Obama e la civilizzazione occidentale: retorica ipocrita e olocausti virtuosi


di Mohamed KHODR محمد خضر
Tradotto da Curzio Bettio, Tlaxcala



La civilizzazione occidentale è perversione del cuore e della mente,
perché il suo spirito non conserva purezza, invece in un petto privo di luce sta il cuore non benedetto dalla pace…
Nel conflitto con gli uomini di verità il suo giudizio è immaturo e la sua missione incompleta nel ghermire il pane ai deboli che il suo giudizio inganna, annientamento dell’uomo è l’affare della moderna civilizzazione
.
–Sir Muhammad Iqbal (Poeta pachistano, filosofo e uomo politico)

Il professor Samuel Huntington nel suo libro “The Clash of Civilizations - Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale” (Garzanti 2000) ha scritto: “Ipocrisia e i doppi standard, i due pesi e due misure, sono il prezzo di un’arroganza universalista”.

Questa è stata la storia della “civilizzazione” occidentale, contraddistinta dall’arroganza del potere, da un senso di supremazia, da un manifesto destino di colonizzare e di portare la “civiltà” ai popoli di colore più deboli attraverso la resa in schiavitù, genocidi, oltraggi ai diritti umani, rapine delle loro risorse naturali e razzismo espresso in modo aperto: “Bianco è bello e buono, nero è malvagio e barbaro”.

Il Primo Ministro britannico durante la Prima Guerra Mondiale, David Lloyd George, esprimeva al meglio il suo razzismo imperiale quando affermava: “Noi insistiamo sul diritto di bombardare i negri” [Mark Curtis, The Great Deception (Il Grande Inganno), Pluto 1998, pag.135]

Questa storia rivela se stessa attraverso paradossi, contraddizioni, segreti, menzogne e opprimente violenza verso quello che lo storico britannico Mark Curtis, nel suo libro “Unpeople”, definisce come “Non-popolo”.

In questo suo lavoro descrive le caratteristiche del potere imperiale, in particolare della potenza britannica: “Le principali vittime della politica britannica costituiscono il Non-popolo – coloro le cui esistenze sono considerate di nessun valore, sacrificabili nel perseguimento del potere e del profitto commerciale.”

Questa asserzione può con tutta tranquillità essere applicata a tutti gli imperialismi occidentali, dai Greci, ai Romani, dagli Europei all’attuale USAmericanismo. Di gran lunga, la maggioranza degli –ismi che hanno condotto all’asservimento razziale del Non-popolo ha avuto la sua origine in occidente, dall’Imperialismo al Colonialismo, dal Fascismo, al Nazismo, all’USAmericanismo, fino all’ultimo figlio illegittimo razzista del colonialismo occidentale – il Sionismo.

L’Europa, nel periodo Post Illuminismo, è stata il continente più insanguinato nella storia, annoverando decine di milioni di civili morti e la più estesa distruzione delle sue città.

All’esterno, l’Imperialismo europeo ha prodotto come risultato addizionale decine di milioni di morti del Non-popolo, tutto per avidità e auto-arricchimento.

Le potenze europee non scorgevano ingiustizie morali o impedimenti quando dividevano continenti e creavano artificialmente nazioni sotto il loro dominio o influenza spartitoria, senza il minimo riguardo per le popolazioni indigene.

Nel suo libro, The Wretched of the Earth - I dannati della terra (Penguin, 1990, Einaudi 2007), Frantz Fanon scrive: “L’opulenza europea è letteralmente scandalosa, visto che è stata costruita sulla schiavitù, e si è nutrita del sangue degli schiavi…Il benessere e il progresso dell’Europa sono stati edificati sul sudore e la morte dei popoli negri, arabi, indiani e di razza gialla…L’Europa è letteralmente una creatura del Terzo Mondo”.

