Sondaggio Telenorba

[Bertwooster1]

Ci sta, purtroppo, il lieve vantaggio del cdx in Puglia.

Temo che tra le regioni in bilico sia quella che il csx farà più fatica a conquistare...

[fabbio2]

Il fatto che al senato in Puglia il csx vada peggio che alla camera forse non e' tutto campato per aria. Dopotutto la Puglia e' una "vecchia" regione nera, con un "giovane" e "nuovo" presidente di sinistra.
Se ce' una regione dove i giovani sono in proporzione piu' spostati a sinistra dei loro padri forse (un grosso forse) e' proprio questa.

Poi che Telenorba in media riduca la percentuale della sinistra di una paio di punti, questo e' un altro discorso...

[Paul Z. (POL)]

Ci sta, purtroppo, il lieve vantaggio del cdx in Puglia.

Temo che tra le regioni in bilico sia quella che il csx farà più fatica a conquistare...

In Puglia andiamo sempre meglio che nei sondaggi. La gente a casa mia non va dicendo in giro di essere di sinistra. Se alzassero la testa contro preti e potenti locali scoprirebbero di essere la maggioranza.

[Lollo87Lp]

[benvenuto]

considerato che sono dati di telenorba, va bene.

[scaramouche]

Telenorba non e' molto affidabile in fatto di sondaggi. basta vedere le previsioni del 2005 Fitto contro Vendola....

In effetti questo sondaggio non va preso per oro colato. C'é però da tenere presente che il successo di Nichi é stato determinato da diversi fattori che penso giocheranno anche questa volta in favore del csx. Questa é la mia sensazione dal mio contatto con il territorio.

[Iannis]

In Puglia andiamo sempre meglio che nei sondaggi. La gente a casa mia non va dicendo in giro di essere di sinistra. Se alzassero la testa contro preti e potenti locali scoprirebbero di essere la maggioranza.

Bum!! Guarda che Vendola ora è trendy, perchè dire di essere di destra se non è vero?

[scaramouche]

Bum!! Guarda che Vendola ora è trendy, perchè dire di essere di destra se non è vero?

Se posso permettermi non é una questione di "moda". La delusione é un sentimento intimo e profondo. Non può essere un vanto. La voglia di cambiamento é una risposta che molti qui in Puglia terranno segreta, così come alle regionali, per non ammettere di aver sbagliato.

[SPYCAM]

futuri deputati e senatori pugliesi
Il nuovo Parlamento


Queste Politiche 2006 sono anomale e irripetibili (così come scriviamo nell'altro articolo) anche perché questa sera alle 20, quando si chiuderà il termine per il deposito delle liste i pugliesi non sapranno solo quali e quanti partiti parteciperanno alle elezioni del 9 e 10 aprile prossimo, ma anche chi sono i vincitori. Vale a dire che questa sera i nomi dei futuri deputati e senatori saranno già noti, almeno al 90 per cento. Il dieci per cento dipenderà, per esempio, da chi avrà vinto le elezioni e quindi dalla coalizione che potrà godere del premio di maggioranza. Ma anche dal consenso che questo o quel simbolo potrebbe riscuotere. La lista unica dell'Unione alla Camera conta di eleggere almeno 15 deputati: D'Alema, Fioroni dovrebbe optare per un'altra regione, De Castro, Bordo, Grassi, Sasso, Allam, Bellanova, Vico, Carbonella, Tommaselli, Caldarola, Donadi, Rossi, Servodio. Gaglione è 16esimo e quindi potrebbe essere tranquillamente eletto. Di Forza Italia abbiamo riferito nell'altro articolo, mentre An conta di far diventare deputati in Puglia: Amoruso (numero due dopo Fini), Filipponio-Tatarella, Lisi, Pepe, Patarino e Buonfiglio. Rifondazione Comunista: Folena (secondo dopo Bertinotti), Duranti e Russo. L'Udc: Tucci (in lista dopo Casini e Cesa) e Greco. La Rosa nel Pugno dopo ben quattro capilista nazionali che opteranno per altre regioni il deputato uscente Di Gioia e dopo un altro nazionale l'assessore Introna. I Comunisti Italiani dopo i big nazionali contano di far eleggere l'ex sindaco di Bisceglie Napoletano, mentre i Verdi contano di portare il consigliere regionale Lomelo, sempre candidato dopo i big nazionali. L'Italia dei valori di Antonio Di Pietro, invece, ha fatto un accordo elettorale con Pino Pisicchio che è secondo, appunto dopo, il leader molisano. Il movimento di Lombardo, il Movimento per l'Autonomia in virtù di un accordo elettorale con la Lega conta di eleggere il brindisino Sardelli. Mentre il partito di Mastella, l'Udeur, conta di eleggere Rocco Pignataro, il cognato del presidente della Provincia, Vincenzo Divella. Va detto che stiamo citando solo quei partiti che presumibilmente riusciranno a superare la soglia di sbarramento alla Camera che sul piano nazionale è il due per cento. Al Senato, invece, la soglia di sbarramento è al tre per cento, ma è su base regionale, quindi in Puglia ci sono partiti e movimenti che potrebbero in qualche modo fare la differenza: non a caso ci sono liste che vengono presentate solo per concorrere a un posto a Palazzo Madama: è il caso del Psdi di Mimmo Magistro o dei Socialisti di Alberto Tedesco, sempre nel centrosinistra. E nel centrosinistra si ricolloca, così come accadde alle Regionali, anche il Dcu di Gianni Mongiello che avrà come capolista Nico Veronico. Per il centrodestra prova a superare la soglia di sbarramento il partito di Alessandra Mussolini, Alternativa sociale, con Pino Monaco. Problemi di sbarramento non hanno, invece, i Ds, la Margherita, la Rosa nel Pugno e Insieme con l'Unione (la lista che vede insieme i Verdi e i Comunisti italiani) per il centrosinistra. Mentre per il centrodestra: Forza Italia, Alleanza nazionale, l'Udc e il Movimento per l'Autonomia. E' chiaro che il risultato al Senato avrà anche una valenza fortemente politica per la Puglia. Si capirà quali sono le forze politiche di maggioranza o di minoranza di governo regionale che contano davvero. Quelle che possono mobilitare il consenso. Il risultato servirà in futuro anche per regolare rapporti di forza che allo stato attuale vengono lasciati in sospeso.

[SPYCAM]

L'aereo che lo riporta da Roma è atteso a Bari nel primo pomeriggio. Alle sei di questa mattina Raffaele Fitto era ancora seduto al tavolo delle trattative per spuntare quella che a suoi occhi sono le migliori liste che Forza Italia può presentare in Puglia. All'aeroporto di Palese Fitto troverà una macchina che lo porterà al Palazzo di Giustizia di Bari per andare a depositare alla Corte d'Appello le liste alla Camera e al Senato di Forza Italia. Quelle azzurre sono davvero le ultime liste chiuse in Puglia. Quelle che fino a questa mattina hanno fatto registrare "promozioni" e "slittamenti". E oggi Fitto è davvero contento. Sono molte le vittorie politiche che porta con sé da Roma: aver spuntato il ministro Giuseppe Pisanu come capolista al Senato invece del ministro Lucio Stanca. Pisanu opterà per un'altra regione e Fitto che conta di prendere in Puglia anche il 23/24 per cento è convinto di portare al Senato sei esponenti: il barese Azzollini, il democristiano Cutrufo (in quota, come da accordi nazionali, Democrazia cristiana per le Autonomie), il leccese Costa, il foggiano Morra, il tarantino Nessa e il leccese, consigliere regionale della sua lista La Puglia prima di Tutto, Barba. Ottavo posto per il deputato barese Lorusso, che potrebbe essere il primo dei non eletti. Alla Camera la vittoria politica di Fitto è davvero significativa, insperabile alla vigilia della compilazione delle liste. Dopo la decisione di Berlusconi di spostare Viceconte come capolista al Senato ("promuovendolo" a big nazionale, ma facendo un favore anche a Fitto), dopo il premier in lista ci saranno: il ministro Scajola (che opterebbe per un'altra regione), lo stesso Fitto, il barese Bruno, il foggiano Leone, il brindisino Vitale... E sorprese delle sorprese Fitto avrebbe (e il condizionale è d'obbligo) spuntato l'ottavo e il nono posto per l'ex sindaco di Bari, Simeone di Cagno Abbrescia e per il conigliere regionale tarantino, Franzoso. Due suoi fedelissimi prima, forse, dell'esponente catanese del Movimento per l'Autonomia (come da accordo nazionale), il leader del movimento Lombardo. All'undicesimo e 12esimo posto le due donne: Licastro-Leccisi e Carlucci. Al 13esimo il deputato uscente leccese Lazzari e al 14esimo Fitto è riuscito a collocare l'ex coordinatore regionale Mazzaracchio, 15esimo un altro uscente il tarantino Tarantini, mentre al 16esimo un'altra new entry, un altro fedelissimo di Fitto, il consigliere regionale della Bat, Laurora. Secondo le più "nere" aspettative - vale a dire qualora Forza Italia si fermasse fra il 20 e il 22 per cento a livello nazionale - Forza Italia riuscirebbe ad eleggere 8/9 deputati vale a dire che fino all'undicesimo posto l'elezione sarebbe quasi scontata. Ma Fitto è ottimista: il 14esimo posto a Mazzaracchio e il 16esimo a Laurora vanno proprio in tal senso.

[Iannis]

Se posso permettermi non é una questione di "moda". La delusione é un sentimento intimo e profondo. Non può essere un vanto. La voglia di cambiamento é una risposta che molti qui in Puglia terranno segreta, così come alle regionali, per non ammettere di aver sbagliato.

Questo poteva essere vero alle regionali, che sono le ultime elezioni di riferimento, se uno ha votato sinistra in quelle, ormai perchè dovrebbe ancora nasconderlo? Ha già fatto "outing".