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  1. #1
    Socialista nazionalitario
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    Predefinito Congresso del Partito Socialista Nazionalitario di POL

    Inizia il congresso!

    Aderenti aventi diritto al voto:

    ennerre
    Eternal_Summer
    Quetzalcoatl
    Rodolfo
    Runes


    Candidati alla segreteria:

    Quetzalcoatl
    Rodolfo

  2. #2
    Socialista nazionalitario
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    Predefinito

    In questo congresso dobbiamo:
    eleggere il segretario che interpreterà la linea politica del Partito;
    Approvare il manifesto programmatico;
    stabilire la linea politica;
    Elaborare lo Statuto;
    Elaborare il simbolo.
    Questi due ultimi punti sono necessari per essere riconosciuti ufficialmente come movimento politico di POL.


    Manifesto programmatico del Partito socialista Nazionalitario


    IL Partito Socialista Nazionalitario di POL


    Vuole essere punto di riferimento per tutti coloro che non si riconoscono nei fallimenti novecenteschi ed intende sviluppare nuove sintesi oltre il fascismo e l'antifascismo il comunismo e l'anticomunismo, mirando al superamento della vetusta dicotomia destra-sinistra e ponendo le fondamenta per la costruzione dell'alternativa politica, sociale, economica, culturale e filosofica al capitalismo ed all'imperialismo inteso come fase ricorsiva dello sviluppo della formazione sociale mondiale capitalista.


    Intende il SOCIALISMO come equa distribuzione delle ricchezze da attuare per mezzo della proprietà pubblica dei mezzi di produzione dati in gestione alle forze del lavoro(organizzativo, tecnico e manuale) in un contesto di una economia non caratterizzata da esasperata competizione interimprenditoriale ma da una produzione cooperativa e quindi pianifica e finalizzata al soddisfacimento dei bisogni umani in cui ai prodotti venga sottratto il valore di scambio e quindi non diventino merci ma siano destinati al consumo in un'ottica di graduale riduzione (grazie allo sviluppo tecnologico) delle ore di lavoro.

    Si pone come alternativa all'industrialismo espressione sia del capitalismo sia del comunismo storico novecentesco.

    Propugna l'idea della nazionalizzazione dei servizi essenziali e primari per la Comunità e lo Stato popolare ( Scuola, Sanità, ambiente, energia e comunicazioni);
    della "Socializzazione integrale della Società" (non solo da un punto di vista economico) attraverso l'autogestione ad ogni livello e l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione nel quadro di uno Stato in cui le differenze e le gerarchie non siano fondate su diritti di nascita o di censo ma sul merito.

    Auspica la supremazia della politica sull'economia; del comunitario
    sull'egoismo individualista, nell'ambito di una comunità di libere individualità; del Lavoro sul Capitale; della cooperazione sulla competizione.

    Intende proporre nuove forme di partecipazione , tra cui la democrazia diretta, affinché il popolo possa esercitare, di fatto, reali funzioni di governo per potersi riconoscere, quale attore protagonista, nello spazio nazionale e culturale cui appartiene.

    Auspica un nuovo modello di sviluppo che, rispettoso dell'ambiente naturale, miri a sostituire l’attuale, dissipatore delle risorse della terra (oggi egemonizzate da uno scarso 20% dell’Umanità). Uno sviluppo, dunque, che non sia più, come afferma Serge Latouche, la prosecuzione del colonialismo con altri mezzi, ma che possa portare, grazie ad una collaborazione inter -nazionale tra Stati sovrani, ad una più equa distribuzione delle ricchezze nel pieno rispetto delle tradizioni, culture e libere scelte politiche d’ogni popolo.

    Crede in un nuovo patriottismo nazionalitario inteso come difesa dell'identità e della sovranità nazionali in un' ottica antiimperialista e di collaborazione inter-nazionale, accompagnata dalla difesa del territorio e della natura che - coniugato con la questione dell'indipendenza nazionale intesa come lotta dei popoli per la liberazione e delle nazioni per l'indipendenza, intrecciata con la lotta delle classi dominate per l'emancipazione - rappresenta l'unica alternativa alla cosiddetta Globalizzazione che in effetti non è altro che l'imposizione politica, economica, militare e culturale del modello di convivenza umana dell'Ideocrazia imperiale americana .
    Patriottismo che utilizzi anche la Geopolitica quale strumento utile per analizzare con serietà gli scenari internazionali senza preclusioni ideologiche.

    Auspica la realizzazione di un’alleanza continentale eurasiatica tra stati sovrani alleati con India Cina ed Iran.