Ora, l’Europa e l’occidente hanno l’arrogante “chutzpah”, l’impertinenza, di identificare se stessi come i sapienti e i propugnatori della civiltà. Il senso occidentale di superiorità razziale e di esclusività hanno trovato supporto nel Nuovo Testamento: “Noi sappiamo che siamo da Dio e il mondo tutto è dato in potere del maligno.” Prima lettera di S.Giovanni 5:19 (New American Standard Bible)

Anche gli Ebrei vedono se stessi come esclusivisti, con il dono divino della supremazia e del diritto a governare gli altri. Il fondamento di tali convinzioni sta nel Talmud di Babilonia, il testo più sacro del Giudaismo. Riportiamo proprio un versetto che illustra la supremazia degli Ebrei sui Gentili: “I gentili sono fuori della protezione della legge e Dio ha ‘esposto i loro beni’ ad Israele.” (Baba Kamma 37b)

Un’ulteriore analisi della civiltà occidentale rivela un disordine psicologico di una Personalità Dissociata del tutto affine al caritatevole Dr. Jekyll e al malvagio Mr. Hyde, dove il medico Dr. Jekyll rappresenta il guaritore dell’umanità e Mr. Hyde il suo distruttore.

Non esiste esempio più valido di queste molteplici caratteristiche occidentali delle menzogne propagandate da Bush, Blair e dal potente agglomerato dei mezzi di informazione che ha messo in diffusione le loro menzogne, che Saddam possedeva armi di distruzione di massa, bugie che in conclusione hanno portato alla totale distruzione di una nazione innocente, l’Iraq, e al massacro di più di un milione di suoi cittadini.

La pianificazione di una tale invasione era avvenuta precedentemente l’11 settembre, l’evento opportuno che ha consentito di scatenare la “guerra al terrorismo” di Bush. Oggi il mondo sa che tutto questo era una menzogna costruita per conquistare i campi di petrolio dell’Iraq e per proteggere Israele.

In modo scandaloso, alla BBC today, il 12 dicembre 2009, Tony Blair ha ammesso che avrebbe invaso l’Iraq comunque, anche in assenza di armi di distruzione di massa, proprio per spodestare Saddam Hussein, poiché costui aveva usato armi chimiche contro il suo stesso popolo, armi chimiche che però gli erano state fornite dagli Stati Uniti d’America.

Ovviamente, a suo comodo, Blair dimenticava che era stato Winston Churchill il primo ad usare armi chimiche per bombardare l’Iraq.

Quanta nobiltà e benevolenza da parte di Bush e Blair per liberare l’Iraq dal suo dittatore!

George Orwell esattamente osservava che, “noi nel mondo ricco viviamo in un relativo benessere solo per lo smodato potere che i nostri governanti esercitano e per l’eccessiva opulenza che sgorga da quel potere. La democrazia globale significa assicurare che il mondo venga gestito a nostro vantaggio.”

Nella totale ipocrisia, i due pesi e due misure, le menzogne, le contraddizioni, e le cosiddette “guerre giuste”, classificate così per la prima volta dallo statista romano Cicerone, quindi codificate da S.Agostino e da S.Tommaso d’Aquino, hanno sollevato ancora una volta la loro testa minacciosa e turpe nel discorso di Obama di accettazione del suo Premio Nobel per la Pace, un premio assegnatogli per la “preservazione della pace”, mentre egli illustrava la sua dottrina di pace attraverso le “Guerre Giuste”.

Obama era costretto a giustificare la sua escalation della guerra in Afghanistan contro 100 combattenti di Al Qaeda, con un’ondata di finanziamenti pari a 30 miliardi di dollari, per un ammontare di 30 milioni di dollari per membro di al Qaeda, per imporre la pace nel paese e nella regione.

Nell’assegnare il Premio per la Pace ad Obama, il Comitato per i Nobel aveva citato i suoi “straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione fra i popoli.”

Certamente il discorso di Obama avrà turbato il Comitato e avrà indotto nei suoi membri il desiderio di non averlo mai premiato riconoscendogli questo Nobel.

