoria). Franc: Franco, dal nome del popolo germanico che abitava sulle rive del Reno, che invase le Gallie fondandovi una monarchia. «Franco», però, ha in sé anche il significato di «libero», e ciò mostrerebbe che i massoni erano uniti per amore della libertà.
In francese, maçon (corrispondente al provenzale màsso) proviene dal latino medievale machio, machionis (màcio), muratore, tagliatore di pietra, che risponde all’antico alto tedesco mezzo, mëizzo, poi nel moderno alto tedesco metz (tagliatore, taglia-pietre), da meizan (intagliare), affine al gotico maitan (tagliare, mozzare), moderno tedesco meisseln, tagliare con lo scalpello, scalpellare, squadrare la pietra.
L’etimologo Klein ha avanzato l’ipotesi che la parola sia stata portata in Inghilterra dai Normanni (1066), ma nella traduzione inglese frère sia stato confuso con free, di qui freemason. Successivamente i francesi avrebbero tradotto l’espressione free-mason con franc-maçon 1.
In Inghilterra il termine mason senza il prefisso free appare già nel 1292 in uno scritto sulla costruzione di una cappella nel palazzo di Westminster. L’espressione «Libera Muratoria» appare per la prima volta nel 1375 in un’annotazione riguardante una riunione di rappresentanti di corporazioni cittadine a Londra. La medesima espressione si trova nel 1396 in una lista di lavoratori nella costruzione della cattedrale di Exeter.
La parola ‘Massoneria’ (nella scrittura inglese masonry) la troviamo con assoluta chiarezza nel Poema regio (1390), ai vv. 20, 24, 54 2. In Italia, l’espressione mazzone (muratore) si trova alla fine del sec. XIII; e mazzoneria, nel senso proprio di «arte muratoria», era già entrata nel Quattrocento (cfr. M. Cortellazzo - P. Zolli, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1983, III, p. 72