Pagina 2 di 5 PrimaPrima 123 ... UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 47

Discussione: L'Armata Brancaleone

  1. #11
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    «Come farà l’Unione a mettere insieme Luxuria e Fisichella?»

    da Il Tempo

    PRODI presenta il programma dell’Unione, Casini lo boccia. Uno «zibaldone irrealizzabile», dice il primo inquilino di Montecitorio, chiudendo la conferenza programmatica dell’Udc. «Se tra noi e Forza Italia, tra noi e An, tra noi e la Lega ci sono confini e a volte solchi anche profondi, non c’è l’abisso che separa a sinistra Luxuria da Fisichella, Paolo Cento da Enrico Letta, Caruso e i No global da Clemente Mastella, Emma Bonino da Antonio Di Pietro». «Quando si tratterà di prendere decisioni, i giochi di parole del professor Prodi non basteranno all’Italia e al governo. Se mai l’Unione prevarrà il 9 aprile, sarà costretto a chiedere di nuovo aiuto al centrodestra». Ma se nel contestare l’avversario i leader della Cdl si mostrano compatti, nella Cdl prosegue il confronto interno. Con lo stesso Casini che non risparmia stoccate a Berlusconi. Chiudendo la conferenza programmatica, infatti, il presidente della Camera rilancia le priorità dell’Udc: senza la dovuta attenzione ai temi della famiglia e della casa, dice, il centrodestra «perderà inevitabilmente uno dei pilastri» del suo programma. Tutta rivolta ai possibili scenari del dopo voto la conclusione di Casini: «Il 9 aprile puntiamo ad accrescere il nostro consenso, ma sarà anche il primo passo per guidare l’Italia del futuro. Ci rivolgiamo a tutti i democristiani e a loro non proponiamo un impossibile ritorno al passato, ma la creazione di un nuovo centrodestra che non si vergogni della sua identità cristiana, una grande forza popolare che faccia da traino e da speranza per quella metà dell’Italia che guarda al popolarismo». E sempre Casini, seppur con il sorriso sulle labbra, non si lascia sfuggire l’occasione per replicare alla battuta del premier che fa sfoggio di stakanovismo: «Berlusconi ha detto che mentre lui lavorava, io e Fini gozzovigliavamo. Allora io dico: aiutiamolo a riposarsi un pò, a prendersi un pò di respiro. Altrimenti, a forza di far tutto lui, noi non sappiamo più cosa fare...». Un unico accenno a Berlusconi, seppur agrodolce, in oltre un’ora di relazione, perché, spiega Casini: «Io a differenza della sinistra ho superato la malattia infantile degli "incubini", come diceva mia figlia, o degli "incuboni", e ormai sono uscito da questo senso di inferiorità».

  2. #12
    Registered User
    Data Registrazione
    20 Jun 2003
    Località
    Milano
    Messaggi
    13,061
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Sono i soliti distinguo, comprensibili. Ma ormai, quello che è firmato è firmato. Scommetto che ci sono stati gli stessi problemi dopo la firma del programma tra FI, AN, UdC e Lega nel 2001.

    Di sicuro però a Prodi non mancherà il lavoro di mediazione, prima e dopo le elezioni. Ma è il suo ruolo, come lo è stato per Berlusconi in questi anni.

    Di una cosa sono certo: sarà una bella lotta.
    Tra un'armata brancaleone, piuttosto sfilacciata, ma almeno d'accordo su alcuni punti fondamentali, contrapposta a tre distinti eserciti, che nel frattempo lottano anche tra di loro.

    Chi vincerà secondo voi?
    Quanto a governare, si riuscirà se nessuno verrà meno ai patti, cioè al programma firmato. Da questo punto di vista, mi aspetto che l'Unione abbia più o meno gli stessi problemi della CdL in questi 5 anni, spero (possibilmente) qualche problemino in meno, visti i precedenti.
    Anzi, li ricapitolo, per argomentare meglio:

    - 1994: primo governo Berlusconi, accordo al Nord FI-Lega, accordo al Sud FI-AN, nessun accordo Lega-AN; dopo 7 mesi il governo si sfascia, si va ad un governo tecnico e l'anno dopo alle elezioni. Insomma, un disastro.