Mai, nella storia dei discorsi di accettazione per un premio per la pace un leader mondiale aveva magnificato le giustificazioni morali per la guerra, pronunciando il termine “guerra” per ben 44 volte nel suo discorso. Egli affermava che queste guerre etiche erano giustificate in termini di auto-difesa e di resistenza all’oppressione e alla tirannia.

Obama selettivamente citava il credo alla non violenza di Gandhi e di Martin Luther King, ma dimenticava che King aveva anche affermato: “Il più grande approvvigionatore di violenza sulla terra è il mio stesso governo.” E che Gandhi aveva ribadito come: “Corruzione ed ipocrisia non dovrebbero essere inevitabili prodotti della democrazia, come indubitabilmente oggi lo sono.”

Mentre la “Guerra Giusta” è un virtuoso principio per l’occidente, non viene mai accettato né tollerato dall’occidente quando il Non-popolo invoca lo stesso diritto a combattere l’oppressione e il colonialismo occidentale e sionista.

Per ogni retorica nobile sempre espressa da un leader occidentale, per cui il mondo deve sostenere i valori morali di giustizia, libertà, eguaglianza ed indipendenza dai dittatori e dagli oppressori, Israele al contrario viene sempre dispensata dall’osservare questi valori etici, Israele è al di sopra degli interessi occidentali e del diritto internazionale.

Libertà e il valore della dignità sono solo prerogative dell’uomo bianco.

Il discorso di Obama era disseminato di ipocrisia e di due pesi e due misure, ma esprimeva con sicurezza arrogante quello che sta nascosto al di sotto, tutta la sua debolezza, l’insicurezza e la dipendenza dai suoi consiglieri della Casa Bianca, che guarda caso sono in maggioranza Ebrei e fedelmente filo-Israeliani.

Obama è ora ufficialmente un Presidente guerriero. Ora, ha nelle sue mani le guerre in Pachistan-Afghanistan e tutte le loro impreviste conseguenze. Egli dovrebbe tenere ben presente i consigli di Churchill sulla guerra :

“Mai, mai, mai credere che una guerra possa essere senza difficoltà e problemi, o che chi si imbarca in un’avventura senza la dovuta esperienza possa misurarsi con i marosi e gli uragani che incontrerà. Lo statista che cede alla febbre della guerra deve rendersi conto che, una volta dato il segnale, non resta più a lungo il signore della politica, ma diventa lo schiavo di eventi imprevedibili ed incontrollabili.”

Mentre celebrano le virtù della libertà, della democrazia e la necessità del mondo di combattere il terrorismo internazionale, specialmente con l’uso di aerei da combattimento, gli Stati Uniti ed Israele sono le sole due nazioni che ipocritamente hanno posto il veto (voto espresso: 153 a favore, 2 contrari) alla Risoluzione A/RES/42/159 del 7 dicembre 1987 all’Assemblea Generale dell’ONU, che affermava:

“Viene riaffermato altresì il diritto inalienabile all’auto-determinazione e all’indipendenza di tutti i popoli sotto regimi coloniali e razzisti e altre forme di dominazione straniera, e si sostiene la legittimità della loro lotta, in particolare della lotta dei movimenti di liberazione nazionale, in accordo con gli obiettivi e i principi della Carta e della Dichiarazione sui Principi del Diritto Internazionale con riguardo alle Relazioni Amichevoli e di Cooperazione fra Stati in accordo con la Carta delle Nazioni Unite.

Si sottolineano gli sforzi e gli importanti conseguimenti dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile e dell’Organizzazione Internazionale Marittima nel promuovere la sicurezza dei trasporti internazionali per via aerea e marittima contro le azioni del terrorismo, conformemente alla Risoluzione 40/61 dell’Assemblea Generale.”

Risulta immediatamente ovvio come Israele e la sua colonia, gli Stati Uniti d’America, abbiano posto il veto ad una Risoluzione che assegnava ai popoli il diritto all’auto-determinazione, alla resistenza, e all’indipendenza dai regimi coloniali razzisti.

