PALERMO - Il nuovo piano dei rifiuti sul tavolo del governatore Raffaele Lombardo stoppa definitivamente l´ipotesi di realizzare quattro termovalorizzatori nell´Isola. Tre gli scenari previsti dai tecnici della commissione guidata dal prefetto Anna Maria Cancellieri, che partono da un punto comune: incremento della differenziata almeno fino al 35 per cento (rispetto al 6 attuale) entro il 2012, con avvio immediato della raccolta porta a porta.
Tutti gli scenari e le soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti partono da un dato di base: l´incremento della differenziata. I tecnici della commissione nella relazione puntano sull´avvio della raccolta porta a porta. L´obiettivo deve essere quello di portare la percentuale della differenziata in Sicilia dal 6 attuale al 65 per cento entro il 2015, considerando una produzione annua di rifiuti pari a circa 2,7 milioni di tonnellate. Come smaltire comunque la percentuale restante? Tre le ipotesi: la prima prevede la realizzazione di almeno 9 impianti, uno per provincia, oppure di 13, uno per discarica, per il trattamento biologico dei rifiuti indifferenziati. Questi impianti, dai costi ridotti, che variano da 1 a 3 milioni di euro, triturano i rifiuti e poi dividono ancora il secco dall´umido. Alla fine del processo l´umido viene trasformato in sabbia sintetica per l´edilizia.
Ma, questa ipotesi, prevede uno smaltimento indifferenziato davvero limitato, perché in Sicilia non c´è una domanda tale di sabbia e occorrerebbe superare il livello del 65 per cento di raccolta differenziata che, visti i livelli attuali in Sicilia, è già un miraggio ben oltre il 2015. Da qui la soluzione B, che prevede lo stesso iter precedente con il cambiamento dell´ultima tappa: il rifiuto trasformato dagli impianti biologici dovrà diventare combustibile per le centrali elettriche: «Soluzione ideale questa - scrive in sintesi la commissione nella relazione consegnata ieri al governatore - che consentirebbe di non stravolgere il sistema attuale di trasporto dei rifiuti». Se le centrali elettriche esistenti in Sicilia non dovessero bastare a incenerire i rifiuti, in questo scenario la commissione prevede la realizzazione di micro impianti di combustione «a griglia», che potrebbero produrre energie elettrica in proprio da immettere in rete. Per l´ipotesi B, però, i rifiuti indifferenziati non devono superare le 968 mila tonnellate anno (oggi sono praticamente 2,6 milioni).
L´ipotesi C, infine, prevede la costruzione dei termovalorizzatori, ma non della stessa tecnologia del piano Cuffaro ma soprattutto non nella stessa quantità. Il numero non viene stabilito dalla commissione, la decisione sul come e quanti inceneritori realizzare deve essere deciso «solo dopo aver avviato la differenziata, in modo da parametrare i termovalorizzatori alla reale esigenza di rifiuti indifferenziati da smaltire».
Insomma, in nessun scenario viene prevista la realizzazione dei quattro inceneritori del piano Cuffaro. Rimane però da capire come si può raggiungere entro il 2015 il livello del 65 per cento di raccolta differenziata e, soprattutto, come risolvere il problema delle attuali discariche che hanno un anno di autonomia, con Bellolampo che non ha avuto nemmeno l´autorizzazione ambientale dal ministero e rischia di chiudere definitivamente. La commissione scrive chiaramente che «senza Bellolampo rimarrebbero da smaltire 900 mila tonnellate all´anno in più», e il sistema delle discariche potrebbe andare subito in tilt.
«Comunque, se vanno in porto i lavori in programma, l´autonomia delle discariche potrebbe arrivare fino al 2015», scrivono i tecnici. L´ultima parola, sul piano d´attuare tra gli scenari previsti dalla commissione, spetta a Lombardo. Anche se molti, all´interno della commissione, prevedono una scelta mista: la realizzazione cioè di almeno un termovalorizzatore, in attesa di raggiungere i livelli sufficienti di differenziata per poter davvero evitare che in Sicilia scoppi un´emergenza rifiuti peggiore di quella che ha già vissuto la Campania: entro 5 anni le soluzioni devono essere già operative.
(31 dicembre 2009)