Forte rilancio nucleare in Russia
Fino al 2030 la Russia ha in programma la costruzione ogni anno di due rettori nucleari. L’obiettivo, secondo le dichiarazioni del direttore dell’Agenzia federale per l’energia nucleare (Rosatom), è quello di realizzare entro il 2030 da 40 a 60 nuovi reattori.
Attualmente, la Russia ha in servizio 31 reattori nucleari in dieci centrali, per una potenza totale di oltre 21.700 MW, che coprono il 16% della produzione elettrica del Paese, e sono in costruzione altri 4 reattori, per una potenza complessiva di 3.775 MW.
Circa un mese fa il presidente Putin ha dichiarato di volere portare la quota di produzione nucleare al 25% della domanda entro il 2030. Gli esperti nucleari giudicano questo obiettivo realistico ed insistono sulla necessità di introdurre investimenti privati nella costruzione delle centrali, anche se – ha precisato il direttore di Rosatom - gli eventuali reattori nucleari costruiti con investimenti privati resterebbero sotto controllo dello Stato.
Secondo gli esperti di Rosatom, sulla base del piano di sviluppo nucleare adottato nel 2002, la produzione elettronucleare coprirà circa il 22% della domanda elettrica del Paese già nel 2020, consentendo alla Russia di risparmiare ogni anno 70 miliardi di mc di gas naturale prima del 2010, 105 miliardi di mc prima del 2020 e 150 miliardi di mc/anno al 2030, contribuendo in modo determinante all'applicazione del protocollo di Kyoto.