L’occidente ricorre al predominio economico sul terzo mondo attraverso la Banca Mondiale guidata da USAmericani (gli ultimi tre direttori sono Ebrei!) e il Fondo Monetario Internazionale (IMF) guidato da un Europeo, con l’unico obiettivo di controllare e strangolare le economie del terzo mondo a beneficio delle multinazionali occidentali.

Il predominio politico viene esercitato attraverso l’Organizzazione delle Nazioni Unite creata dall’occidente, in cui il Consiglio di Sicurezza rappresenta una conventicola di cinque potenze nucleari che decidono della vita e della morte del Non-popolo.

Militarmente gli Stati Uniti sono l’unica super-potenza nel mondo. Possiedono il bilancio militare di assoluto rilievo al mondo (oltre 600 miliardi di dollari), pari al 41.5% delle complessive spese militari mondiali.

Gli Stati Uniti usufruiscono di oltre 700 basi militari in più di 130 paesi. Inoltre sono i primi al mondo per importanza nella vendita di armamenti, con il 41% delle vendite complessive mondiali, specialmente ai paesi delle zone più calde al mondo, come il Medio Oriente e l’Asia.

I cinque membri del Consiglio di Sicurezza, veri …custodi della pace, contribuiscono per il 76% di tutte le vendite mondiali di armi, spesso ad entrambe le parti in conflitto. Comparativamente, l’intero bilancio dell’ONU consiste solo dell’1.8 % del bilancio militare mondiale.

La guerra procura profitti, la pace no!

Secondo uno studio prodotto dal Servizio Ricerche del Congresso, 7 ottobre 1983, gli Stati Uniti si sono impegnati in 234 interventi militari all’estero. Questo numero non comprende le azioni sotto copertura o i numerosi casi in cui le forze usamericane sono state dislocate all’estero a partire dalla Seconda Guerra Mondiale come forze di occupazione o per partecipare ad organizzazioni di mutua sicurezza, secondo accordi militari o per assistenza militare di routine o per operazioni di addestramento.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti hanno bombardato 22 nazioni, non tenendo conto dell’Iraq, Pakistan e Afghanistan, causando la morte di milioni di persone. Dal 1945 al 2003, gli Stati Uniti hanno cercato di rovesciare più di 40 governi stranieri, e di schiacciare più di 30 movimenti nazional-popolari che si battevano contro regimi intollerabili. (William Blum: thirdworldtraveler.com)

“Il nostro è un mondo di giganti nucleari e di piccoli uomini dotati di senso morale. Noi sappiamo molto sulla guerra e poco sulla pace, sappiamo molto su come uccidere e poco su come far vivere”-General Omar N. Bradley

Ben lontani dall’essere il faro della pace e della libertà, gli Stati Uniti hanno scatenato molteplici interventi militari all’estero, sono responsabili di molti cambiamenti di regime, di tanti bombardamenti di nazioni straniere, di tanti assassini di leaders mondiali, mentre sono stati il sostegno di dittatori canaglie e della nazione più canaglia fra le nazioni canaglia, Israele.

Se esistesse un premio per la nazione più militarista nella storia, gli Stati Uniti d’America sicuramente risulterebbero i vincitori.

La morte di milioni di persone del Non-popolo in tutto il mondo non conta nulla, non ha alcun significato per l’occidente. I governi occidentali giustificano questo come “danni collaterali”, come un prezzo inevitabile della guerra, però i loro soldati morti sono splendidi eroi, caduti per la libertà e la protezione dei valori dell’occidente. Sia i media usamericani che il Pentagono non tengono in nessun conto di queste vittime, come evidenziato dalla considerazione di un Generale usamericano sulle perdite irachene: “Noi non teniamo il conto delle perdite umane”

Lo scisma fra i governi occidentali e le loro popolazioni disinformate, disinteressate, alfabetizzate ma incolte è enorme, consentendo così alle multinazionali e ai gruppi di interesse di dominare la politica domestica ed estera.