    -1996: primo governo Prodi: accordo di desistenza (un pochino meglio di nessun accordo) tra Ulivo e Rifondazione; dopo 2 anni e mezzo Rifondazione esce dalla maggioranza e Prodi cade; l'Ulivo troverà altri alleati in Parlamento e concluderà la legislatura tra molti patemi e cambiando altri due Presidenti del Consiglio. Meglio della CdL nel 1994, ma troppi cambi di governo e persino una modifica alla composizione, non ci siamo ancora.

    -2001: secondo governo Berlusconi: stavolta c'è il programma, sottoscritto da tutti, comprese Lega e AN; la legislatura si conclude regolarmente, anche se le riserve mentali di qualche alleato e una serie di litigi (UdC, AN) creano problemi al governo e provocano qualche dimissione di ministri e un rimpasto (Berlusconi bis); comunque quanto è stato sottoscritto viene approvato in Parlamento e la maggioranza riesce ad arrivare fino alla fine della legislatura senza rompersi. Meglio di prima, notevolmente meglio che nel 1994, si vede che il programma vincola gli alleati; però ancora troppi litigi, specie quando FI comincia a perdere voti nelle varie elezioni parziali.

    -2006: chiunque vinca (mi auguro sia L'Unione), mi aspetto riesca a fare ancora un pochino meglio; almeno una legislatura intera senza più rimpasti, dimissioni di ministri e con qualche litigio in meno; insomma, spero in una legislatura (quasi) normale.

    Speriamo....

  3. #13
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Puglia, la giunta Vendola strappa sulla famiglia

    Operazione di forza ad altissimo rischio

    Domenico Delle Foglie da Avvenire

    Un piccolo capolavoro di camaleontismo linguistico. Una grande operazione di marketing sociale. Una pesante ipoteca politica. C'è tutto questo e altro (fors'anche uno dei mille conflitti d'interesse che asfaltano la vita della tormentata Seconda Repubblica) dietro l'approvazione - all'unanimità - da parte della giunta regionale pugliese, del disegno di legge sul «sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia». In sostanza si estendono «gli interventi e i servizi destinati alla famiglia» anche a tutte le persone che siano in qualche misura legate «da vincoli di parentela, affinità, adozione, tutela». E da «altri vincoli solidaristici».
    Ma procediamo con ordine.
    Il camaleontismo linguistico. Come definire altrimenti l'espressione «vincoli solidaristici», sotto il cui ombrello fantasioso e dietro l'ammiccante formulazione vanno ricompresi, per esplicita ammissione dei governanti pugliesi, tutti i legami di affetto, di solidarietà, di amore tra le persone? Dunque, anche le unioni di fatto eterosessuali e omosessuali. Tutti attenti gli amministratori a non pronunciare