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Risultati da 1 a 10 di 45

Discussione: Questo è parlare.

  1. #1
    alfredoibba
    Ospite

    Predefinito Questo è parlare.

    Dal n° 196 - Maggio 2002

    Esclusivamente un presidio anticapitalistico ed antiliberale, antimperialista ed antistatunitense
    «... La nostra genuina solidarietà è indirizzata univocamente a chiunque si batta contro questo Sistema, a tutti gli sfruttati ed a tutti gli emarginati, a tutti i disoccupati ed a tutti i reietti che questa Società ha costretto ai margini ed alla miseria, alla disperazione ed alla delinquenza ...».

    Scrivere queste poche considerazioni in vista de "l'Alternativa Rivoluzionaria al Sistema", incontro al quale presenzieranno anche i camerati della FNCRSI e dell'Associazione Italia-Iraq di Bergamo, insieme a diecine di camerati che hanno espresso la volontà di partecipare, forse non ha un senso. Non lo avrebbe poichè non c'è più nulla da aggiungere.
    Negli anni, su queste pagine s'è detto abbastanza. Abbiamo dovuto solo constatare che è mancata nei fatti un volontà, più o meno lucida, più o meno consapevole, espressa dai più -coloro che alla fine dovrebbero essere i militanti del soggetto rivoluzionario- di voler combattere la società capitalistica e il dominio mondialista. In semplici parole, è bene sottolinearlo, si può affermare che si tratta di un ambiente compiacente con la precaria realtà nella quale vive, ignorante, privo di contenuti politici, assente nella progettualità, che è andato avanti con le solite cazzate sulla droga e l'anticomunismo, I'anti-immigrazione e la difesa di una identità scomparsa nel 1945 sulle rovine di Berlino. Inoltre, tutto questo ambiente spendendo parole di compiacimento (sic!) e crogiolandosi sui voti raccolti dai nazional-liberisti Haider e Le Pen (il programma economico e sociale di quest'ultimo è marcatamente ultraliberista, camuffato in un acceso sciovinismo, inoltre nella contestuale insipienza accetta la bieca egemonia del parlamentarismo democratico borghese, senza prospettarne l'abbattimento), ponendosi a difesa della sbirraglia coloniale di regime e dei residui antropoidi d'una razza bianca ampiamente e felicemente complice dell'usurocrazia giudaico-mondialista, non ha fatto altro che svolgere la funzione di guardie bianche dell'ordine borghese, capitalista ed atlantico.
    Mai è stata più appropriata la dizione espressa da Avanguardia nel definire questo covo di sabotatori e di depistatori di un'Idea in «neofascismo atlantico di servizio».
    In queste considerazioni non faremo volutamente richiami dottrinari, nè trarremo alcun supporto dal pensiero di Uomini i quali ad una dottrina rivoluzionaria hanno consapevolmente affiancato un percorso politico che li ha visti ergersi a difensori del popolo contro lo sfruttamento dei dettami capitalistici che nei secoli le lobbies dell'Alta Finanza hanno via via sviluppato, nè tanto meno faremo riferimento agli archetipi Tradizionali magistralmente e impersonalmente esposti da Julius Evola.
    A Civita Castellana -al di là delle figure genuine e generose (l'ironia non guasta mai ...) che configurano il mensile "Avanguardia" e l'omonima Comunità Politica- se ci sarà un fattivo coinvolgimento dei combattenti in pectore e dei simpatizzanti si dovrà riprovare a percorrere sul piano militante una alternativa rivoluzionaria al Sistema, contro tutto quanto ci circonda, contro tutto quanto è confacente alla società moderna, contro tutte le convenzioni che caratterizzano la tirannia capitalistica e l'idiozia consumistica. Dato che ... è nelle aspettative e nella bocca di tutti ..., serve modellare una forte e credibile, consapevole e combattiva, struttura che sappia coniugare le idee ed esser centro di coagulo per tutti quelli che rifiutano la cinica egemonia e lo sfruttamento del denaro, questa ricchezza creata dal nulla sulla quale la tirannia multinazionale, bancaria e mondialista pone ogni sigillo del potere.
    «Il denaro è un’astrazione della fabbrica di merci»
    Altro, molto probabilmente, non ci sarebbe più da dire. Tutto è stato scritto e detto; manca soltanto l'atto di offrire, più o meno totalmente, la propria esistenza a questa battaglia divina. Alcuni di noi lo stanno già facendo, attirandosi contro indignazioni e sdegni con le incertezze della vita che le convenzionalità borghesi fanno scattare a molla nei confronti di chi «è contro»; perchè chi è contro dà aprioristicamente fastidio alle ipocrisie ed alla viltà della marmaglia qualunquistica che a voce si lamenta di tasse e di aumenti, di ingiustizia e del denaro che non basta mai (... per mantenere sgualdrine e papponi di turno), ma che nella consuetudine se la gode per bene nella latrina che la realtà e l'immaginarlo capitalista offre.
    Soltanto l'approssimazione e la marginalità, la difesa degli interessi legalistici borghesi (... il continuo richiamo all'ordine, di polizia ... nella burocrazia antifascista) caratterizza ed ha caratterizzato un ambiente che, ai nostalgismi ed alle commemorazioni, alla epidermica passionalità e ad una presunta purezza dottrinaria, non è riuscito mai a sostenere ed a delineare un lucido e radicale progetto politico‑culturale che abbia mirato ‑in ortodossa sintonia coi postulati sociali e rivoluzionari, popolari ed antiplutocratici, che hanno caratterizzato l'evidente e concreta essenza del Fascismo‑ alla radicale contrapposizione ed alla distruzione dei feticci che rappresentano la società moderna, illuminista e razionalista, sorretta dalle norme mercantilistiche fondate sul predominio del denaro, della banca e dello sfruttamento liberalcapitalistico.
    Scuola e lavoro, tempo libero e cultura, sport e partiti, polizie ed istituzioni, sono oggi tutti insieme elementi fondanti la dittatura del Sistema mondialista, proiettato alla alienazione di tutti i popoli della terra. Nelle loro coercizioni, l'immagine e la pubblicità non sono meno delle violenze della polizia.
    Tutto quanto ci circonda è funzionale alla vita ed alla proliferazione del sistema di sfruttamento che ci opprime.
    Per noi niente in questo deserto (de)generato dai valori incarnati dall'Occidente plutocratico ha una valenza; guai se fosse il contrario!
    Patria e bandiera, famiglia e società, forse anche dio (quale Dio, quali Dei, in queste lande abbrutite dall'effimero e dai consumi, dall'ipocrisia e dallo sterco del demonio, potrebbe offrire la sua Guida Misericordiosa e Redentrice?), rappresentano delle alibistiche convenzioni borghesi, dei conformismi tesi alla parcellizzazione ed alla riduzione della società in macchina preposta al consumo, utili alla proliferazione della dittatura mondialista e funzionali agli interessi ed agli equilibri che permettono alla cricca oligarchica, delle plutocrazie dell'Occidente giudaico, e all'imperialismo statunitense di appigliarsi profondamente all'interno di qualsiasi sfera inerente la nostra vita, in ogni angolo dei continenti.
    Per gli indirizzi capitalistici tutto è merce, tutto è oggetto di scambi, di profitto e di sfruttamento. Tutto oramai rappresenta una alienazione utile alla fabbrica di merci. In un tale scenario, qualsiasi soggetto, qualsiasi realtà che si vuol definire antagonista non lo sarà se aprioristicamente non si porrà come obiettivo l'abbattimento e la distruzione del Sistema capitalistico, dell'iperliberismo distruttore d'ogni forma naturale ed armonica che dovrebbe scandire la vita dell'uomo.
    In questo contesto la pusillanimità dell'animo e del corpo che distinguono la flaccida forma borghese e le bigotte pulsioni di una buona parte del neofascismo italiota sono portati a solidarizzare sempre ed in ogni luogo con chi, forte della legalità istituita dai presidi della oligarchia plutocratica, è predisposto ad atti di repressione, di provocazione e di annullamento di ogni realtà antagonista.
    Il rivoluzionario antimondialista, nella propria lucida e consapevole battaglia, non ha nessuna solidarietà da porgere ad alcuna polizia, ad alcun esercito, presidio degli interessi sovraistituzionali e multinazionali che dissanguano il popolo. Qualsiasi organo di repressione posto all'interno dell'Occidente giudeo-plutocratico è contrario agli interessi ed alla dignità del Popolo e della Nazione. La nostra genuina solidarietà è indirizzata univocamente a chiunque si batta contro questo Sistema, a tutti gli sfruttati ed a tutti gli emarginati, a tutti i disoccupati ed a tutti i reietti che questa Società ha costretto ai margini ed alla miseria, alla disperazione ed alla delinquenza.
    Noi diamo la nostra più sincera solidarietà ‑nella speranza d'una possibilità di ergerci a presidio degli interessi dei miserabili e degli esclusi della società capitalista e dell'immagine, per condurli alla vittoria sopra un cumulo di macerie rappresentate dalla distruzione delle istituzioni di sfruttamento mondialista‑ a qualsiasi oppositore della burocrazia coloniale vigliaccamente aggredito, sopraffatto ed imbavagliato dalla polizia coloniale statunitense. Così come accaduto nei giorni scorsi a Palermo ove la polizia (qualsiasi fosse il colore della divisa: azzurra, nera, grigia, a palline, a farfalle ...) dell'ordine borghese e mafioso ‑siamo in Sicilia ...‑ ha represso la legittima protesta d'una parte della popolazione che chiedeva ... acqua.
    Pensate in uno Stato sedicente democratico e potenza industriale si soffoca la sacrosanta aspirazione del popolo che chiede l'acqua. Contro il popolo la polizia e le istituzioni, e non contro gli interessi dei mafiosi e dei malavitosi che, in Sicilia come in tutto il Meridione, hanno pure la possibilità di lottizzare le risorse idriche, ricavandone profitto. Ma noi sappiamo bene che questa Repubblica, fin dalla sua fondazione, ha agito sempre in accordo con la mafia; anzi, Stato ed interessi mafiosi sono stati tutto un corpo e la democrazia cristiana ne è stata l'anima.
    In Sicilia lo Stato permette alla delinquenza di accaparrarsi l'acqua, di creare un'industria del profitto, e di lasciare assetate intere città. Ma nella società del profitto e delle privatizzazioni ci toccherà pagare la bolletta per l'aria che respireremo, per la merda che produrremo, per le trombate che ci faremo. Tutto nella società del mercato globale dovrà avere un costo, dato che si presenterà un esattore per ogni momento della nostra giornata.
    Noi siamo e saremo fuori da ogni e qualsivoglia equivoco, rappresentato da quanto sopra abbiamo detto.
    Predicare dieci anni, attraverso le pagine di questo mensile che al di là di ogni giudizio rappresenta anche un momento di rottura con tutte le filastrocche raccontate da un neofascismo sconfitto e lacerato, in un ambiente che è ancora alla ricerca e che crede nella venuta d'un nuovo Capo (chissà quante volte Benito Mussolini sarà rimasto inorridito nel vedere questi patetici, superficiali e funesti individui sbraitare nei raduni e nelle commemorazioni ... inneggiano al Fascismo e votano alleanza nazionale, peggio, hanno anche confuso una dottrina economico‑sociale, rivoluzionaria ed anticapitalistica, con la contrapposizione agli immigrati o alle distinte signore dei marciapiedi ... a volte i compagni non hanno torto quando confondono borghesia e «certo» fascismo ...).
    È la metafora d'un ambiente umano estraneo alla sociologia della politica, che non ha compreso che nell'era dell'atomizzazione e della parcellizzazione la massa un capo se lo è cercato già nella figura del quattrino. Ma c'è di peggio quando questi sedicenti neofascisti hanno trovato, nei capi o nei teorici ‑più o meno neonazisti‑, ambigue figure (... oggi anche riformisti craxiani) legate a doppio filo agli interessi stragisti del ministero degli Interni, del comando generale dell'arma dei carabinieri e dei centri logistici dell'Alleanza Atlantica, strutture legate al perseguimento dell'ordine statunitense nella penisola ed in Europa.
    Noi, non disperdendo un patrimonio dottrinario ineguagliabile, vogliamo dare delle risposte politiche contrarie alle incoerenze ed alle lacerazioni della società moderna ed alla dittatura mondialista. Risposte politiche che dovranno prospettare uno Stato nuovo, un Uomo nuovo, in un contesto di giustizia sociale che vedrà cancellato ogni aspetto del dominio capitalista e mercantilista.
    Parleremo di disoccupazione strutturale, di sottoproletarizzazione intensificata, generata grazie al ricorso del lavoro part­time, temporaneo, precario, subappaltato, interinale, che distingue le società a capitalismo avanzato. Se ne saremo in grado della scuola, della sanità, di moneta e di qualsiasi aspetto ove la tenaglia mondialista agisce ed avanza interagendo per i suoi fini criminali.
    Si parlava di Italia proletaria e fascista, tertium non datar ...

    Leonardo Fonte

  2. #2
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    "Cristo ha tradito l'ebraismo, ma, opinava Nietzsche in una pagina meravigliosa di previsioni, per meglio servire l'ebraismo rovesciando la tavole dei valori tradizionali della civiltà elleno-latina." Benito Mussolini, 4 giugno 1919
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    L'unica cosa che rimprovero alla Cpa è il filo-islamismo, nel loro sito c'è scritto persino che loro sostengono gli immigrati islamici...



    La dottrina del comunismo aristocratico (Platone,Sparta ecc.) invece è condisibile

    Ma essendo solidali con gli immigrati nessuno gli da retta, sono anti-italiani...

    Nel sito neanche l'ombra della bandiera italiana...

  3. #3
    alfredoibba
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    Del tricolore non me ne frega niente.
    E' una pura formalità che lascio a partigiani e destro-liberali.

  4. #4
    alfredoibba
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    Invito a discutere l' articolo, sarebbe ora, anzichè cianciare di alleanze, di competizioni elettorali, di ragazze.
    Maturare uno spirito critico e nichilista deve essere il nostro obiettivo.
    L' ottimo e grintoso articolo del Fonte ci indica quale è il nemico e quale dovrebbe essere la nostra battaglia, con chi dobbiamo stare e chi dobbiamo lasciare perdere. Ottima la critica alla destra radicale.

  5. #5
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    "Cristo ha tradito l'ebraismo, ma, opinava Nietzsche in una pagina meravigliosa di previsioni, per meglio servire l'ebraismo rovesciando la tavole dei valori tradizionali della civiltà elleno-latina." Benito Mussolini, 4 giugno 1919
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    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba
    Del tricolore non me ne frega niente.
    E' una pura formalità che lascio a partigiani e destro-liberali.
    Se i camerati la pensassero tutti come te, Mussolini e i militi della Repubblica Sociale si sarebbero tutti rivoltati nella tomba...

    Vabbè che tu manco ne fai parte della Cpa...

    Viva l'Italia e viva il fascismo !

  6. #6
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    "Cristo ha tradito l'ebraismo, ma, opinava Nietzsche in una pagina meravigliosa di previsioni, per meglio servire l'ebraismo rovesciando la tavole dei valori tradizionali della civiltà elleno-latina." Benito Mussolini, 4 giugno 1919
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    Quanto fai schifo, perchè te e gli altri due, non andate in Cambogia a parlare bene di Pol Pot ?
    Così ve se levamo dai coglioni una volta per tutte...


  7. #7
    alfredoibba
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    Avanti, camerati, altri comenti.
    Scusate se rompo, però sarebbe ora di parlare di politica vera e smetterla di parlare di fighe e ragazzete insignificanti, di AS, FT, percentuali elettorali, tattiche sceme e idiote, pseudo-pragmatismi nocivi per l' Ideale.
    E' più importante la signora Alessandra Mussolini o il calciatore Di Canio, è vero, così col cazzo che si risveglia l' Europa.

  8. #8
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    "Cristo ha tradito l'ebraismo, ma, opinava Nietzsche in una pagina meravigliosa di previsioni, per meglio servire l'ebraismo rovesciando la tavole dei valori tradizionali della civiltà elleno-latina." Benito Mussolini, 4 giugno 1919
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    W la figa

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da alfredoibba
    Avanti, camerati, altri comenti.
    Scusate se rompo, però sarebbe ora di parlare di politica vera e smetterla di parlare di fighe e ragazzete insignificanti, di AS, FT, percentuali elettorali, tattiche sceme e idiote, pseudo-pragmatismi nocivi per l' Ideale.
    E' più importante la signora Alessandra Mussolini o il calciatore Di Canio, è vero, così col cazzo che si risveglia l' Europa.
    Mi sembri piuttosto presuntuoso e non hai il diritto di esserlo. Dopotutto, cosa fai se non incollare un articolo non tuo di quattro anni fa, e dico ben quattro, senza una tua analisi personale? Questo è fare politica? Poi ti faccio una domanda, parlami della tua posizione verso i CPT.

  10. #10
    alfredoibba
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    Riguardo i CPT, rispondo che le espulsioni dovrebbero semplicemente essere più veloci.
    Sull' articolo ho voluto semplicemente intavolare una discussione.
    Poi io scrivo quello che penso, senza fronzoli: chi ciancia di ragazzete, alleanze elettorali, percentuali, confronti tra partiti che l' oligarchia con la quale si volevano alleare ha mandato a quel paese giustamente, è un blocco per un' ambiente politico che dovrebbe oggi assumere le redini del' antagonismo.
    Permettimi di essere presuntuoso, in mezzo ad una massa di esseri "goymizzati".

 

 
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