Abbandonare per preservare.

[ennerre]

Uno dei motivi principali per cui in Italia non esiste un solo Partito Radicale di Destra è da ricercare soprattutto nell'irriducibile, tormentoso e affascinante legame simbolico, estetico ... con il Fascismo. Le Forze Politiche collocate ne l'area nazionale, pur dimostrando la volontà e l'impegno a sintetizzare socialità e identitarismo, continuano a trascinare un intero mondo sepolto dal tempo e dall'avvento della liberal-democrazia. Preservare ciò che fu dinamicità e sintesi, significa abbandonare il Fascismo. Autodefinirsi tali serve ad autoghettizzarsi.

[teschio rosso]

Uno dei motivi principali per cui in Italia non esiste un solo Partito Radicale di Destra è da ricercare soprattutto nell'irriducibile, tormentoso e affascinante legame simbolico, estetico ... con il Fascismo. Le Forze Politiche collocate ne l'area nazionale, pur dimostrando la volontà e l'impegno a sintetizzare socialità e identitarismo, continuano a trascinare un intero mondo sepolto dal tempo e dall'avvento della liberal-democrazia. Preservare ciò che fu dinamicità e sintesi, significa abbandonare il Fascismo. Autodefinirsi tali serve ad autoghettizzarsi.

Quindi nunce dovemo chiamà fascisti ?

[ennerre]

Quindi nunce dovemo chiamà fascisti ?

Rifiutare di definirsi tali è un primo passo per uscire dal prefisso telefonico e avere più spazio.

[ITALIANO (POL)]

Come se il problema fosse definirsi "fascisti"....

I comunisti tutti uniti arrivano intorno al 10% (Rifondazione, Comunisti Italiani, No Global, PMLI....), eppure NON si vergognano di definirsi tali o di esporre il loro schifoso simbolo....questo come te lo spieghi?

[ennerre]

questo come te lo spieghi?

Nel 1945 tra le forze collaborazioniste dell'alleanza Usa-Gb-Urss vi erano anche i comunisti, per cui in un sistema democratico/liberale cui hanno contribuito anche le forze della Sinistra marxista, non è perseguibile o danneggiabile chi si richiama a tali idee.
Dovresti vergognarti per l'interpretazione errata del mio 3d. Chi si vergogna è indegno, per cui non potrà mai essere un soldato politico. Mentre chi fa politica senza celtiche portando avanti i contenuti , potrà uscire dal piccolo ghetto creato da sistema.

[cristiano72]

Vexata queastio ma anche punto importante sul quale è giusto dibattere. quello sollevato da ennerre.
Io in linea di massima concordo con la necessità della fuoriuscita dalla "nostalgia" (che ovviamente non significa, almeno per chi di noi ha compiuto un certo percorso, rinnegare alcunchè).
Però a volte si ha anche la sensazione che sia il "sistema" a volerci a tutti i costi legati alla storia più che all'attualità politica.
Smarcarsi non è facile :se guardi l'intervista di Fiore da Mentana vedrai come buona parte dell'intervista è dedicata a domande sulla seconda guerra mondiale.
Allora se l'intervistatore ti chiede: quella americana era la parte giusta nel 45?
E tu rispondi di no...rischi di passare per persona attaccata al passato, quando in realtà hai semplicemente dato la risposta corretta (dal mio punto di vista) ad una domanda che ti hanno fatto.
La scelta della croce celtica come simbolo politico, negli anni 70, segnò un forte punto di rottura, voluto e cercato, con una determinata simbologia.
Eppure se chiedi oggi all'"uomo della strada", rincojonito da anni di propaganda, che simbolo sia, ti risponderà che si tratta di un simbolo fascista e nazista...

Fatta questa doverosa introduzione, è verissimo che, a livello programmatico, vanno fatti sforzi di rielaborazione progettuale che, qui concordo assolutamente, spesso sono stati inadeguati.
Il fascismo è stato un movimento dinamico, capace di dare risposte attuali al proprio tempo.
La storia del MSI del dopoguerra è, ahimè, almeno nella linea ufficiale, stata semplicemente uno scimmiottamento di vecchie tematiche.
E' vero che spesso si doveva pensare soprattuto alla sopravvivenza fisica (penso ad esempio ai racconti di camerati più grandi su cosa rappresentasse essere missini negli anni 70 in una città come Perugia, ma potremmo dire la stessa cosa dell'Emilia). Ma questa notazione non assolve certo la classe dirigente.

Da dove si riparte?Per quanto mi riguarda dal socialismo identitario...poi con calma spiegherò in questa discussione cosa significhi per me socialismo e cosa significhi per me identitario.

[RibelleDiVandea]

Uno dei motivi principali per cui in Italia non esiste un solo Partito Radicale di Destra è da ricercare soprattutto nell'irriducibile, tormentoso e affascinante legame simbolico, estetico ... con il Fascismo. Le Forze Politiche collocate ne l'area nazionale, pur dimostrando la volontà e l'impegno a sintetizzare socialità e identitarismo, continuano a trascinare un intero mondo sepolto dal tempo e dall'avvento della liberal-democrazia. Preservare ciò che fu dinamicità e sintesi, significa abbandonare il Fascismo. Autodefinirsi tali serve ad autoghettizzarsi.

molto piu' semplicemente.
i problemi sono:
1) miopia sulle battaglie che abbiamo in comune (almeno riguardo l'antimperialismo)
2)lotte tra i capi di partito.

addavede' come corrono i comunisti, a loro non interessa il partito, interessa la battaglia.
in due partiti fanno un buon 9%

[Runes]

Vexata queastio ma anche punto importante sul quale è giusto dibattere. quello sollevato da ennerre.
Io in linea di massima concordo con la necessità della fuoriuscita dalla "nostalgia" (che ovviamente non significa, almeno per chi di noi ha compiuto un certo percorso, rinnegare alcunchè).
Però a volte si ha anche la sensazione che sia il "sistema" a volerci a tutti i costi legati alla storia più che all'attualità politica.
Smarcarsi non è facile :se guardi l'intervista di Fiore da Mentana vedrai come buona parte dell'intervista è dedicata a domande sulla seconda guerra mondiale.
Allora se l'intervistatore ti chiede: quella americana era la parte giusta nel 45?
E tu rispondi di no...rischi di passare per persona attaccata al passato, quando in realtà hai semplicemente dato la risposta corretta (dal mio punto di vista) ad una domanda che ti hanno fatto.
La scelta della croce celtica come simbolo politico, negli anni 70, segnò un forte punto di rottura, voluto e cercato, con una determinata simbologia.
Eppure se chiedi oggi all'"uomo della strada", rincojonito da anni di propaganda, che simbolo sia, ti risponderà che si tratta di un simbolo fascista e nazista...

Fatta questa doverosa introduzione, è verissimo che, a livello programmatico, vanno fatti sforzi di rielaborazione progettuale che, qui concordo assolutamente, spesso sono stati inadeguati.
Il fascismo è stato un movimento dinamico, capace di dare risposte attuali al proprio tempo.
La storia del MSI del dopoguerra è, ahimè, almeno nella linea ufficiale, stata semplicemente uno scimmiottamento di vecchie tematiche.
E' vero che spesso si doveva pensare soprattuto alla sopravvivenza fisica (penso ad esempio ai racconti di camerati più grandi su cosa rappresentasse essere missini negli anni 70 in una città come Perugia, ma potremmo dire la stessa cosa dell'Emilia). Ma questa notazione non assolve certo la classe dirigente.

Da dove si riparte?Per quanto mi riguarda dal socialismo identitario...poi con calma spiegherò in questa discussione cosa significhi per me socialismo e cosa significhi per me identitario.

Io ad es. sono molto curioso di conoscere questo tuo pensiero

[cristiano72]

Io ad es. sono molto curioso di conoscere questo tuo pensiero

Credo non condivideresti la parte identitaria...
Ma appena ho testa e tempo (domani spero) sviluppo la questione.

[Runes]

Credo non condivideresti la parte identitaria...
Ma appena ho testa e tempo (domani spero) sviluppo la questione.

per identitarismo intendi nazionalismo e chiusura etnica? no allora non condividerei molto...