mai il termine Pacs. Ché altrimenti i soliti cattolici bacchettoni si scandalizzano. Meglio sarebbe uno scontro frontale e non questa mielosa pantomima, nella quale si fanno scelte estreme senza il coraggio di chiamarle con il loro vero nome. Una volta si bollavano questi atteggiamenti con il termine ipocrisia, uno dei «peccati mortali» delle vecchie classi dirigenti sempre nel mirino del presidente rifondarolo della Regione Puglia, Nichi Vendola. Altri tempi, altre contestazioni. Oggi si fa il peana all'ipocrisia delle parole che velano i comportamenti.
    Marketing sociale. È quella costruzione, anzitutto culturale, in base alla quale prima si punta a realizzare nuovi modelli di comportamento alternativi alla dimensione legale e di diritto, poi si elaborano nuovi diritti sulla base della situazione fattuale e di una presunta legittimazione social e, infine si traducono in forme di disciplina giuridica o amministrativa. È quanto sta accadendo con le unioni di fatto (etero e omosessuali) senza valutare il rischio, laddove si estendano automaticamente le tutele proprie della famiglia a tutte le nuove forme di «vincoli solidaristici», del deprezzamento oggettivo della famiglia così come fotografata dall'art. 29 della Costituzione italiana.
    Una domanda al legislatore pugliese: qual è la differenza che premia e promuove la famiglia? In realtà è sin troppo evidente il gap fra diritti e doveri. Anzi, si prospetta un riconoscimento delle tutele a fronte di un forte sconto sui doveri. Ma questa - si dirà - è una questione educativa. E noi risponderemo che le Regioni dovrebbero operare dentro l'arco della Costituzione, promuovendo la famiglia. O no?
    L'ipoteca politica. Lo strappo pugliese viene esercitato a due mesi esatti dalle elezioni politiche. Uno strappo voluto tenacemente da una giunta regionale di sinistra-centro come quella guidata da Vendola e che di fatto imbarazza i vertici nazionali dell'Unione per i quali la questione dei Pacs sta di giorno in giorno diventando uno dei problemi più scottanti. Il rischio che il disagio nei confronti di queste scelte si manifesti nel più sottile e insidioso dei comportamenti elettorali, ovvero l'astensionismo, è altissimo. Perché un cittadino italiano riformista e moderato, o un cattolico altrettanto moderato, pur orientato a votare per il centrosinistra e non disponibile a spostare il proprio suffragio nel campo avverso, dovrebbe contraddire la propria coscienza, i propri valori e le proprie convinzioni più profonde premiando chi pone sullo stesso piano la famiglia di diritto e i «vincoli solidaristici»? Un interrogativo che Vendola può permettersi il lusso di ignorare, ma Rutelli e Prodi forse no.

  4. #14
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    PROPOSTA DI LEGGE
    La nuova norma, che prevede addirittura una sorta di cerimonia iniziale davanti al sindaco, offre agevolazioni su casa, fisco, previdenza, servizi. In un anno sono possibili anche 3 o 4 «riconoscimenti»

    Pacs, l'Umbria tenta la fuga in avanti

    Depositato in Regione un progetto delle sinistre che mette sullo stesso piano famiglie fondate sul matrimonio e unioni di fatto, anche omosessuali

    Da Perugia Assuntina Morresi da Avvenire

    La Puglia chiama e l'Umbria risponde. È stata appena depositata anche nel cuore verde d'Italia una proposta di legge "Disciplina delle unioni di fatto", targata DS, Sdi, Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani. Nel testo vengono definite unioni di fatto quelle fra «due persone maggiorenni, non unite in matrimonio tra loro o con altre persone, né vincolate ad altre persone ai sensi della presente legge»: omo ed eterosessuali, quindi, che vogliono «organizzare insieme la vita comune, con l'obiettivo di assicurare reciprocamente solidarietà, aiuto morale e materiale».
    Nella relazione introduttiva si specifica che «questa proposta di legge non intende equiparare i componenti di una unione di fatto ai coniugi, se non per casi particolari», ma leggendo gli articoli proposti si capisce che le cose non stanno così, a cominciare dal fac-simile di cerimonia iniziale: in presenza di due testimoni e davanti al sindaco la coppia dichiara il proprio accordo, che viene annotato nel registro dello stato civile. L'unione di fatto così sancita è equiparata al nucleo familiare per ottenere mutui ad interesse agevolato, per l'acquisto di immobili, per l'inserimento nelle graduatorie per l'edilizia popolare, ma anche per ciò che riguarda lavoro e previdenza sociale, per le «facilitazioni, i contributi e le modalità di accesso ai servizi socio-educativi, socio-sanitari e formativi» e per le norme penali. Inoltre, per i figli che eventualmente nasceranno, valgono le stesse norme di successione che per quelli legittimi ed entro certi limiti di tempo la paternità è attribuita al componente maschio dell'unione. Nell'ansia di equiparare coppie omo ed eterosessuali i legislatori non hanno evidentemente preso in considerazione le conseguenze di quest'ultima disposizione nel caso di coppie omosessuali femminili, in cui entrambe i componenti possono chiaramente avere figli. Chi sarà il padre "attribuito"? Per sciogliere l'unione le pratiche sono più sbrigative: «L'unione di fatto è sciolta anche per volontà di un solo contraente». Si viene convocati entro tre mesi dalla richiesta anche di uno solo dei due - «un periodo di tempo sufficientemente significativo», secondo i proponenti la legge - e davanti a un ufficiale di stato civile, senza testimoni stavolta, è sufficiente che si presenti, di nuovo, anche uno solo uno dei due per dichiarare la propria decisione. L'unione è sciolta. Un divorzio breve per un quasi matrimonio: in questo modo in un anno si possono stipulare comodamente tre unioni di fatto, ma tecnicamente ci sono anche i tempi per quattro.
    Nella relazione introduttiva i proponenti spiegano che l'esigenza di riconoscere e formalizzare le unioni di fatto «risponde ad una domanda ormai presente e diffusa anche in Umbria», anche se, come nel resto d'Italia, i registri delle coppie di fatto istituiti da anni in diversi comuni sono clamorosamente vuoti: lo scorso agosto si contavano ben cinque coppie a Perugia, nessuna a Gubbio, Spello e Cannara.
    Scarsa l' effettiva appetibilità di una legge simile per le coppie eterosessuali, per le quali il matrimonio civile offre comunque maggiori tutele. E se veramente, come dichiarato nell'introduzione alla proposta di legge, con queste disposizioni si volesse offrire aiuto agli anziani «che, per ragioni pure economiche e di solitudine, decidono di abitare insieme», non si capisce perché la possibilità sia offerta solo a coppie e non anche a nuclei di tre o quattro persone.
    La vera innovazione è ovviamente il riconoscimento delle coppie omosessuali e la loro equiparazione a quelle eterosessuali coniugate in gran parte degli ambiti del diritto. In regione ci si chiede come si comporterà a riguardo la Margherita, che non figura fra i firmatari ma che fra gli assessori regionali annovera anche Maria Prodi, nipote di Romano. Un testo come quello presentato difficilmente si presta a compromessi, e si prevedono difficoltà per la componente moderata.
    Insomma, ci hanno detto per trent'anni che per amarsi non serviva un pezzo di carta, che «il nostro anniversario non è sul calendario», come cantava anche Domenico Modugno. Hanno cambiato tutti improvvisamente idea?

  5. #15
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Tav fuori dal programma, duello nell’Unione
    L’opera non compare nel testo. Prodi e Fassino: ma è strategica. Verdi e comunisti: nostra vittoria

    ROMA — Nelle 281 pagine del programma dell’Unione presentato venerdì non si parla della Tav (treni alta velocità) in Val di Susa, come ha notato il Sole 24 Ore di ieri. E su questa omissione si è riaccesa la polemica nel centrosinistra. Il sindaco di Torino ed autorevole esponente dei Ds, Sergio Chiamparino, da sempre favorevole al progetto, ha definito ieri «grave» l’assenza di ogni riferimento alla realizzazione della Torino- Lione, annunciando che avrebbe sollecitato una presa di posizione di Romano Prodi e di Piero Fassino. Che in effetti è arrivata nel corso della giornata. Il segretario dei Ds, torinese, ha sottolineato: «La Torino-Lione e l’Alta velocità dalla Val di Susa a Trieste sono una priorità di governo del centrosinistra ed è destituita di fondamento ogni diversa ipotesi». Per il leader dell’Unione: «Appare strumentale affermare che la linea ferroviaria Torino-Lione non rappresenti una priorità solo perché nello stesso documento sono riportati a titolo di esempio soltanto le linee del Brennero e del Gottardo ». Prodi definisce quindi la Tav in Val di Susa opera di «importanza strategica». Resta il fatto che nel programma non viene citata, e non c’è una parola neppure per altre grandi opere (se non per bocciarle) come il Mose, il sistema contro l’acqua alta a Venezia.
    GLI ANTI TAV—Del resto ha pesato la posizione della sinistra dell’Unione. Al contrario di quello che dice Prodi, il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, spiega che l’assenza di ogni riferimento all’Alta velocità in Val di Susa non è casuale, «ma è una nostra precisa vittoria». Non solo. «Fassino dice invece che è una priorità? Non so dove lo ha letto — continua Pecoraro —. Certamente non nel programma che hanno sottoscritto tutte le forze dell’Unione. Prodi dice che è un’opera strategica? Sì... per il futuro».
    IL MOSE—Il presidente dei Verdi rivendica anche un’altra omissione nel programma dell’Unione, quella sul Mose: «Noi siamo per la sospensione del progetto ed è chiaro che, siccome nel programma abbiamo scritto che tutte le opere vanno fatte col consenso degli enti locali, quando parleremo col Comune, si passerà alle opere alternative che questo propone». Anche per Rifondazione comunista la Tav non ha speranze. Dice Paolo Ferrero: «Non è tra le priorità del programma. La connessione ferroviaria Est-Ovest può essere fatta col potenziamento delle linee attuali, compreso il raddoppio della Ventimiglia- Savona. Il problema — continua Ferrero — è che Chiamparino, in realtà, è contro la costruzione dell’Unione perché ripropone un’idea della sinistra che, anziché dialogare con i movimenti sociali, vi si contrappone». Netto Marco Rizzo, europarlamentare del Pdci: «La Tav non è una priorità. La priorità è la sicurezza dei treni».
    GRANDI OPERE — Al di là della polemica sul cosiddetto «corridoio 5», il voluminoso programma licenziato da Prodi dà lo spunto per un’analisi sull’impostazione del centrosinistra sul tema delle opere pubbliche. L’Unione afferma che l’Italia ha «una rete infrastrutturale satura, inadeguata e pesantemente sbilanciata a favore del trasporto su gomma ». Ne discende una politica che non prevede grandi opere («la legge Obiettivo si è rivelata un fallimento»), ma una serie di interventi per spostare il traffico su rotaia e via mare, con particolare attenzione al Sud. Con una importante premessa metodologica: le priorità saranno individuate «sulla base delle risorse finanziarie disponibili», «con il coinvolgimento attivo degli enti territoriali » e «alla luce delle risultanze della valutazione ambientale strategica». Niente opere faraoniche, quindi, a partire dal ponte sullo Stretto di Messina «inutile e velleitario». Sul fronte energetico viene ribadito il no al nucleare, non si cita il carbone, mentre si punta sulle energie rinnovabili, sul gas, compresi gli impianti di rigassificazione, da realizzare però d’accordo con gli enti locali.

    Enrico Marro da Il Corriere della Sera

  6. #16
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


  7. #17
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    QUANDO L’AVVERSARIO FA AUTOGOL

