Originariamente Scritto da
ItaloConservatore
Corriere sinistro/ Il CdR applaude a Mieli e va oltre: da oggi gli editoriali in prima pagina non potranno essere contro l'Unione o a favore della CdL
Giovedí 09.03.2006 13
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Continua a far discutere la scelta di campo del direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, a favore del Centrosinistra. La Casa delle Libertà continua ad attaccare a testa bassa, tanto che perfino il meno berlusconiano di tutti, l'ex segretario dell'Udc, Marco Follini, dice chiaramente che il quotidiano di Via Solferino "ha perso credibilità". Ma la scelta di Mieli fa discutere anche tra le mura di Rcs. Il Comitato di redazione del Corriere della Sera, dopo un incontro con il direttore, ribadisce "la totale legittimità di questa posizione e non vuole entrare nel merito della scelta di Paolo Mieli che sarebbe stata da rispettare qualsiasi fosse stato lo schieramento indicato". Comunque, il CdR "continuerà a farsi garante perché i giornalisti possano lavorare in modo autonomo, senza subire pressioni, ed esercitando il proprio diritto-dovere di critica, per fornire ai lettori un'informazione il più possibile completa e corretta al di là della dichiarazione del direttore".
C'è un punto, però, sul quale emerge un contrasto all'interno del quotidiano.
Il CdR, infatti, "ha manifestato al direttore un problema di metodo. Appare infatti piuttosto suggestiva l'impostazione proposta ai lettori: mentre il giornale viene schierato, legittimamente, su una precisa posizione, viene poi annunciato che non solo nei commenti ma anche nei fondi e negli editoriali, i quali rappresentano la linea di ogni giornale autonomo e indipendente, questa scelta di campo potrà essere contraddetta e criticata formulando anche opzioni opposte. È invece tradizione acclarata di tutti gli importanti organi di informazione delle grandi democrazie occidentali, da Le Monde al New York Times al Washington Post, che la linea del direttore si esprima e venga portata avanti con coerenza e continuità negli editoriali, ferma restando la massima apertura di opinioni e interventi".
In sostanza, secondo il CdR, l'editoriale, quindi il fondo di prima pagina (la colonna a sinistra per intederci) dovrà sempre essere in linea con la posizione di Mieli. E non potrà quindi ospitare commenti a favore di Berlusconi o del Centrodestra o comunque critici nei confronti dell'Unione. Che, invece, saranno possibili da pagina 2 in poi. Insomma, la stanza del direttore da oggi si è trasferita sulla prima pagina del CorSera.
Ci si chiede quindi che fine faranno e quali spazi avranno i vari Panebianco, Della Loggia e Ostellino...
http://canali.libero.it/affaritalian...oRseraCdR.html