    Per quanto riguarda il problema immigrazione ritiene che l’emigrazione di masse di diseredati dal sud verso il nord del mondo sia il risultato del processo di impoverimento e di sfruttamento imposto dal capitalismo nella attuale fase di globalizzazione.
    Si oppone sia alle sirene di una certa sinistra (definibile cattocomunista) che mirano ad un mondo senza differenze e senza Nazioni, sia al razzismo neofascista che vede nell'immigrato un nemico impuro, spostando così sul piano etnico conflitti che sono sociali. Entrambe posizioni funzionali agli interessi capitalistici in quanto contribuiscono alla creazione di un ulteriore "esercito industriale di riserva" (composto da immigrati da sfruttare) che si pone in concorrenza con l'"esercito industriale di riserva" rappresentato dai lavoratori autoctoni espulsi dalla catena produttiva.

    Il nostro movimento è libertario dal momento che riconosce la libertà dell'individuo di poter operare le proprie scelte in ambito politico, esistenziale,filosofico,religioso,sessuale ecc.... tenendo sempre presente però che le nostre radici affondano nella cultura greco-romana cui siamo legati.

    Auspica, inoltre la proprietà popolare della moneta

    Propone le tre proprietà:

    LA PROPRIETA’ NAZIONALIZZATA
    E’ quindi prevista la nazionalizzazione senza indennizzo di Banche (a cominciare da quella Banca d’Italia” che è tale solo di nome; solo lo Stato può e deve batter moneta) Assicurazioni, industrie del comparto energetico (con trattative dirette verso i produttori, senza intermediazioni delle multinazionali), telecomunicazioni, concentrazioni industriali di interesse nazionale e strategico (alimentari, armamento, informatica ecc…). Ovviamente scuola, salute, trasporti e simili sono priorità di assoluto interesse nazionale che non possono essere lasciate a privati.
    Insomma tutto quello che è di interesse generale deve appartenere alla Comunità popolare.

    LA PROPRIETA’ SOCIALIZZATA
    E’ la proprietà di aziende, industrie, beni e servizi che riguardano uno parte della comunità nazionale o locale, e soprattutto i diretti interessati, cioè coloro che vi lavorano e ne ricavano il sostentamento per sé e i propri familiari.
    Tutte queste saranno socializzate e cioè date in gestione ai lavoratori.
    Va da sé che nello stato nazionale non possano esistere concentrazioni industriali e/o finanziarie tali da poter minimamente influenzare, per estensione o ricchezza, le scelte politiche comunitarie. La Politica deve sempre e comunque guidare l’Economia, mai il contrario!

    LA PROPRIETA’ PRIVATA
    Lo stato deve riconoscere la piccola Proprietà privata, quella dei beni e d’uso: “la casa e le cose" per dirla sinteticamente.
    Ma la proprietà privata deve essere sempre e comunque anche al servizio della comunità.
    Una proprietà privata che non rispetti questo imperativo o addirittura lo contrasti non può esistere; essa viene immediatamente sequestrata senza contropartita e nazionalizzata.
    Alcuni esempi: la casa lasciata sfitta, il campo non coltivato, la piccola fabbrica a gestione familiare che inquini l’ambiente con i suoi fumi e scarichi, ecc…
    La proprietà privata può esistere SOLO se ha uno scopo sociale, un fine comunitario di sviluppo per tutti.




    Bozza di Statuto da elaborare:

    STATUTO DEL PARTITO SOCIALISTA NAZIONALITARIO DI POL


    ART.1

    Il Partito Socialista Nazionalitario è un’organizzazione politica di POL composta da tutti i forumisti che si riconoscono nel manifesto programmatico del PSN e che ne richiedano l’adesione.

    ART.2

    Il simbolo del Partito è… (da definire)

    ART.3

    La Segreteria politica è l’organo che dirige la linea politica del Partito così come scaturita dal Congresso ed in sintonia col manifesto programmatico.

    ART.4

    Il Congresso del Partito si riunisce, di norma, ogni 6 mesi, subito dopo le elezioni di POL, oppure quando ne facciano richiesta i due terzi degli aderenti od in caso di dimissioni del Segretario.

    Il Congresso elegge il segretario e determina la linea politica del movimento.

    ART.5

    Il presente Statuto può essere modificato dal Congresso

  3. #3
    Socialista nazionalitario
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    Riprendo la mia proposta di simbolo in cui dovrebbe essere inserita una fiamma rossa ed avere un richiamo di tricolore e la scritta Socialismo Nazionalitario o Partito Socialista Nazionalitario.
    Per gli accostamenti cromatici lascio all'iniziativa di chi ha programmi grafici adeguati per elaborare il tutto.

