Originariamente Scritto da
Notaio
La lettera di Cardini mi sembra quella di uno caduto dalle nuvole ieri mattina. Che i servizi segreti europei (tutti) collaborino con quelli USA, compreso nelle operazioni di rendering, è cosa più che nota (da un paio d'anni almeno) a chi segue questo genere di vicende.
Basta leggere le cronache del viaggio del segretario di Stato USA in Europa, nel dicembre scorso. Un pezzo di Maurizio Molinari,
http://www.mauriziomolinari.org/it/a...IDarticles=170 apparso su La Stampa del 6 dicembre 2005, lo spiega molto bene:
" (...)
Accusata di condurre la caccia ai terroristi nel Vecchio Continente in maniera clandestina, con mezzi illegali e in violazione tanto delle sovranità nazionali che dei diritti dell’uomo, la Casa Bianca ha affidato al Segretario di Stato la missione di fare chiarezza sulla guerra d’intelligence iniziata dopo l’11 settembre.
La scelta di Condoleezza Rice è stata di rivolgersi all’Europa - non solo ai governi ma anche ai cittadini - prima ancora di decollare dalla base aerea di Andrews alla volta di Berlino al fine di affermare un concetto di fondo: la Cia opera in «cooperazione» con singoli governi alleati. Ovvero, dopo il crollo delle Torri Gemelle sono state siglate intese segrete fra servizi di intelligence per dare una caccia spietata ai terroristi al fine di evitare nuovi attacchi. Fino ad ora nessun capo di governo o di Stato europeo lo aveva pubblicamente ammesso. Se la Rice ha compiuto questo passo è perché la Casa Bianca sta chiedendo, per la prima volta, agli alleati di assumersi le proprie responsabilità di fronte alle rispettive opinioni pubbliche.
«Queste nazioni hanno il sovrano diritto di decidere quante informazioni sensibili possono rendere pubbliche» ha detto il Segretario di Stato per far capire ai colleghi che sta per incontrare a Bruxelles quale bivio hanno di fronte: informare i propri cittadini delle nuove direttive impartite da tempo agli 007 oppure operare per impedire corti circuiti istituzionali come quello avvenuto in Italia in occasione della cattura dell'egiziano Abu Omar a Milano. (...)"
Aggiornarsi, anche per uno storico, non andrebbe male.
Cordiali omaggi e ossequi
Fabio