''La condanna più netta e dolore per quanto avvenuto''
Ucoii: ''Magistratura intervenga su vignette offensive''
L'Unione delle comunità islamiche in Italia: ''Il rispetto del sentimento del sacro fa parte del bagaglio che ogni civiltà dovrebbe avere. Condividiamo il valore della satira ma non possiamo accettare la licenza e la bestemmia''
Roma, 5 feb. (Adnkronos) - ''Chiediamo alla magistratura di intervenire, usando la legge Mancino, nei confronti degli organi di stampa che hanno pubblicato e continuano la pubblicazione delle vignette offensive''. Lo afferma la direzione dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii), che, intervenendo sulla vicenda della pubblicazione di alcune vignette ''gravemente offensive nei confronti del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui)'', in una nota esprime ''la sua condanna più netta e il suo dolore per quanto avvenuto''.
''Il rispetto del sentimento del sacro e della figura dei grandi uomini che hanno dato forma storica alla rivelazione di Dio fa parte del bagaglio che ogni civiltà dovrebbe avere - sottolinea l'Ucoii -. Non si tratta infatti di condividerlo ma appunto di rispettarlo e fare di questo rispetto uno strumento di relazione tra i diversi, un'offerta di pace che favorisca il mantenimento di uno spazio pubblico sereno e pacifico. Per quanto ci riguarda la venerazione per tutti i profeti e la massima deferenza per le religioni fa parte della nostra cultura e della nostra giurisprudenza religiosa. Quando alcune sguaiate voci musulmane ebbero accenti offensivi nei confronti del massimo simbolo del cristianesimo prendemmo posizione netta in difesa del sentimento dei nostri concittadini che quel simbolo venerano e in cui si riconoscono''.
''Condividiamo il valore della critica, del dissenso e perfino della satira - aggiunge ancora l'Ucoii - esso fa parte della cultura occidentale in cui viviamo e in cui in gran parte ci riconosciamo; non possiamo però condividere e accettare la licenza e la bestemmia che turbano le coscienze e rendono problematici e conflittuali i rapporti tra gli uomini''. Ma, sottolinea, ''oggi assistiamo a una volgare e violenta campagna di diffamazione della figura più amata da tutti i musulmani, il Profeta Muhammad (pbsl) e ciò in nome di un principio di libertà d'espressione, in sé rispettabile, ma ahi noi, in questo frangente, impropriamente invocato e usato''.
''Siamo offesi e addolorati - aggiungono ancora dall'Ucoii - e chiediamo alla coscienza civile di tutti gli italiani, religiosi e laici un gesto di condanna nei confronti di chi ha voluto, con intenzione e protervia, colpire il sentimento dei musulmani in Europa e in Italia. Mentre ringraziamo le autorità governative e civili che hanno voluto, con modi e gradazioni diverse, stigmatizzare l'offesa recata al sentimento dei musulmani, vogliamo presentare alcune richieste concrete e proposte.
''Chiediamo alla magistratura di intervenire, usando la legge Mancino, nei confronti degli organi di stampa che hanno pubblicato e continuano la pubblicazione delle vignette offensive. Proponiamo al mondo cristiano, che ringraziamo per quanto già fatto, un'azione coesa e concordata di solidarietà tra credenti per la difesa dei simboli e dei sentimenti religiosi. Chiediamo infine ai nostri fratelli e sorelle in Italia di mantenere la protesta nei canoni della più stretta legalità e moderazione e di vigilare affinché non si lasci alcuno spazio a provocatori e altri mestatori che operano con l'intento di sminuire la dignità dell'Islam e dei musulmani''.