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  1. #1
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    Predefinito La direttiva Bolkenstein

    Dopo oltre due ore di votazioni, l’Europarlamento ha dato il via libera alla ‘depotenziata’ direttiva Bolkenstein sulla liberalizzazione dei servizi. Il provvedimento, passato con 391 voti a favore, 213 contro e 34 astensioni, prevede che entro il 2010 tutti i servizi dell’Ue, sotto i quali rientra il 70 per cento di tutte le attività economiche europee, siano completamente liberalizzati e deregolamentati. Il testo passa ora all’esame del Consiglio dei ministri, che dovrà trovare un accordo con l’assemblea di Strasburgo in base alla regola della codecisione stabilita dal Trattato dell’Ue. La battaglia si consuma in particolare sul controverso principio del Paese d’origine, che tradisce in modo del tutto evidente l’impostazione ultraliberista del Trattato di Maastricht. Nell’Europa delle banche finora soltanto Francia, Grecia e Belgio si sono schierate contro il via al crollo generalizzato dei redditi a causa della concorrenza non regolamentata dei paesi dell’Europa orientale entrati nell’UE. I Paesi di recente adesione, infatti, spalleggiati da Gran Bretagna e Olanda, vogliono mantenere il criterio. Il principio, inserito nella versione originaria della direttiva promossa da Frits Bolkestein, ex commissario per la Concorrenza e il Mercato Interno sotto la presidenza di un altro campione neoliberista, Romano Prodi, stabilisce che il fornitore di servizi è soggetto alla legge del suo Paese di insediamento e non a quella del Paese dove va per una missione temporanea. Tutto in nome del verbo neoliberista della competitività. Nel testo approvato ieri si accoglie il compromesso messo a punto da Ppe e Pse per sopprimere il riferimento al principio del Paese d’origine. Le disposizioni interessano i servizi alle imprese o anche ai privati cittadini, come nel caso dei servizi sanitari.

    Edit. di "Rinascita"

  2. #2
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    Predefinito

    ..questo significa centinaia di aziende che sottoposte alla legge del profitto se ne fregheranno altamente dei lavoratori delocalizzando i propri stabilimenti altrove.. Se prima eravamo messi male, adesso ancora di più..

  3. #3
    email non funzionante
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    Predefinito

    Il testo originale della direttiva che:

    Secondo il nuovo principio, un fornitore di servizi è sottoposto esclusivamente alla legge del paese in cui ha sede l'impresa, e non a quella del paese dove fornisce il servizio. Per dirla in parole semplici quanto apparentemente incredibili: un' impresa polacca che distacchi lavoratori polacchi in Francia o in Belgio, non dovrà più chiedere l'autorizzazione alle autorità francesi o belghe se ha già ottenuto l'autorizzazione delle autorità polacche, e a quei lavoratori si applicherà solo la legislazione polacca.

    Quindi, un'impresa può assumere i lavoratori e poi trasferirli in un altro stato, mantenendo leggi, contratti, norme di sicurezza e di controllo del paese d'origine.

    Si può così realizzare un gigantesco caporalato europeo, perfettamente legalizzato, ove i lavoratori vengono assunti nei paesi a più basso salario e con meno diritti e poi, trasferiti per lavorare nei paesi ove le condizioni di lavoro sono migliori, senza che questo produca nessun mutamento della loro condizione.

    È chiaro che per questa via si scardinano i contratti, le norme di legge e di sicurezza, si crea un meccanismo di concorrenza selvaggia tra imprese e lavoratori, che porta allo smantellamento dei diritti sociali europei.
    Quello nuovo dice che:

    Le leggi che il prestatore dei servizi dovra' rispettare sono quelle del paese dove opera e non dello stato di origine dell'azienda, come prevedeva il testo proposto dall'ex commissario Frits Bolkestein.

 

 

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