Qualcosa si muove....ecco l'intervista di Bossi al Corriere della Sera
MILANO - Se la Casa delle Libertà dovesse perdere le elezioni di aprile la sopravvivenza dell'alleanza sarebbe a rischio. Perchè la Lega si sentirebbe libera di decidere di volta in volta quali alleanze stringere per ottenere il massimo dei risultati. E' quello che si evince dall'intervista che il leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha rilasciato a Panorama, in edicola domani. «Senza di noi la Cdl non vince e senza Berlusconi non si fanno le riforme» ha precisato il Senatùr aggiungendo però che in caso di sconfitta «la Lega potrebbe avere le mani libere», nel senso di scegliere alleanze volta per volta, «sulla base dei cambiamenti che riusciremo a portare a casa».
Bossi ha anche criticato la scelta del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, di candidarsi alle prossime elezioni politiche: «Se lasciasse il Pirellone, darebbe un'arma alla sinistra per dire che noi ci muoviamo non con il rispetto delle istituzioni, ma con logiche di poltrone».
Parlando del suo futuro il Senatùr ha anche ipotizzato un suo ritiro dalla prima linea politica: «Fra tre o quattro anni lascio. Manderò avanti i giovani, ma la politica non la mollerò mai: io farò il vecchio saggio della Lega». Dalle retrovie potrebbe continuare a consigliare i nuovi «delfini». E per essere più esplicito fa i nomi di Giancarlo Giorgetti (39 anni, attuale segretario della Lega lombarda) e Marco Reguzzoni (34 anni, presidente della provincia di Varese).
Bossi ha parlato anche delle polemiche che hanno investito il suo successore al ministero delle Riforme, Roberto Calderoli, per la maglietta con le vignette anti-Islam indossata durante l'intervista a Dopo Tg1. «Lui è stato sfortunato - ha detto il fondatore della Lega - , è stata presa la palla al balzo per fare cose che erano già state stabilite. Ma io quella maglietta non l'avrei messa»