    E' aperta la discussione.

  4. #4
    Socialista nazionalitario
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    In qualità di candidato alla segreteria presenterò domani il mio programma.

  5. #5
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    Compagni,

    Aderisco al progetto del simbolo proposto da Quetzacoatl, a me piace l'idea del Tricolore simbolo della nostra Nazione, unito alla fiamma rossa del proletariato e sarebbe bello metterlo dentro al simbolo dell'Europa politica in bianco e poi la scritta "Socialisti Nazionalitari - POL"

    In quanto al programma lo approvo e sottoscrivo come membro del PSN, in totto. Aggiungerei, al massimo, che non è obbligatorio negare il passato storico, in particolare se ci si riferisce ai vari Socialismi del '900, che non sono del tutto da buttare. Naturalmente ogni richiamo alle ideologie razziste e neofascista sono da bandire dal programma e dallo statuto. Anche se poi, durante il congresso, mi premerrebbe discutere con gli altri colleghi anche il discorso immigrazione, da contestualizzare al nostro programma ed alla nostra visione antimondialista della politica moderna.

    In quanto al candidato io esprimo il mio voto per QUETZACOATL.

    Buon proseguimento.

  6. #6
    Dalla parte del torto!
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    Mozione meno lavoro, più tempo presentata dal candidato alla Segreteria Rodolfo.


    Cari amici,

    innanzitutto saluto tutti i partecipanti al primo Congresso del Partito Socialista Nazionalitario.
    Ringrazio, poi, tutti coloro che hanno approvato la mia candidatura al Partito.
    Una candidatura che non si contrappone a quella dell’amico Quetzcoatl…tutt’altro.Comuni sono le posizioni e comune è l’obiettivo.
    Innanzitutto durante questo congresso sarà necessario stabilire lo Statuto ed il programma e ringrazio Quetzcoatl per averlo stilato e per essere,in larga parte, condivisibile.
    Ho letto in questi giorni tanti interventi, alcuni condivisibili, altri meno, a proposito del nascente partito socialista nazionalitario.E questo è, in ogni caso, un buon segno.Segno di vitalità del partito e segno di non omologazione.Bisogna però precisare alcune cose.
    Noi siamo socialisti: è vero, ne siamo orgogliosi, e lo ribadiamo con forza.
    Non facciamo però confusione.Il partito socialista nazionalitario farebbe un grave errore se entrasse nella cosiddetta area “socialista” che comprende, tra l’altro, tutto ed il suo contrario: socialdemocratici, riformisti, veteromarxisti ed ex marxisti.
    Il partito socialista nazionalitario non deve neanche essere un partito nostalgico del cosiddetto socialismo reale (che socialismo - tra l’altro - non fu, rappresentando in tutto e per tutto un vero e proprio Capitalismo di Stato).Il Partito Socialista Nazionalitario deve rappresentare, invece, un punto di svolta reale,ideale e programmatico.
    Un punto di svolta che rompa con la cosiddetta sinistra ufficiale: quella sinistra che, a seconda delle occasioni, è posizionata su posizioni filoisraeliane o filopalestinesi; antisistema o filogovernative…
    Una sinistra ipocrita, bacchettona, in totale mancanza di idee e che ha come unico collante l’antiberlusconismo e l’antifascismo.
    A questo proposito è necessario in questo Congresso precisare la nostra posizione nei confronti del fascismo e dell’antifascismo.
    E’ necessario oramai, dato che per chi non se ne fosse accorto sono passati 61 anni dalla caduta del Fascismo, considerare tale fenomeno “Storicamente” e non ideologicamente e,nonostante le ovvie critiche nei confronti di chi porterà queste posizioni, dunque rigettare con forza tutte le isteriche fanfare dell’antifascismo(o antifà come amano oggi farsi chiamare) in servizio permanente ed effettivo.
    Il fascismo fu un periodo storico con le sue luci e le sue ombre ed un partito autenticamente rivoluzionario lo deve giudicare lucidamente nei suoi errori appunto(tra i quali l’aver fatto dell’anticomunismo un valore fondante) ma anche le sue luci(tra i quali i servizi sociali che tanto giovarono al popolo italiano e l’esperimento della Socializzazione che,naturalmente, fu eliminato immediatamente dal rivoluzionario Partito “comunista” italiano).
    E a questo proposito, chi ci criticherà dell’alleanza con la Destra Radicale di Pol rispondiamo che non abbiamo da vergognarcene soprattutto nei confronti di chi è in alleanze con democristiani e ulivisti….
    In questo momento la Destra Radicale italiana era l’unica alleanza,infatti, che portava reali istanze sociali ed antagoniste all’interno di Pol(nonostante alcuni elementi con cui non abbiamo nulla a che fare e spartire) e, di questo, anche la cosiddetta sinistra antagonista se, per un momento, eliminasse il suo cieco antifascismo dogmatico ed ideologico se ne sarebbe accorta.
    Ma torniamo a noi. Siamo socialisti ma siamo anche Nazionalitari.
    Perché nazionalitari? Perché il termine nazionalista potrebbe portare confusione.
    Il Nazionalismo,infatti, non è assolutamente un sinonimo di imperialismo o colonialismo(nasce infatti a sinistra) ma così è comunemente inteso.
    Nazionalitari,quindi. Nazionalitari perché orgogliosi della nostra storia, delle nostre radici e delle nostre tradizioni patrie. E consci che solo un socialismo legato alla propria cultura e tradizione potrà essere realizzato.
    L’elemento infine radicale e rivoluzionario che dovrà caratterizzare il partito socialista nazionalitario dovrà essere l’antimodernismo.
    Elemento da cui, nascono tutte le storture moderne(capitalismo e il dogmatismo marxista) e che ha reso l’uomo non il protagonista della propria vita in simbiosi con l’ambiente circostante ma un oggetto, un consumatore.
    Marxismo e Liberalismo sono figli, infatti, entrambi, della Rivoluzione Industriale.Nelle loro varie facce e declinazioni sono, in realtà, tutti modernisti, illuministi, progressisti, ottimisti, razionalisti, materialisti, economicisti, entrambi hanno il mito del lavoro.Sono due industrialismi convinti che scienza e tecnica produrranno una tale cornucopia di beni da rendere felici tutti gli uomini, o quasi.
    Ed è ovvio che destra e sinistra, liberali e marxisti, concordino e siano irriducibili su questo punto fondante, che legittima l’intera modernità insieme alle sue dottrine politiche.Come ha ben scritto Massimo Fini: quest’utopia ha fallito su tutti i fronti e noi siamo su un treno che và ad 800 all’ora e ci chiediamo se dare una più equa sistemazione ai viaggiatori sballottati dalla velocità del treno ha ancora un qualche senso.
    Le domande da farci, in realtà, sono infatti ben altre:

    1) dove sta andando il treno ?
    2) viaggiatori e coloro che stanno sulla locomotiva hanno una qualche possibilità di dirigerlo o il treno è incardinato inesorabilmente su binari su cui è stato messo 2 secoli e mezzo fa?
    3) E, soprattutto, abbiamo preso il treno giusto o la missilistica locomotiva che tanto affascinò, anche giustamente, i nostri progenitori del '700 ed '800 ci sta portando alla catastrofe, oltre a farci vivere già ora un’esistenza disumana in cui l’uomo è subordinato alle sue esigenze invece che essere il guidatore del treno ?
    4) Siamo dunque destinati a morire nella fogna del “migliore dei mondi possibili” e a crederci liberi solo perché possiamo scegliere fra diverse marche di frigorifero?

    Molti di voi si staranno facendo, a questo punto, una domanda: ma come vi dite socialisti ed un candidato alla Segreteria del Partito critica il “Mito” del lavoro? Ebbene si.
    Uno degli errori, infatti, del socialismo – concretamente realizzato – è stato proprio di aderire a questo concetto. Il mito del lavoro nasce,ancora una volta, con la Rivoluzione industriale e sarà assunto come tale sia dai capitalisti che dai marxisti.
    Un concetto che mancava, insieme al mito del Profitto, nell'Europa pre-industriale: non si era infatti disposti a sacrificare il proprio tempo per accumulare ricchezza.
    Il vero valore era,invece, il Tempo che, come diceva Benjamin Franklin, è “il tessuto della vita”.
    Il partito socialista nazionalitario, se assumerò la segreteria, propone di far comprendere come l’elemento fondamentale oggi sia quello di restituire all’uomo proprio quel tempo perché lo possa utilizzare come desidera; tempo che oggi gli è quasi totalmente sottratto dal meccanismo produzione-consumo, sia quando è nella condizione di produttore che di consumatore. Detto con uno slogan quello che ci proponiamo come linea di tendenza è: Meno Lavoro, Più Tempo.
    Uno slogan che può sembrare utopistico, irrealizzabile, ma sicuramente Rivoluzionario.

    Concludo,infine, il mio intervento con la querelle riguardante le future alleanze.
    La mia posizione, se diventerò segretario, non sarà aprioristicamente positiva o negativa con qualunque soggetto.
    Bisognerà valutarne progetto, appartenenti, alleanze e dunque valutare al momento e in base alle circostanze.

    Buon lavoro congressisti.
    Sinistra Nazionale!

  7. #7
    Socialista nazionalitario
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    Un caro saluto a tutti i partecipanti al primo congresso del Partito Socialista Nazionalitario di POL.

    Mozione "Verso un socialismo nazionalitario" del candidato Quetzalcoatl.

    Cari amici e compagni,

    Siamo un partito nuovo che intende dare delle risposte nuove ed originali ai problemi che oggi ci vengono posti dalla crisi del modello di sviluppo capitalista e della globalizzazione, termine che intende mascherare il tentativo di colonialismo militare, economico, sociale e culturale da parte dell’ideocrazia imperiale statunitense.

    Dare delle risposte nuove vuol dire buttare alle ortiche i fallimenti dei totalitarismi realizzati novecenteschi, senza però, buttare l’acqua sporca con tutto il bambino.
    Infatti qualcosa di buono il novecento ci ha lasciato come alcune analisi marxiane (nonostatnte i clamorosi fallimenti delle sue previsioni) ed alcune esperienze politiche come il sindacalismo di De Ambris o alcuni tentativi di critica, da sinistra, all’interno del fascismo.

    Cosa significa per noi oggi essere socialisti nazionalitari?

    Socialismo vuol dire, a mio avviso, giustizia sociale ed equa ripartizione delle ricchezze che sono prodotte dalla natura e dal lavoro umano e vengono predate da chi questo lavoro compra e da chi ha privatizzato l’emissione della moneta che, a mio avviso, deve essere di proprietà del popolo ed emessa dallo Stato.
    Socialismo vuol dire anche (grazie ai progressi tecnologici) lavorare meno per dedicarci a noi stessi e per avere più tempo per un nostro sviluppo culturale e spirituale e per rigenerarci anche da un punto di vista ricreativo.
    Socialismo vuol dire inoltre togliere il valore di scambio ai prodotti e che quindi siano destinati esclusivamente al consumo in un quadro di autogestione della produzione. Quindi socialismo vuol dire anche alternativa all’industrialismo tanto caro sia al capitalismo sia ai cosiddetti socialismi realizzati novecenteschi.

    Nazionalitarismo significa amare e difendere la propria identità nazionale in un quadro di collaborazione con le altre Nazioni e di anti imperialismo (ogni tipo di imperialismo); il tutto in un quadro di difesa del territorio e della natura.

    Per quanto riguarda la linea politica da seguire nei prossimi sei mesi (fino al nuovo congresso) io propongo la completa autonomia da qualsiasi altra formazione di Pol e la possibilità di convergenza su singoli argomenti con chiunque.

    Eventuali alleanze per le prossime elezioni saranno valutate in base ai programmi ed alle personalità messe in campo.
    Ritengo, infine, si debba subito aprire una campagna di proselitismo al fine di allargare il numero degli aderenti.

    Devo dire che mi ritrovo anche in grandissima parte della mozione di Rodolfo

    Buon congresso a tutti!

    Quetzalcoatl

  8. #8
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    Qualcuno è in grado di elaborare garficamente il simbolo? (fiamma rossa richiamo al tricolore)

  9. #9
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    Iniziando questo nostro primo congresso porgo un saluto a tutti gli altri partiti di pol ed ai loro dirigenti che sono invitati, se lo vorranno, a portare un saluto.

  10. #10
    email non funzionante
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    Volevo porgere il mio saluto a tutti glia amici di questo nuovo partito che sta nascendo su pol !!
    La nascita di un soggetto nuovo nella comunità di POL che sia di centro che sia di dx o di sn è sempre un fatto positivo e soprattutto costruttivo che fa aumentare l'interesse per questa comunità e che ci dimostra come le ideologie del singolo forumista si vadano sempre arricchendo e completando !!!
    L'ultima scelta elettorale di voi altri è stata sicuramente premiata anche se purtroppo non possiamo avere e io nn posso avere la fortuna di confrontarmi in congresso con qualcuno di voi !!!
    Spero in futuro di poter stabilire con voi un dialogo costruttivo e auguro dal profondo del cuore al partito il piu' sentito in bocca al lupo grazie !!
    On. Meridionale
    La mia Libertà equivale alla mia Vita

 

 
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