    di GIUSEPPE SANZOTTA da Il Tempo

    NELLA vita per avere successo serve anche un po’ di fortuna. Certo, da sola non basta, ma aiuta. Lo sa bene Berlusconi che, avviata una campagna elettorale in salita, il suo schieramente qualche mese fa era considerato irrimediabilmente sconfitto, adesso può annunciare il sorpasso. Forse il Cavaliere ha voluto soltanto amplificare una tendenza al recupero per galvanizzare i suoi, ma ha potuto farlo sapendo che anche a sinistra sentono che gli avversari sono tornati in corsa. E possono vincere. Fortuna? Forse sì, ma per aver trovato questi contendenti che, chiamati a predisporre un programma, hanno elaborato un libro dei sogni, generico quanto voluminoso, che ha la pretesa di unire l’inconciliabile rimandando alla gestione quotidiana, in caso di vittoria, una impossibile mediazione. Come si fa a pensare a una coalizione con Caruso, leader del partito del no, che vorrebbe colpire anche la barca di D’Alema? E con Luxuria distante anni luce da quelle forze di ispirazione cattolica che pure trovano posto nell’allegra compagnia di Prodi? Per non parlare della Rosa nel Pugno di Pannella e Boselli che vorrebbe cancellare anche il Concordato. Una compagine litigiosa, unita solo dal miraggio delle poltrone ministeriali. Questo gli italiani lo vedono da soli. Così passano in secondo piano i mal di pancia dell’Udc di Casini e la difficile convivenza con la Lega. Davanti agli elettori si presenta un quadro chiaro, un’armata Brancaleone contro una coalizione, che con tutti i suoi limiti, dà sicuramente più garanzie di governabilità. Non stupisce che Berlusconi oggi possa, sulla base di previsioni ottimistiche, dare una iniezione di fiducia a quella parte del Paese che non vuole consegnare l’Italia, non tanto alla sinistra, quanto a un gruppo incapace di esprimere un leader riconosciuto (Prodi è solo un instancabile mediatore) ma soprattutto un progetto univoco. Così la partita non solo è aperta, o riaperta, ma pian piano che si avvicina il momento del voto gli stati d’animo ed eventuali insoddisfazioni lasciano il posto ad altre considerazioni. Soprattutto sugli uomini che dovrebbero rappresentare il presunto cambiamento. È logico che crescano i dubbi nell’affidare il governo del Paese a una coalizione che schiera nemici dichiarati della modernizzazione o di quei valori condivisi da gran parte degli italiani. Con avversari così non stupisce una rimonta in vista dell’arrivo e, lo ammetta Cavaliere, i rivali un aiuto non sperato e non cercato lo hanno dato.

  8. #18
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    PECORARO: SE RIMETTONO LA TAV SALTA LA COALIZIONE

    (ANSA) - ROMA, 13 FEB - Dire che il progetto dell'Alta velocita' e' morto ''mi pare un'esagerazione. Ma di sicuro, nel programma dell'Unione, il richiamo alla priorita' del Gottardo e del Brennero non e' casuale''. Lo dice il leader dei Verdi
    Alfonso Pecoraro Scanio, intervistato dalla STAMPA.
    ''Abbiamo scelto la strada piu' giusta, dirottando gli sforzi su linee con maggior indice di saturazione. Preferiamo lavorare seriamente - sostiene - per evitare l'effetto a imbuto quando dalla Svizzera e dall'Austria arriveranno merci su merci e noi corriamo il rischio di farci trovare impreparati caricandole sui Tir''.
    ''Prodi - aggiunge Pecoraro - dice che si tratta di un'opera strategica, ed e' vero, noi non siamo contro il Corridoio cinque, ma da nessuna parte e' scritto che si debba fare con l'Alta Velocita'. Né si e' fatto qualcosa di simile in Francia o in Germania''.
    Al governatore del Piemonte Mercedes Bresso, la quale chiede di inserire nel programma il progetto della Tav, il leader dei Verdi risponde: ''Il programma non si mette in discussione.Quelle righe non sono un refuso, ma il frutto di un accordo, sul quale i partiti dell'Unione hanno giurato. Se salta l'accordo,salta la coalizione'', conclude.(ANSA).