Da molto tempo le corporation e i media imboccano e distraggono i popoli con programmi televisivi confezionati da “specialisti”, con le ultime proposte di vendita, con aggeggi i più nuovi e più esaltanti, con eventi sportivi, con prodotti cinematografici ed una smania di consumi dominata dai debiti; invece, bombe e missili possono crivellare le case e gli appartenenti al Non-popolo con assoluta impunità.

L’occidente, a tempo debito, imploderà per collasso economico e sociale. Non può sostenere il suo infinito indebitamento finanziario per soddisfare una popolazione viziata e nell’intorno di qualche decennio muterà la sua composizione demografica, dato che il negletto Non-popolo di colore avrà il predominio nei governi, nei media, nei centri studi, nelle istituzioni finanziarie ed accademiche.

Fra breve, le persone di razza bianca richiederanno una Affirmative Action, un programma contro la discriminazione razziale nei loro confronti nelle università e nei posti di lavoro.

Tutto ciò produce un fermento sociale di massa. Gli Stati Uniti d’America sono già divisi e polarizzati fra gli USAmericani “autentici” della Fox Nation, bianchi, (N.d.tr.: in alcuni ambienti politici Fox News, la “TV” partito di Murdoch, diffusa in tutta la Nazione viene considerata una costola del Partito repubblicano e non un network giornalistico) e gli USAmericani “non autentici”, un eufemismo per individuare le minoranze di colore.

Il più grande perdente in questo futuro sarà Israele che finalmente dovrà affrontare la giustizia e le sue responsabilità. La sua storia e il suo passato perseguiteranno Israele, e gli Ebrei nel mondo allo stesso modo dovranno rendere conto del loro appoggio a questa nazione di feroci razzisti che non considerano nulla come sacro, eccezion fatta l’esistenza di Israele e il suo espansionismo militare.

Non solo, l’oriente e l’occidente sono destinati ad incontrarsi nel momento in cui il mondo occidentale diventa più di colore e “colonizzato” dalle vere vittime dell’arroganza occidentale e la ragione è il credo più forte.

Allora, l’occidente uscirà dal suo stato di intossicazione dovuto all’arroganza, al potere, al razzismo, all’impunità dalla giustizia e alla convinzione di invincibilità, tanto da far ricordare Tacito quando metteva in guardia i detentori del potere di Roma:

“Ai saccheggi, ai massacri e alla devastazione danno il nome di impero, e la desolazione che hanno provocato la chiamano pace.”

Oh masse di uomini di colore siate pazienti, il tempo, la verità, la giustizia e la storia stanno dalla vostra parte!

“L’occidente ha conquistato il mondo non per la superiorità delle sue idee o dei suoi valori o delle sue religioni, ma piuttosto per la sua superiorità nell’applicare la violenza organizzata. Gli Occidentali hanno spesso dimenticato questo fatto; i non-Occidentali non l’hanno dimenticato mai.” –Professor Samuel Huntington, “The Clash of Civilizations - Lo scontro delle civiltà”, Touchstone Books, pag.51

Fonti:

US Bombing Interventions since WW II
Almeno 22 nazioni sono state bombardate, di William Blum, storico

Wapedia - Wiki: Overseas interventions of the United States
Storia militare e politica estera degli Stati Uniti d’America, comprendente anche il numero di guerre/interventi a partire dal 1776

Use of U.S. Forces Abroad
Gli Stati Uniti d’America hanno scatenato all’estero 234 operazioni: 1798 – 1993

friendly dictators
Elenco dei dittatori favorevoli agli Stati Uniti d’America insediati o appoggiati con spargimento di sangue

genocide, Middle East American Genocide In The Middle East: Three Million and Counting by David Goodner, Common Dreams
Il genocidio USAmericano in Medio Oriente

World Military Spending ? Global Issues
Situazioni delle spese militari nel mondo

A/RES/42/159. Measures to prevent international terrorism which endangers or takes innocent human lives or jeopardizes fundamental freedoms and study of the underlying causes of those forms of terrorism and acts of violence which lie in misery, frust
Risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU sull’auto-determinazione e sulla lotta contro il terrorismo internazionale