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    L'allegra storiella continua.
    Adesso anche la Regione nega la sala.

    Fonte: L'Adige
    Data: 25/02/2006
    Autore: ANDREA TOMASI
    Pagina 20

    Niente sala per il terrorista nero. Alla fine ci ha pensato Lorenzo Dellai. In qualità di vicepresidente della Regione, ieri ha revocato il permesso: Luigi Ciavardini - l'ex dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari), condannato per l'omicidio del giudice Mario Amato e in attesa della sentenza della Cassazione per l'esecuzione della strage di Bologna - non potrà essere ospite del palazzo di piazza Dante, a Trento.

    La sala al primo piano dell'edificio era stata presa in affitto dall'associazione Eleuteros: la conferenza («Strage di Bologna, 25 anni di inchieste. I risultati») era stata fissata per il 3 marzo. Dellai e, con lui, il presidente della Regione Luis Durnwalder, salvano in corner la situazione. Infatti la sinistra universitaria, il consigliere di Rifondazione comunista, il Circolo Mario Pasi e i Giovani Comunisti avevano già annunciato una mobilitazione «anti Ciavardini» e una lettera aperta alla città. È inaccettabile - era stato detto - che un ente pubblico conceda uno spazio a chi è stato protagonista degli anni bui del nostro Paese.

    Si è parlato di «offesa alle vittime della strage» (il 2 agosto 1980 - ricordiamo - la bomba esplosa nella stazione ferroviaria causò la morte di 85 persone) e di «via libera» incomprensibile. Da Bologna si è fatto sentire anche il presidente dell'Associazione familiari delle vittime: «Che un ente pubblico conceda l'utilizzo di uno spazio ad un terrorista è quantomeno strano - dice Paolo Bolognesi -. Così si rischia di dare un aiuto ai cattivi maestri che hanno insanguinato l'Italia».

    Ricorda che Ciavardini «è stato condannato in via definitiva anche per banda armata finalizzata alla strage di Bologna». E le argomentazioni sostenute dall'associazione Eleuteros? Marika Poletti, studentessa di Giurisprudenza, coordinatrice del progetto, sostiene che la conferenza sarebbe stata un'occasione per dimostrare che l'impianto accusatorio era deficitario. «Le tesi della difesa - replica Bolognesi - erano sciocche. Sono state superate dal processo. L'obiettivo di questa gente è di fare dimenticare, di "distruggere" le sentenze. Se vogliono portare avanti certi discorsi lo devono fare in circoli privati: le conferenze le facciano nelle loro librerie, non negli edifici pubblici».

    Alla fine l'appuntamento presso il Palazzo della Regione è stato annullato. Né Dellai né Durnwalder sapevano dell'assegnazione della sala. Il governatore del Trentino, ieri in trasferta a Roma, è stato informato del problema dal consigliere margheritino Giorgio Viganò, esponente dell'«ala sociale» della Civica. Un breve consulto e poi l'ordine di annullare. Il Landeshauptmann ha avuto notizia dal nostro giornale. «Non ne ero a conoscenza - dice Durnwalder -. La "sala rosa" viene assegnata alle associazioni culturali che ne fanno richiesta. Visto ciò che è accaduto, abbiamo dato disposizione che, per il futuro, se arrivano richieste da "associazioni dubbie", prima di concedere l'uso della stanza, devono essere informati i rappresentanti politici (i governatori delle due provincie, in qualità di presidente e vicepresidente della Regione,ndr)».

    Ma come mai si è arrivati ad un pelo dallo scontro ideologico, dall'«incidente diplomatico» con i familiari delle vittime? La ragione - si spiega in piazza Dante - è molto semplice: il regolamento della Regione è a «maglie larghe». Insomma basta fare domanda e pagare per l'affitto: si riempie un modulo, si indica per sommi capi l'argomento e il gioco è fatto. Non c'è una commissione esaminatrice. Non è escluso che possa essere istituita in futuro.

    Anche il presidente del Consiglio regionale Mario Magnani (che in realtà non è responsabile in materia perché a lui compete la gestione di un'altra sala, al piano terra dello stesso edificio) ritiene che sarebbero necessarie «regole più stringenti». Norme, vincoli, paletti: sistemi per evitare situazioni imbarazzanti agli esponenti politici se non veri e propri scontri (per lunedì la sinistra universitaria aveva indetto un'assemblea di protesta). All'Università, nel marzo 2005, una situazione analoga l'aveva affrontata il rettore Davide Bassi. Ospite della facoltà di Economia era Gabriele Marconi, ex di Terza Posizione, autore di un libro dedicato agli «Anni di Piombo» visti da destra.

    Allora a promuovere l'incontro - che, a sinistra, aveva alimentato un mare di polemiche - erano stati gli esponenti di Azione Studentesca, Azione Universitaria e Azione Giovani (la giovanile di An). Nelle settimane successive venne quindi varato un nuovo regolamento. A questo, negli scorsi giorni, si è appellato il preside Borzaga. Infatti l'associazione Eleuteros - che gravita nell'orbita della destra - prima di tentare la «carta della Regione», si era rivolta al vertice della facoltà di Economia. Il docente aveva però negato il permesso, ritenendo inopportuna la richiesta e inadeguato il «curriculum» di Ciavardini.

    25/02/2006
    Sempre stessa fonte:

    Era prevedibile: il «caso Ciavardini» fa infiammare, per opposte ragioni, destra e sinistra. Dopo la presa di posizione di Tommaso Iori, consigliere comunale del Prc - fra i primi ad opporsi alla presenza di Luigi Ciavardini a Trento - dal fronte opposto si fa sentire Emilio Giuliana, consigliere del Movimento sociale - Fiamma tricolore.

    «Appare perlomeno singolare - dice - che l'Università rifiuti una sala per un incontro di approfondimento su una delle pagine più tristi, e ancora non chiare, della recente storia d'Italia con la scusa di una presunta mancanza di scientificità. Il relatore invitato a tale incontro, l'avvocato Cutonilli, è infatti persona che vanta una pluriennale esperienza addirittura della Sacra Rota ed un importante spessore».

    Giuliana provoca: «È o non è l'università il luogo principe deputato al confronto e alla ricerca? O deve essere considerato, come da più parti si sente, un'istituzione logora e priva di significato, distributrice di meri pezzi di carta di mero valore legale, al pari di una Zecca di Stato, un esamificio e un pascolo per docenti/baroni?»

    E ancora: «Lo stesso ateneo trentino ha ospitato nel tempo, e in pompa magna, Renato Curcio e Toni Negri. Personaggi di spicco in quegli anni di piombo che hanno insanguinato l'Italia». Dall'altra parte il «Coordinamento universitario antifascista» parla di «squallida occasione per un'operazione di revisionismo storico».

    «Appena è emerso pubblicamente il contenuto dell'iniziativa di Eleuteros - si legge in una nota - il preside di Economia ha avuto la decenza di non autorizzarla. La sostanza non cambia nel momento in cui è stata formalizzata la richiesta alla Regione (...) Questa manovra risulta evidente dalla presenza in qualità di relatori di Luigi Ciavardini e dell'avvocato Cutonilli, portavoce del "Comitato l'Ora della Verità", un'associazione che promuove versioni dell'accaduto che mirano a alleggerire le colpe dei camerati».

    Il Coordinamento e l'associazioneTanaliberatutti evidenziano l'esistenza del «pericolo nero». Lo scorso dicembre, durante un'iniziativa analoga organizzata da Eleuteros presso una sala della Regione, su un banchetto sono comparsi copie del «Mein Kampf» di Adolf Hitler. «Non più di qualche giorno fa il professor Wos, polacco, della facoltà di Lettere, è stato oggetto dell'ennesimo atto intimidatorio: gli è stata dipinta una svastica davanti alla porta dello studio».

    «Il nostro antifascismo - scrivono gli esponenti della Tana - è inscritto nelle lotte per e con i senza fissadimora e i migranti, nella lotta contro la precarietà (...) Ci uniamo a chi cerca di impedire che il fascismo abbia a Trento diritto di cittadinanza».

    25/02/2006

  2. #12
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    Continua la giostra!

    Data: 28/02/2006
    Fonte: L'Adige

    Il presidente dell'associazione «Parenti delle vittime della strage di Bologna» contattato dalla sinistra universitaria
    Stragismo, Bolognesi disponibile al confronto

    Da una parte l'associazione Eleuteros, alla ricerca di una sala in cui ospitare l'ex dei Nar Luigi Ciavardini e l'avvocato Valerio Cutonilli, dall'altra la sinistra universitaria che si oppone alla «conferenza revisionista» sulla strage di Bologna e che ieri - dopo le proteste dei Comunisti italiani, del circolo Pasi e del consigliere comunale del Prc Tommaso Iori - ha tenuto un'assemblea.

    I rappresentanti dell'associazione Eleuteros, che gravita nell'orbita della destra radicale, avrebbero voluto ospitare Ciavardini (condannato per l'omicidio del giudice Amato e in attesa della sentenza di Cassazione per la strage del 2 agosto 1980), in un'aula dell'Università. Nei giorni scorsi hanno incassato il «no» del preside di Economia Carlo Borzaga. Poi si sono rivolti alla Regione, che prima ha dato il «via libera« e poi ha fatto retromarcia (il presidente Durnwalder e il vicepresidente Dellai lo hanno ritenuto inopportuno).

    Marika Poletti, la studentessa che per Eleuteros ha curato il progetto, ha promesso che l'incontro si terrà ugualmente, magari in una sala privata. Intanto da Bologna il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime (i morti furono 85, 200 i feriti) dice di essere pronto ad un confronto con i ragazzi della sinistra universitaria: «Sono stato contattato da loro negli scorsi giorni. Io ho dato la mia disponibilità». Non si tratterebbe di un «faccia a faccia» con Ciavardini, ma di un incontro successivo al 3 marzo, data fissata per la conferenza di Eleuteros.

  3. #13
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    Non commento più una cosa del genere.. Ridicoli!

    Fonte: GlobalProject

    Dopo che gli spazi per conferenza con la presenza dello stragista Ciavardini sono stati negati sia nella facoltà di economia, sia nel palazzo della Regione, l’associazione Eleuteros - che promuove l’iniziativa - ha prenotato una sala all’interno dell’Hotel America.
    Un attivista della redazione di GlobalProject_Trento ha chiamato la direttrice dell’Hotel.

    Segue la trascrizione della telefonata:

    Buona sera, sono un cronista della redazione di GlobalProject…
    Buona sera, mi dica…

    Sono a conoscenza che nel suo albergo si terrà l’incontro dell’associazione Eleuteros, quello in cui parla il fascista Ciavardini, quello già condannato per omicidio, quello in attesa del giudizio di terzo grado per la strage della stazione di Bologna…
    Non mi risulta… noi facciamo parlare tutti, stiamo attenti solo a quelli che vengono a vendere prodotti, quelli dei cosmetici… Ma chi glielo ha detto?

    Ho qui il comunicato dell’associazione di estrema destra Eleuteros indica il suo albergo come luogo in cui sarà fatta questa conferenza…
    Ma senta, quella ragazza… la Poletti…

    È la presidente dell’associazione…
    Lei mi ha detto che è una riunione tra loro… Ma chi sono questi?… io sarei anche per far parlare tutti, tutto sommato…

    Signora, saprà che questa conferenza doveva tenersi alla facoltà di economia e il preside ha negato gli spazi, che l’ass. Eleuteros ha provato con una sede della Regione ma che lo stesso presidente Durnwalder ha rifiutato la sede…
    No, non lo sapevo…

    Si è anche interessato della vicenda il presidente dell’Associazione delle Vittime della Strage di Bologna…quella strage in cui sono morte più di 80 persone….
    Oddio, sono in una situazione di profondo imbarazzo… io tendenzialmente farei parlare tutti, ma devo anche tutelare il mio albergo… se poi si creano situazioni di ordine pubblico… già è successo in passato, la polizia qui davanti.. una tensione…

    Si aspetta azioni da parte di gruppi antifascisti?
    Mi dice delle cose… ora vado a recuperare il numero di questa Poletti… se lo sapevo prima… mi ha detto che doveva fare una riunione… Non voglio che succeda nulla, devo difendere anche il mio interesse… non è certo una bella pubblicità se succede qualcosa.

    Un’ultima domanda, signora. Sta pensando di negare la possibilità all’associazione Eleuteros di tenere la conferenza con il fascista Ciavardini?
    Penso proprio di sì.

    Grazie, arrivederci
    Grazie a Lei di avermi fatto capire di che si tratta…

    Da fonti giornalistiche apprendiamo che l’Hotel America ha negato la disponibilità ad ospitare la conferenza del fascista stragista Ciavardini.
    Continueranno a girare la città in cerca di un buco dove poter parlare... Continueremo a rendere loro l’impresa impossibile.

  4. #14
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    Fatela al monumento della vittoria.
    La vittoria della verita' sulle falsita' di stato.

    Giustizia per Ciavardini e per le vittime della strage di Bologna subito.

    Se un cittadino chiede giustizia per se e per le vittime della strage di Bologna, una democrazia vera e seria concede giustizia adoperandosi in tutti i modi possibili per ottenerla. Chi fa il contrario e' complice dei colpevoli e di chi ancora oggi insiste a nascondere la verita'.


    Nel caso di Luigi Ciavardini sono migliaia i cittadini italiani che chiedono giustizia per lui e per le vittime della strage.

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da impresentabile
    Fatela al monumento della vittoria.
    Che si trova a Bolzano.. eheheheh

  6. #16
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    Fonte: L'Adige
    Data: 01/03/2006

    Sala negata per la terza volta a Luigi Ciavardini. Dopo il rifiuto dell'Università e quello della Regione, l'associazione Eleuteros incassa anche il «no» di un albergo.

    La «conferenza revisionista» sulla strage di Bologna non si terrà nemmeno all'Hotel America, a cui Marika Poletti, coordinatrice del progetto, si era rivolta nei giorni scorsi. Dunque l'ex dei Nar (Nuclei rivoluzionari armati) Luigi Ciavardini - ospite principale dell'incontro dedicato alla «rilettura» della ricostruzione giudiziaria degli eventi - è ancora senza spazio.

    Sul sito internet dell'associazione, che gravita nell'orbita dell'estrema destra, rimane ancora l'avviso: l'appuntamento resta fissato alle 20.30 di venerdì 3 marzo. Quale sarà la sede non è ancora dato saperlo. Maria Teresa Lanzinger, titolare dell'Hotel America, ieri ha dato la disdetta. «Un nostro impiegato ha ricevuto la richiesta di affitto l'altroieri. Non ci erano stati dati dettagli circa l'iniziativa. Poi questo pomeriggio ( ieri, per chi legge ) mi ha telefonato un giornalista di Padova, che mi chiedeva se avremmo ospitato Luigi Ciavardini».

    La direttrice si è informata: ha saputo che il preside della facoltà di Economia aveva negato la sala; un esempio, quello del professor Carlo Borzaga, seguito dal vicepresidente della Regione Dellai e dal presidente Durnwalder, i quali - dopo avere saputo del «via libera» dato dagli uffici di piazza Dante (la sala al primo piano del palazzo della Regione era stata data in affitto ad Eleuteros per 150 euro) - hanno imposto di fare retromarcia. «E così - dice Lanzinger - anche noi abbiamo receduto, come è nostro diritto. È vero che siamo una struttura privata e che di solito diamo in affitto le nostre sale a chiunque, indipendentemente dal colore politico. In questo caso però le cose sono diverse». In che senso? «Nel senso che abbiamo letto che varie associazioni hanno criticato questa iniziativa e temiamo che si possa porre un problema di ordine pubblico».

    Insomma la responsabile dell'albergo di via Torre Verde (120 posti letto) teme un «3 marzo blindato»: gli esponenti dell'estrema destra in conferenza, i rappresentanti delle associazioni della sinistra universitaria fuori e agenti di polizia mobilitati. «Insomma la situazione non sarebbe delle migliori.

    I nostri ospiti hanno diritto alla tranquillità. Non sarebbe giusto mettere "sotto assedio" l'hotel. Tra l'altro la sala - il cui affitto è stato anticipato da Eleuteros - verrebbe utilizzata la sera. Credo che recedere sia la soluzione migliore».

    I primi a contestare la programmata conferenza sulla strage di Bologna erano stati il consigliere comunale del Prc Tommaso Iori, il Circolo Pasi e i Comunisti italiani. «È inaccettabile - era stato detto - che venga lasciato spazio a Luigi Ciavardini, condannato per l'omicidio del giudice Mario Amato e indicato come uno dei responsabili dell'attentato del 2 agosto 1980 (l'esplosione della bomba causò la morte di 85 persone e il ferimento di 200)».

    Nei giorni successivi si sono attivati anche il Coordinamento Universitario, Charta'91, Poum, ReteStudenti- Tanaliberatutti e Universitando. Per venerdì le associazioni studentesche dell'area di sinistra hanno organizzato una contromanifestazione in piazza Duomo. «Invitiamo tutta la cittadinanza antifascista e antirazzista - si legge su un volantino stampato ieri - a partecipare all'iniziativa multiculturale che si terrà venerdì 3 marzo dalle ore 17». Gli organizzatori garantiscono che sarà possibile sentire anche il pensiero di Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage. «Non potrà essere presente fisicamente - spiegano - ma è previsto un collegamento telefonico».

    Si prospetta un venerdì impegnativo: la manifestazione di piazza alle 17, la conferenza di Eleuteros poche ore dopo. Pare infatti che l'associazione non sia intenzionata a rinunciare all'incontro. «Il Comitato l'Ora della Verità - si legge in una nota dell'associazione che collabora con Eleuteros - intende manifestare il suo rammarico per l'atteggiamento irresponsabile assunto da talune forze politiche operanti nella zona di Trento che, da alcuni giorni, stanno cercando di creare nella città tensioni inutili, artificiali e palesemente artificiali».

    Ma la mobilitazione «anti Ciavardini» non rischia di diventare un boomerang per la sinistra universitaria? Secondo Federico Zappini, di Tanaliberatutti, (studente di Giurisprudenza come la rappresentante di Eleuteros Marika Poletti) si tratta di un «non problema». «La nostra - dice - è un'attività preventiva. Non si deve lasciare spazio ai rigurgiti fascisti. Vogliamo evitare ciò che succede in altre città, dove hanno preso piede gli estremisti di destra. Basta dare un'occhiata ai siti internet dove, accanto a certe sigle, compaiono svastiche e croci celtiche».

    Intanto le associazioni universitarie che fanno capo al Coordinamento si appellano ai vertici di ateneo, Opera Universitaria, Provincia, Regione e Comune. Chiedono l'isolamento di Eleuteros, lo stop a qualsiasi forma di finanziamento all'associazione e l'immediata chiusura della sede all'interno della facoltà di Economia.

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da etnia salentina
    e probabilmente si riferiva a te perchè io non sono pugliese
    Ah scusa è vero, tu sei africano...

  8. #18
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    Fatela in piazza la conferenza...

  9. #19
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    Il comitato “l’ora della verita'” intende manifestare il suo rammarico per l’atteggiamento irresponsabile assunto da talune forze politiche operanti nella zona di Trento che, da alcuni giorni, stanno cercando di creare nella citta' tensioni inutili, artificiali e palesemente strumentali.
    Il comitato “l’ora della verita'” ha programmato una conferenza a Trento, per venerdì 3 marzo 2006, che si terra' in modo del tutto simile a quelle organizzate, nei mesi precedenti, in più di quaranta citta' italiane.
    Come noto, queste conferenze hanno visto la partecipazione di un elevato numero di cittadini, di diverse opinioni politiche, e si sono svolte ogni volta in un clima di massima civilta'.
    Stupisce e lascia pensare, dunque, che sia l’Università di Trento, sia l’Ente Regione Trentino-Alto Adige - diversamente da quanto e' accaduto in tutte le altre citta' italiane - abbiano negato il permesso al comitato di svolgere la predetta conferenza nelle proprie aule.
    Ricordiamo che il comitato “l’ora della verita'”, oltre a vantare il sostegno di alcune decine di migliaia di cittadini italiani, vanta tra i propri scritti decine di parlamentari della legislatura uscente, appartenenti peraltro a sette diversi partiti politici.
    Negare la disponibilita' di aule nelle quali tenere la predetta conferenza, ovvero organizzare mobilitazioni per impedire ad altri cittadini di esprimere liberamente le proprie opinioni in ordine ad un processo di eccezionale rilevanza come quello relativo alla Strage di Bologna, e' un fatto che desta in ogni persona responsabile sincera ed accorata preoccupazione.
    La speranza del comitato “l’ora della verita'” e' che anche nella citta' di Trento prevalga il buon senso e che nessuno sacrifichi al proprio torna-conto elettorale i più elementari principi del rispetto dell’opinione altrui e del diritto alla difesa.

  10. #20
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    Trento - Ore 200 Incontro pubblico su Bologna con la partecipazione di: - avv. Cutonilli - Luigi Ciavardini Info@eleuteros.org


 

 
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