Ecco a voi l’intervista che Massimo Fini ha voluto gentilmente concedere all’antenna italiana del portale di informazione Novopress. Buona lettura!

Novopress Italia: Lei é sempre stato scrittore e giornalista controcorrente e non conforme e, possiamo ben dire, ispirazione per molti di noi. Le sue analisi critiche e spassionate, quel suo distacco serio, ma anche quella partecipazione veemente laddove proprio “non se ne puo’ piu’” sono divenuti nel tempo marchio di fabbrica del suo modo di pensare e scrivere.
Questa breve introduzione vuole essere in primo luogo un riconoscimento di stima, ed, in secondo luogo, servire a sottolineare il forte impatto che il suo lavoro ha avuto (e continua ad avere) per chi milita nella famosa “area”.
Ad un certo punto, pero’, scrivere (per non parlare degli altri progetti artistici) non deve esserle stato piu’ sufficiente, ed allora assistiamo alla nascita di Movimento Zero. Puo’ parlarci della genesi di questa interessante iniziativa e dei principali obiettivi che si pone attraverso di essa?

Massimo Fini: L’iniziativa è dovuta molto alla spinta di Eduardo Fiorillo, regista del Cyrano teatrale di cui sono protagonista. Durante la tournée molti spettatori ci chiedevano un impegno più concreto; abbiamo dunque pensato di creare questo movimento culturale e politico, che, quando sarà strutturato, dovrà intervenire su tutte le questioni in linea con i principi di fondo del manifesto che trovate sul sito (www.massimofini.it). Si tratterà di scegliere di volta in volta obbiettivi e provocazioni intelligenti e di portare le nostre idee alla conoscenza di un pubblico più vasto.

Novopress: Come dicevamo, lei ha da sempre fatto informazione e ricerca storica, se ci perdona la semplificazione. Noi di Novopress ci occupiamo di informazione occultata, tacita o nascosta e di offrire spazio a quei gruppi politici/culturali che la stampa “ufficiale” non ospita se non per denigrare o ridicolizzare. A loro volta, molti di questi piccoli gruppi e associazioni stanno cominciando a fare informazione. Cosa pensa della proliferazione di blog, siti internet e del fenomeno associazionistico? Quali gli errori da non commettere ed i suggerimenti da seguire quando si sceglie di “fare informazione”?

Massimo Fini: Il giudizio nei confronti di questa informazione capillare è assolutamente positivo; il rischio di questo tipo di informazione è che non sia sufficientemente verificata. Il consiglio, come mi insegnò il mio direttore all’Europeo, Tommaso Giglio, è quello di dare informazioni di cui si sia ragionevolmente certi, altrimenti forte è il rischio che queste stesse siano snobbate perché poco credibili.

Novopress: Approfittiamo ancora della sua preziosa esperienza per porle un’altra domanda sull’informazione. Nel suo libro “La Ragione aveva torto” , e non solo, lei si riferisce alla cultura di massa, o meglio, alla massiccia offerta culturale, come un non-senso se paragonata ai tempi che furono, in cui quel poco accesso al sapere era per lo meno utile, essenziale, vero. Internet ha moltiplicato paurosamente l’accesso all’informazione, ma la conseguenza diretta sembra essere una “caduta del desiderio” nei confronti di quella curiosita’ vitale e vivace che, forse, si disperde nei meandri delle mille brevi notizie che inondano il monitor. Come catturare allora l’interesse del lettore?

Massimo Fini: Bella domanda! In realtà l’informazione più vera, più autentica è quella che avviene vis a vis; in questo senso fondamentale è stata l’esperienza del teatro. Si dovrebbe aggiungere allo strumento informativo di Internet la vecchia e cara stampa scritta, oltre che favorire gli incontri tra le persone che dialogano attraverso la rete. (Continue reading…)