Secondo il nuovo principio, un fornitore di servizi è sottoposto esclusivamente alla legge del paese in cui ha sede l'impresa, e non a quella del paese dove fornisce il servizio. Per dirla in parole semplici quanto apparentemente incredibili: un' impresa polacca che distacchi lavoratori polacchi in Francia o in Belgio, non dovrà più chiedere l'autorizzazione alle autorità francesi o belghe se ha già ottenuto l'autorizzazione delle autorità polacche, e a quei lavoratori si applicherà solo la legislazione polacca.
Quindi, un'impresa può assumere i lavoratori e poi trasferirli in un altro stato, mantenendo leggi, contratti, norme di sicurezza e di controllo del paese d'origine.
Si può così realizzare un gigantesco caporalato europeo, perfettamente legalizzato, ove i lavoratori vengono assunti nei paesi a più basso salario e con meno diritti e poi, trasferiti per lavorare nei paesi ove le condizioni di lavoro sono migliori, senza che questo produca nessun mutamento della loro condizione.
È chiaro che per questa via si scardinano i contratti, le norme di legge e di sicurezza, si crea un meccanismo di concorrenza selvaggia tra imprese e lavoratori, che porta allo smantellamento dei diritti sociali europei.