PRC/ IRAQ LIBERO:SOLIDARIETA' A FERRANDO, BERTINOTTI CON GLI USA
"Il regime tollera Caruso e Luxuria ma non i veri nodi politici"
15-02-2006 15:01
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Roma, 15 feb. (Apcom) - "La vicenda di questi giorni, che vede protagonista Marco Ferrando, ha uno straordinario valore politico e simbolico". In una nota, il comitato 'Iraq libero' esprime solidarietà al leader trotzkista escluso dal Prc dalle liste per le politiche per via delle sue posizioni sull'attentato di Nassirya e su Israele. "Essa ci dice quali sono i tabù del 'politicamente corretto' di sinistra, qual è lo spartiacque tra ciò che è consentito e ciò che è vietato nel regime bipolare", continua la nota del comitato che fa parte della rete 'comitati per la resistenza del popolo iracheno'.
"Il primo tabù è rappresentato da Israele. Chi si schiera contro il sionismo, che ha prodotto il colonialismo razzista dello stato israeliano, viene immediatamente crocifisso con l'accusa di antisemitismo - denuncia 'Iraq libero' - Il secondo tabù è quello americanista che per negare ogni resistenza popolare (a partire da quella irachena) etichetta le odierne lotte di liberazione come 'terrorismo'. Lo abbiamo detto e scritto tante volte: questa etichetta è esattamente la stessa dell'Achtung banditen coniata dagli occupanti nazisti".
"Marco Ferrando, anche se in maniera incidentale, ha rotto questi tabù - prosegue la nota - Per questo è stato messo sotto processo. Per questo è stato additato addirittura come 'assassino' da Fini. Per questo D'Alema e Prodi ne hanno chiesto il depennamento dalle liste elettorali del Prc. Per questo Bertinotti lo ha brutalmente scaricato, accusandolo nientemeno di 'essersi messo fuori dalla civiltà politica'. Sono le stesse accuse che il 'politically correct' di centro-sinistra-destra ci rivolge da sempre".
"Bertinotti ha definito le posizioni espresse da Ferrando come 'incompatibili con l'appartenenza a Rifondazione Comunista'. E' la stessa formula che usò, insieme al suo addetto ai lavori sporchi Gennaro Migliore, per condannare gli esponenti del Prc che aderirono e parteciparono alla ormai famosa manifestazione nazionale a sostegno della Resistenza irachena del 13 dicembre 2003".
"Le candidature del Prc ci confermano che il regime può facilmente digerire e tollerare Caruso e Luxuria, come elementi folcloristici insignificanti da immettere nel teatrino mediatico che deve far credere che esista davvero uno scontro tra i poli. Mentre non può in alcun modo tollerare le affermazioni di Ferrando che - a partire dalle resistenze irachena e palestinese - riguardano i veri nodi, le vere centralità dell'oggi".
"Con le prese di posizione che questa vicenda ha suscitato, il regime ha mostrato il suo volto totalitario. E con questo passaggio - conclude la nota di 'Iraq libero' - dobbiamo iscrivere definitivamente Fausto Bertinotti al partito trasversale americano, di cui è sempre più esponente organico ed accreditato. Ognuno ne tragga le conseguenze".
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