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brunik
Retroscena/ Allarme sondaggi nella CdL. Al Senato impossibile vincere. Ecco perché
Affari Italiani Venerdí 03.03.2006 11
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E' allarme rosso nel Centrodestra. Stando ai sondaggi segreti che circolano tra i partiti della Casa delle Libertà, e che Affari ha consultato, il Centrosinistra conserva un vantaggio di circa quattro punti sull'attuale maggioranza. Negli ultimi mesi l'Unione è rimasta stabile attorno al 51%, mentre la CdL, dopo un recupero iniziato ai primi gennaio, quando era ferma al 44%, negli ultimi giorni ha arrestato la crescita, stabilizzandosi sul 47% circa. Il numero degli indecisi, comunque, è ancora alto e si attesta al 25%.
Tra i singoli partiti, si segnala un incremento di Forza Italia, che si è portata stabilmente sopra il 20%, sfiorando il 21. Ma senza riuscire, per il momento, a raggiungere quota 24%, vero obiettivo del presidente del Consiglio. Alleanza Nazionale è stabile intorno al 13%, l'Udc tra il 5,5 e il 6%, mentre la Lega Nord, nonostante l'accordo con l'Mpa di Raffaele Lombardo, rimane leggermente sotto il 5% raccolto alle Europee del 2004.
Nel Centrosinistra, la lista ulivista oscilla tra il 31 e il 32%, confermandosi più debole della somma di Ds e Margherita (22,5 e 11,5%). Rifondazione Comunista appare stabile sul 6,5%, mentre la Rosa nel Pugno viaggia attorno al 3-3,5%. Superano il 2% Comunisti Italiani e Verdi, sotto l'Udeur di Mastella e l'Italia dei Valori di Di Pietro.
Ma i guai per la coalizione guidata da Berlusconi non finiscono qui. Il problema principali, infatti, è quello del Senato, dove la legge elettorale assegna il premio di maggioranza su base regionale. Secondo i calcoli effettuati dai tecnici del Centrodestra, pur vincendo nelle tre regioni in bilico (Piemonte, Lazio e Puglia), oltre a Lombardia, Veneto, Friuli e Sicilia, la Casa delle Libertà sarebbe comunque in minoranza a Palazzo Madama, di circa due-tre seggi. Considerando poi i senatori a vita, storicamente più vicini al Centrosinistra, per il Cavaliere servirebbe un vero e proprio miracolo per conquistare la maggioranza al Senato.
Le altre regioni, infatti, sono saldamente in mano all'Unione, con distacchi quasi abissali. L'unica speranza per la CdL è quella di vincere con il 60 e oltre per cento nelle sue roccaforti, Lombardia, Veneto e Sicilia, in modo tale da conquistare un maggior numero di senatori rispetto al 55% previsto dalla legge. Ma anche questa sembra una missione ardua. Per non dire impossibile.