Un po' OT, ma c'e' un articolo interessante sull'Herald Sun di oggi, che riguarda la mia universita' (e non solo).
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Aggiungo alcuni miei commenti all'articolo. Secondo me il vero pericolo per i valori della societa' occidentale non e' ne' l'abbandono o diluizione del cristianesimo (anzi!), che e' gia' accaduto da tempo e non per colpa degli islamici. E neppure la mescolanza razziale. In Australia ci sono persone di tutte le razze capaci di convivere e creare una societa' avanzata con valori "occidentali" comuni. I concetti di "purezza" razziale lasciateli ai fascisti. E neppure dai vu' cumpra': non e' da li' che viene la minaccia alla cultura occidentale.
Il pericolo piu' significativo al momento arriva dall'atteggiamento culturale di servilismo e autoflagellazione dell'occidente, che si sente sempre in colpa per tutto cio' che accade nel mondo. Su questa "predisposizione" all'anti-occidentalismo si inserisce da qualche anno la strategia degli sceicchi arabi di finanziare corsi e cattedre universitarie in cui si gioca deliberatamente su questo, per far passare il messaggio che l'occidente e' colpevole dell'oppressione dei musulmani e tutto quello che accade e' solo una reazione, magari esecrabile nei modi ma giustificabile nella sostanza, sicuramente "comprensibile".
Una volta era Mosca che aveva magari idee simili di "infiltrazione" culturale, ma molti meno soldi per attuarle in pratica. Al massimo i sovietici avevano soldi per finanziare universita' in Kenia o Uganda, o per distribuire premi letterari o borse di studio di 3a categoria. Ma non erano certo in grado di venire in un paese occidentale, pagare una grossa universita' per costruire una nuova facolta', e poi assumerne anche gli insegnanti. Gli sceicchi arabi questi soldi li hanno. E allora ad esempio danno decine di milioni all'ANU o ad Harvard per creare queste cattedre di studi islamici, le quali formano studenti e diplomatici, organizzano convegni, influenzano i media, fanno da lobby, forniscono "informazioni" ai giornali. Un sottile lavoro di supremazia culturale in cui una volta erano specialiste le sinistre, oggi l'iniziativa passa agli islamici. [PS: sono di sinistra anch'io, ma sinistra libertaria e filo-occidentale].
E l'audience, come dicevo, e' gia' "predisposta", specialmente gli studenti di sinistra, che si sentono ora ripetere in questi nuovi corsi che effettivamente l'occidente e' colpevole di tutto, come gia' sospettavano. E l'islam combatte contro l'occidente, dunque deve essere vostro amico. Se invece l'occidente critica l'islam e' sicuramente perche' l'occidente e' razzista (altro tema su cui gli studenti di sinistra sono predisposti a cascarci).
Si parla di mooolti soldi che tengono in piedi ormai le maggiori universita' mondiali. Alla faccia dell'indipendenza dell'insegnamento universitario....
Qui all'ANU e' spuntato l'anno scorso questo nuovo edificio completo di palme (rachitiche) interamente finanziato (professori compresi) da un emiro del Dubai, con il nuovo corso di "studi islamici". E adesso in TV ogni volta che si parla di islam danno l'ultima parola a qualche professore di questo centro, il quale naturalmente esprime l'opinione del suo datore di lavoro... Un sottile lavaggio del cervello.