Berlusconi non ha abbassato le tasse come aveva promesso per due motivi: il primo è stato la grave crisi economica che ha colpito l'Europa per la sua eccessiva burocrazia e per la rivalsa cinese; il secondo è dovuto alla forte opposizione interna. Infatti AN e UDC non sono partiti liberisti ma hanno una matrice maggiormente sociale, non sono di certo d'accordo ad abbassare welfare e tasse contemporaneamente, non intendono di certo andare contro il loro "bacino elettorale". Potete attaccare Berlusconi da ogni lato ma nella politica italiana è l'unico che ha cercato di professare idee liberiste. Nel 1994 ha dato vita ad un sogno di libertà, che purtroppo è rimasto tale... e Berlusconi ormai imprigionato e imbavagliato dalla politica italiana perbenista, parla, ma di altra, perchè sarebbe considerato solo un bugiardo. comunque mi vengono i brividi a pensare che quando lui non ci sarà più avremo destra sociale, centristi cattolici e comunisti. Amici sarà difficile veder ridurre seriamente le tasse perchè in italia non esiste un vero pensiero liberale. L'Italia non è influenzata dalla cultura anglo-sassone che fa riferimento a fautori della libertà come Locke e Smith, ma da quella francese. La rivoluzione del Paese d'oltralpe ha segnato notevolmente la politica continentale. Per fare un esempio forse un po' tirato: (a mio parere) la politica della sinistra italiana ricorda molto quella giacobina con Robespierre (Prodi) che si muoveva viscido tra i moderati della "Pianura" (Mastella e Rutelli) e gli estremisti Sanculotti (Bertinotti), anche se almeno lui aveva carisma e capacità a differenza dei salumi nostrani; la politica della destra italiana ricorda da vicino quella napoleonica con potere statale forte e accentrato, ampio sviluppo della burocrazia, accordo con la Chiesa con ostentazione di laicità. La politica è solo una conseguenza comunque del pensiero del singolo cittadino che deve votare. Il cittadino italiano "normale" non è libero individualmente, ma è divorato da idee che lo condizionano: (senza troppo dilungarsi) comunismo, chiesa, fascismo. Se invece non ha dentro di se almeno un briciolo di estremismo allora non va a votare. Nel proprio inconscio forse anche il maggiore fautore della riduzione delle imposte è preoccupato di perdere qualche servizio statale (inefficiente) e ha paura delle privatizzazioni. Finchè il cittadino non sarà libero e fiducioso negli altri non cambierà la politica italiana e saranno poche le riduzioni di tasse che possimo permetterci. Non possiamo chiedere a Silvio così tanto...