OBAMA DICHIARA LA GUERRA AL PAKISTAN

[ulver81]

Tu dici? Secondo me non è così semplice. E' innegabile che la delicata situazione interna del Pakistan sia dovuta anche agli americani. Credo che derivi principalmente dalla presenza dell'ISAF in Afghanistan. Sicuramente a questo vanno sommate le già presenti (ma poco visibili) crisi interne del Pakistan post Musharraf.
In ogni caso credo che ad essere preoccupata di una eventuale crisi pakistana sia l'India. :giagia:

Non è semplice ma è sotto gli occhi di tutti.La presenza Isaf su tutti.Musharraf era l'uomo forte che teneva sotto controllo la situazione.Gli indiani sono degli idioti in quanto pur di vedere il Pakistan in rovina sarebbero disposti anche a mandare un sistema a puttane.....

[Alexandri Magni]

Mah, a me sembra tutta dietrologia.

Una analisi fatta solo su supposizioni alquanto fumose.

Per comprendere la verità dovremo aspettare minimo 10 anni.

[ulver81]

Mah, a me sembra tutta dietrologia.

Una analisi fatta solo su supposizioni alquanto fumose.

Per comprendere la verità dovremo aspettare minimo 10 anni.

Cè poca dietrologia quando stanno in gioco i gasdotti rivolti ad oriente.Ed un porto strategico in mano ai cinesi.Altrimenti non avrebbero scatenato un casino della madonna in Iraq.......

[Tatteo]

Ulver, mi sembra di tornare al discorso che si fece qualche tempo fa su Neocons Vs. Zbig. I primi sono ossessionati dal controllare militarmente i territori dell'Asia, il secondo preferisce risparmiare denaro e destabilizzarli.

Il Pakistan si è dovuto gettare nelle braccia della Cina quando l'India ha cominciato a flirtare con l'Afghanistan e gli Stati Uniti (ricordate l'accordo sul nucleare?).

Non si può essere amici al contempo di Nuova Delhi e di Islamabad e se Washington sceglie la prima, allora la seconda deve andare dai cinesi.
Ovviamente questo rischia di creare una pericolosa linea Iran-Pakistan-Cina che preoccupa sia l'India sia Washington (e direi anche Mosca).

Dire che gli USA vogliono fare guerra al Pakistan mi pare eccessivo. Però è ovvio che lo vogliano mantenere frammentato. Non si può costruire un oleodotto in un paese che non ha il controllo del suo territorio. Questo per ora esclude sia l'Afghanistan sia il Pakistan.
Chi è che spenderebbe miliardi di dollari per far passare le sue condutture in valli controllate dal tagliagole di turno?

[Italianista]

Non è semplice ma è sotto gli occhi di tutti.La presenza Isaf su tutti.Musharraf era l'uomo forte che teneva sotto controllo la situazione.Gli indiani sono degli idioti in quanto pur di vedere il Pakistan in rovina sarebbero disposti anche a mandare un sistema a puttane.....

Secondo me invece gli indiani preferivano avere Musharraf come vicino piuttosto che trovarsi in questa situazione. :giagia:

[Alexandri Magni]

Cè poca dietrologia quando stanno in gioco i gasdotti rivolti ad oriente.Ed un porto strategico in mano ai cinesi.Altrimenti non avrebbero scatenato un casino della madonna in Iraq.......

Il problema è che queste prospettive e gli oleodotti sono tutte fantasie e sogni.

Mi sembra alcuanto surreale che qualcuno si metta a far la guerra per qualcosa che non esiste.

In Iraq di strutture c'è n'erano mentre in Pakistan non c'è proprio nulla di utile in tal senso.

[ulver81]

Ulver, mi sembra di tornare al discorso che si fece qualche tempo fa su Neocons Vs. Zbig. I primi sono ossessionati dal controllare militarmente i territori dell'Asia, il secondo preferisce risparmiare denaro e destabilizzarli.

Il Pakistan si è dovuto gettare nelle braccia della Cina quando l'India ha cominciato a flirtare con l'Afghanistan e gli Stati Uniti (ricordate l'accordo sul nucleare?).

Non si può essere amici al contempo di Nuova Delhi e di Islamabad e se Washington sceglie la prima, allora la seconda deve andare dai cinesi.
Ovviamente questo rischia di creare una pericolosa linea Iran-Pakistan-Cina che preoccupa sia l'India sia Washington (e direi anche Mosca).

Dire che gli USA vogliono fare guerra al Pakistan mi pare eccessivo. Però è ovvio che lo vogliano mantenere frammentato. Non si può costruire un oleodotto in un paese che non ha il controllo del suo territorio. Questo per ora esclude sia l'Afghanistan sia il Pakistan.
Chi è che spenderebbe miliardi di dollari per far passare le sue condutture in valli controllate dal tagliagole di turno?

Per adesso l'Eni.In Pakistan in tantissimi sono consci che le divisioni e le destabilizzazioni sono ad opera degli americani.

[ulver81]

Il problema è che queste prospettive e gli oleodotti sono tutte fantasie e sogni.

Mi sembra alcuanto surreale che qualcuno si metta a far la guerra per qualcosa che non esiste.

In Iraq di strutture c'è n'erano mentre in Pakistan non c'è proprio nulla di utile in tal senso.

Vatti a vedere allora la posizione del Pakistan.L'importanza dei porti.Non per niente, anche l'Eni ha siglato accordi grossi recentemente per la Cina.
Vatti a vedere l'accordo con i turkmeni, paese chiave tra i produttori per il gasdotto che arriverà fino al mare passando per l'Afghanistan.E questi stanno cacati sotto per un accordo definitivo tra Pakistan e Iran, tutto a vantaggio di Pechino.I petrolieri texani creperebbero ad uno ad uno di infarto dinanzi a prospettive del genere.

Iran-Pakistan Pipeline: Iran's New Economic Lifeline

[Tatteo]

Per adesso l'Eni.In Pakistan in tantissimi sono consci che le divisioni e le destabilizzazioni sono ad opera degli americani.

Appunto. Gli accordi ci sarebbero, ma finchè il territorio non è stabilizzato è follia costruire un oleodotto.

Ogni 3 giorni avresti un capo tribù impazzito che chiude i condotti perchè vuole più soldi.
O ci mette una bomba per ripicca.
O magari ci mette una bomba perchè qualcuno lo paga per farlo.
O ci fa un buco e frega il petrolio.

[ulver81]

Appunto. Gli accordi ci sarebbero, ma finchè il territorio non è stabilizzato è follia costruire un oleodotto.

Ogni 3 giorni avresti un capo tribù impazzito che chiude i condotti perchè vuole più soldi.
O ci mette una bomba per ripicca.
O magari ci mette una bomba perchè qualcuno lo paga per farlo.
O ci fa un buco e frega il petrolio.

Ti dirò, conosco gente che va una volta al mese in Pakistan e Bangladesh per lavoro.La tensione è palpabile ma il P. è un paese immenso e nonostante tutto gli affari vanno avanti (pensa a quante compagnie anche italiane operavano in Serbia durante l'embargo....).
In qualsiasi paese emergente (dalla Russia alla Cina, dall'Indonesia all'India) se si vuole impiantare qualcosa si paga sempre la mazzetta e non sempre al governante ufficiale di turno.Le guerre tra poveri hanno sempre una marionetta......