  9. #19
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    BERTINOTTI: HO CEDUTO SUI PACS, NON SI RIDISCUTE LA TAV

    (ANSA) - ROMA, 13 FEB - ''Il programma e' chiuso, varato e firmato. Non e' che uno alza la mano e ci rimettiamo a scrivere'', dice il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti, intervistato dalla REPUBBLICA.
    ''Ne' io ne' la Bresso possiamo riaprire unilateralmente problemi che non sono stati affrontati'', fa sapere Bertinotti al governatore del Piemonte che protesta per la Tav (''Un errore non citarla nel programma dell'Unione'').
    ''Il compromesso realizzato sui Pacs era necessario. Delle due l'una: o quello oppure avremmo dovuto cancellare dal programma la questione delle coppie di fatto. (...) Non nascondo alcuni elementi negativi e capisco chi considera quell'accordo insoddisfacente. Sul riconoscimento giuridico della coppia e'
    stato fatto un passo indietro. Ma vedo anche il lato positivo per la cultura del paese. Noi abbiamo risposto alla domanda "cosa sono le coppie di fatto per l'Unione". E abbiamo detto - aggiunge Bertinotti - che non dipendono dal genere, cioe' riguardano direttamente le coppie di omosessuali, né dall'orientamento sessuale facendo entrare nella cultura civile transessuali e transgender''.
    L'abolizione dei finanziamenti alla scuola privata sono, sostiene Bertinotti, ''un obiettivo assolutamente irrealistico.La gerarchia dei problemi va orientata diversamente. Non si puo', d'acchito, cancellare quello che e' avvenuto fin qui per le scuole parificate. Bisogna lavorare sulla centralita' dell'insegnamento pubblico, sulla sua espansione, ma abrogare i finanziamenti alle private non incide sull'asse fondamentale della scuola che noi vogliamo riformare''.
    ''Sono per la reciprocita'. Non accetto - conclude - osservazioni sulle candidature dei partiti. Se viene criticato un intellettuale di peso e una bella persona come Vladimir (Luxuria, ndr) avrei diritto anch'io a sollevare i miei dubbi.Non lo faccio per rispetto''.(ANSA).

  10. #20
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    12,957
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    E.LETTA: TORINO-LIONE SUBITO E VA FATTO ANCHE IL MOSE

    (ANSA) - ROMA, 13 FEB - Il ''primo atto'' del governo di centrosinistra sara' la definizione di alcune ''priorita''' indicate nel programma, partendo dalle infrastrutture: dall'Alta velocita' al progetto Mose. A dirlo, intervistato dal CORRIERE DELLA SERA, e' il responsabile economico della Margherita Enrico
    Letta.
    C'e' n'e' solo una delle Grandi Opere che non si puo' fare, ossia il ''ponte sullo Stretto: non ha senso, non ora. Prima c'e' da fare tutto il resto. (...) Per noi - spiega Letta - e' prioritario spostare il trasporto dalla gomma alla rotaia''.
    L'Alta velocita', dice, ''deve attraversare il Paese da Nord a Sud''. Poi, nell'elenco, vengono ''il Mose, il potenziamento della Salerno-Reggio Calabria, dei porti di Gioia Tauro,Cagliari, Taranto''.
    Quindi, afferma l'esponente Dl, c'e' da affrontare ''il capitolo dell'energia. Nel programma dell'Unione c'e' un impegno preciso sui rigassificatori. il capitolo piu' urgente da affrontare perché la situazione e' grave. E si poteva pure
    evitare: il governo e la vecchia gestione dell'Eni hanno grosse responsabilita' per la crisi di quest'inverno''.
    Per i rigassificatori c'e' il problema degli enti locali.
    ''Nel programma - afferma Letta - e' prevista la creazione di un ministero dell'economia reale. Le Attivita' produttive piu' parti dell'Economia, come il Sud, gli incentivi alle imprese.Li' ci sara' una cabina di regia tra governo ed enti locali per risolvere preventivamente i problemi. Ogni regione avra' un
    obiettivo e dovra' contribuire. Se la Puglia deve fare due rigassificatori, indichi lei dove farli, ma poi si facciano, e in tempi certi''. L'aspetto piu' difficile, avverte, e' quello dei soldi da destinare alle infrastrutture. ''Pensiamo ai
    privati, ma anche all'Europa'', conclude Letta.(ANSA).

 

 
Pagina 2 di 5 PrimaPrima 123 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Grillo “L’Ue è un’armata brancaleone”
    Di POL nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 26-01-14, 18:45
  2. L' armata brancaleone
    Di jotsecondo nel forum Padania!
    Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 09-03-10, 13:10
  3. L'Armata Brancaleone di Veltroni
    Di FalcoConservatore nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 30
    Ultimo Messaggio: 21-02-08, 13:56
  4. L'Armata Brancaleone
    Di lacrus nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 24-02-07, 20:16
  5. L'Armata Brancaleone
    Di Logos nel forum Il Termometro Politico
    Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 21-05-06, 20:37

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito