User Tag List

Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    Forumista senior
    Data Registrazione
    09 Jun 2009
    Messaggi
    4,094
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Ex agente CIA: l’attentato alla moschea forse è cosa nostra - M. Blondet

    Sulla devastazione della moschea di Askariya, il più sacro tempio sciita, «la domanda da porre è: cui prodest? Non c'è bisogno di essere complottisti per capire che i sospetti possono essere molti, e non solo i sunniti. Come si sa, tempo fa dei militari britannici sono stati arrestati [a Bassora] travestiti in abiti arabi, mentre giravano su un'auto armati (1)… ». A dirlo non è un blogger paranoico, bensì Ray McGovern: ex analista della CIA del massimo livello, con 27 anni di carriera nei servizi.
    Negli anni '80, era lui che riferiva il briefing quotidiano dei servizi segreti nell'Ufficio Ovale, a tu per tu col presidente USA e alla presenza dei segretari di Stato e della Difesa.
    Oggi, McGovern (autore di un volume dal titolo «Imperial Hubris») si batte contro l'avventurismo globale di Bush junior.
    Ed ha fatto dichiarazioni esplosive alla radio privata di Alex Jones, uno dei militanti che non ha bevuto la verità ufficiale sull'11 settembre (2).



    Alcune sue frasi:
    Sotto la presidenza Bush junior., «non solo i livelli di comando dell'intelligence sono stati politicizzati e corrotti, ma anche le forze armate. Gli alti gradi militari marciano al passo dell'oca, salutano il presidente e dicono quello che lui vuol sentire».
    Nella Casa Bianca c'è una «mentalità da legge marziale».
    «Al contrario di quando ero ufficiale io, ora i generali del Pentagono sono così politicizzati che, se il presidente ordinasse loro di esercitare funzioni di polizia nel Paese, scatterebbero sull'attenti e obbedirebbero. Questo mi spaventa».
    Sull'11 settembre, McGovern non si è pronunciato: «non ho certezze».
    Ma constata che «c'è stato un insabbiamento» attorno alla faccenda.
    E' stata un'operazione false flag?
    Risposta: «il nostro governo in passato ha usato molte volte questo genere di cose per i suoi scopi: per far cadere governi, come fece in Iran nel 1953, in Guatemala nel 1954, nel Golfo del Tonkino…anche se lì la cosa fu alquanto diversa; Lyndon Johnson ingannò il Congresso e fece durare la guerra altri sette anni…».



    Potrà sembrare poco a lettori non abituati a questo genere di personaggi.
    Ma così sono gli agenti dei servizi: anche quando non sono più in servizio, restano laconici; nelle loro rivelazioni lasciano sapienti vuoti, e largo spazio ad ipotesi indefinite.
    Così, con questa avvertenza occorre leggere una strana intervista - una pagina intera - rilasciata dal generale Carlo Jean (2).
    Strana, perché l'intervistatore è Guido Ceronetti, improbabile nelle vesti di esperto geopolitico, e fa l'intervista in ginocchio.
    Strana perché Carlo Jean di solito non parla.
    E strana per le cose che ammette fra le righe.
    Il pericolo islamico che allarma tanto le folle occidentali?
    «In Iraq e Afghanistan, dove esistono particolari situazioni conflittuali [sic], il terrorismo internazionale ha prodotto l'anno scorso un migliaio di morti; un'inezia rispetto al milione e 200 mila morti per incidenti stradali e al milione e 600 mila nel mondo per violenze private: da un punto di vista macro, un evento bellico molto rilevante. Nonostante il terrorismo, la vita seguita normalmente».



    Naturalmente tace, il laconico generale Jean, i morti provocati dall'occupazione militare americana nel solo Iraq: circa 250 mila.
    Però ammette che a Falluja gli occupanti sono «andati giù pesanti»: «A Falluja hanno impiegato artiglieria pesante, aviazione, elicotteri da combattimento, fosforo bianco» (ah, dunque è consentito dirlo: lo dice anche Jean, che si sono commessi crimini e atrocità).
    Ma ha ragione a sottolineare che la guerra del terrorismo, ingigantita dai media, è «poco rilevante»: dopotutto, come abbiamo già scritto, il numero di americani morti dal '60 ad oggi per mano di terroristi arabi (compresi quelli nelle Twin Towers) non superano quelli morti per shock anafilattico da burro di arachidi.
    Accettiamo come normale 1,2 milioni di morti l'anno per incidenti stradali - una vera guerra di sterminio - perché non un po' di morti nella guerra democratica per cambiare l'Islam?
    Guido Ceronetti è interdetto: il geopolitico Jean non vede l'ondata islamica e terrorista?
    Lo scontro di civiltà in atto?
    «Lo scontro di civiltà è un fenomeno tutto sommato marginale», risponde Jan, «non assimilabile alle guerre tra Stati, in cui c'era una gigantesca mobilitazione e spreco di risorse».



    Ceronetti, sempre più sgomento, insiste:
    E l'11 settembre?
    Non è vero che da allora il mondo non è più lo stesso?
    Udite, udite la risposta del laconico Jean : «quel che in effetti è cambiato è la possibilità dei governi di 'utilizzare' questi attentati per effettuare delle politiche impensabili senza il clima terroristico.
    Ad esempio gli Stati Uniti, dopo le Torri Gemelle, hanno avuto un incremento economico di 800-900 miliardi di dollari l'anno, una crescita immensa del prodotto interno lordo americano».
    Avete capito?
    Jean evita di dire (precisamente come McGovern) che l'11 settembre è stato un falso attentato o un auto-attentato.
    Dice però che è stato «utilizzato» dai governi per fare politiche che, «senza il clima terroristico», sarebbero state «impensabili».
    Quali?
    Ma è evidente: invasioni e atrocità nell'aggressione interna, «mentalità da legge marziale» all'interno, e riduzione delle libertà.
    E il tutto senza fare guerre convenzionali come quelle del passato, che erano «un gigantesco spreco di risorse».



    Perché anzi dopo l'11 settembre l'America aumenta il suo prodotto lordo di 800-900 miliardi di dollari l'anno.
    Con la guerra al terrorismo, addirittura, ci si guadagna.
    Ora, su questa cifra Ceronetti, se fosse rimasto in piedi, avrebbe potuto fare una domanda: perché quei 900 miliardi in più, non appaiono da nessuna parte?
    Sicuramente non li hanno visti i lavoratori americani, le cui paghe reali calano dello 0,7 % l'anno da quando il presidente è Bush figlio; né lo Stato americano, che ha accumulato un debito ormai prossimo agli 8,5 mila miliardi di dollari; né l'economia privata USA, che ha ormai incamerato un deficit commerciale di 726 miliardi di dollari, mai visto nella storia…
    Qualcuno s'è intascato quegli 8-900 miliardi annui di profitti di guerra, soffiando sul fuoco di un terrore che non c'è, di uno scontro di civiltà «marginale».
    Chi è quel qualcuno?
    Ceronetti non domanda, e ovviamente Jean non risponde.
    Ma può aiutarci la domanda che ci consiglia McGovern, di fronte al sangue e al fuoco di questi mesi: «cui prodest?».
    Se lo fa un grande analista della CIA, non abbiamo paura di porci noi la domanda.
    Magari, saremo capaci di darci una risposta.

    Maurizio Blondet




    --------------------------------------------------------------------------------
    Note
    1) L'allusione è ai fatti di Bassora del 18 settembre 2005: un posto di blocco di poliziotti iracheni fermò un'auto con alcuni uomini a bordo, vestiti da arabi. Erano in realtà militari britannici della SAS - truppe speciali - con armamento pesante, evidentemente nell'atto di «piantare» un falso attentato islamico. I SAS risposero sparando, e uccidendo un poliziotto. Catturati e messi in carcere, i SAS finto-arabi furono liberati con un atto di forza da una squadra di cingolati inglesi, che distrussero le mura della prigione per recuperare i loro uomini.
    2)«Former CIA analyst: Western intelligence may be behind mosque bombing», PrisonPlanet, 26 febbraio 2006.
    3) Guido Ceronetti, «Geopolitica mon amour», La Stampa, 27 febbraio 2006.

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    09 Feb 2006
    Località
    "Cristo ha tradito l'ebraismo, ma, opinava Nietzsche in una pagina meravigliosa di previsioni, per meglio servire l'ebraismo rovesciando la tavole dei valori tradizionali della civiltà elleno-latina." Benito Mussolini, 4 giugno 1919
    Messaggi
    5,531
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Cosa nostra non esiste

 

 

Discussioni Simili

  1. Cosa Nostra progettava un attentato contro Carlo De Benedetti.
    Di Monsieur nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 36
    Ultimo Messaggio: 13-12-13, 18:15
  2. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 16-08-07, 23:24
  3. Ex agente CIA: l’attentato alla moschea forse è cosa nostra
    Di aprile crudele nel forum Politica Estera
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 01-03-06, 11:47
  4. Blondet sull'attentato alla moschea di Samarra
    Di Totila nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 28-02-06, 20:36

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito