Pubblichiamo un breve articolo che, pur essendo stato scritto nel 2001 dal rev. Banfi, appare oggi di stretta attualità, dati i recenti accadimenti.
NE’ ROMA NE’ ISLAM. IO RIMANGO PAGANO
La massiccia invasione di popolazioni di fede mussulmana sta provocando una crescente reazione da parte di ambienti sia laici che religiosi. E’ inutile dire che un eventuale sopravvento della religione di Maometto costituirebbe un pericolo anche e soprattutto per chi cristiano non è. Ricordiamo, infatti, che se nel Corano è prevista una qualche forma di tutela per le cosiddette religioni del libro, gli altri sono considerati semplicemente infedeli e perciò oggetto di conversione e intolleranza, per usare un eufemismo.
Dopo aver subito per secoli le conversioni forzate operate da santuomini più versati nell’uso della scure e del fuoco che nell’esegesi dei Vangeli, si profila ora un altro pericolo proveniente anch’esso dai deserti mediorientali. Potrebbero quindi tornare i tempi di Verden?
La Chiesa Cattolica dal canto suo, dopo aver colpevolmente taciuto, quando non apertamente deplorato i tentativi di contenere lo stillicidio di sbarchi e di intrusione nel territorio Europeo, ora pare timidamente accennare una risposta, per voce di qualche isolato prelato. Ma eravamo preparati, il gioco delle parti essendo così evidente. Da un lato si plaude all’arrivo di queste genti che renderanno l’Europa nuova terra di missione, dall’altro si sfrutta lo stesso fenomeno per riportare i cristiani sempre più tiepidi a sventolare i vessilli papalini non avendo altra alternativa così “certa” nel confronto con una religione oggi più che mai minacciosa.
Queste stesse motivazioni paiono spingere anche chi fino a ieri si poneva in maniera più che critica verso il Vaticano, quasi auspicando un ritorno alle antiche religioni celto – germaniche, a rifugiarsi nell’ovile della Chiesa Romana.
Io credo invece che si possa tentare di contrastare il pericolo di islamizzazione senza per questo recedere dalle proprie posizioni religiose, pur riconoscendo che, tra i due mali, la società cristiana è oggi notevolmente più tollerante di quella mussulmana, e rimane quindi il male minore per consentire la sopravvivenza della Tradizione.
Ma schierarsi in un campo non deve significare l’arruolamento nelle truppe sanfediste, bensì la volontà di lottare per non rinunciare alla propria identità. Mai!
Vogliano perciò gli Dei guidare i nostri passi nella giusta direzione.
Rev. Lorenzo Banfi
Odino e Sleipnir