Unione Federalista Meridionale: Comunicati stampa

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Unione Federalista Meridionale
Direzione Nazionale

via A. Barone n°26 – 84129 Salerno







COMUNICATO STAMPA

L’Unione Federalista Meridionale esprime la propria solidarietà a tutte le forze dell’ordine impegnate nella giornata di ieri nel capoluogo milanese per garantire la democratica presenza di alcune decine di italiani, che volevano testimoniare la propria presenza politica. Purtroppo i soliti noti, camuffati da no-global, difesi da altrettanti rappresentanti che siedono in parlamento, hanno trovato lo spunto per distruggere tutta quanto era possibile sul loro cammino in nome di una democrazia partigiana senza senso.
Finalmente i veri italiani, come già accaduto a Genova in occasione del G8, hanno deciso di intervenire per allontanare per sempre quei violenti dalle strade milanesi.
La pessima abitudine di tali gruppuscoli di rovinare la quiete pubblica, favoriti dall’inefficienza di alcune leggi imposte dai Governi precedenti, ha superato il limite consentito.
Ogni settimana si verificano, soprattutto nelle regioni settentrionali, assalti a chiunque dimostri di avere idee diverse dalle loro. Si alternano, inoltre, momenti di violenza politica a quelle calcistiche, creando imbarazzo anche nei loro partiti di appartenenza.
Fortunatamente questo clima di tensione, studiato a tavolino da anni e preparato nei fantomatici centri sociali, non ha avuto lo stesso effetto nel meridione d’Italia come avviene al Nord.
L’Unione Federalista Meridionale auspica una soluzione del caso con interventi decisi e fortemente significativi da parte del Ministero dell’Interno, quale la chiusura sistematica di tutti quei centri dove aleggia una ben nota illegalità, i loro siti telematici di collegamento e le stazioni radio senza permessi.


Salerno 12 marzo 2006

L’Ufficio Stampa

[News Online]

COMUNICATO STAMPA





Il Presidente Alfonso Luigi Venosi ed il Vice Presidente Giancarlo Senatore, hanno partecipato all’incontro, tenutosi questa mattina presso la Prefettura di Napoli, con la delegazione Internazionale dell’Ufficio per i Diritti Umani e le Istituzioni Democratiche (ODIHR) dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) in missione di osservazione del processo elettorale italiano.

L’incontro previsto rientra nei programmi contenuti nel documento di Copenhagen del 1990, confermati poi nella Carta per la Sicurezza Europea.

Dopo la presentazione di rito è intervenuto il Presidente Venosi, che ha subito sollevato la questione della nuova legge elettorale, che conferisce ai partiti il potere di scegliere gli eletti senza averne le prerogative, in quanto privi di personalità giuridica.

La soglia di sbarramento è iniqua per i partiti non allineati, che dovrebbe essere uguale per tutti. Del resto uno sbarramento all’8% non trova riscontro in nessun altro Stato.

Il Presidente ha fatto osservare le difficoltà a cui vanno incontro le nuove formazioni, che, senza eletti, devono combattere con le assurde regole riguardanti le presentazioni di liste .

E’ inconcepibile, che l’accesso ad una competizione elettorale parta in modo disomogeneo e premiante per chi ha una rappresentanza istituzionale. La libertà di partecipazione viene negata per le dovute difficoltà circa la raccolta firme, in relazione al poco tempo a disposizione e per le autentiche, che facilitano il compito a chi ha degli eletti..

In merito alla raccolta firme è ancor più scandaloso quanto successo nelle ultime tornate elettorali, in cui sono state riscontrate molte firme false, che in politica, tuttavia, non sono perseguibili, perché il reato è stato depenalizzato.

Il problema sarebbe di facile soluzione con una raccolta di firme simbolica, ma reali, invitando i cittadini a sottoscriverle alla presenza di un accertatore autorizzato.

Ultimo problema riguarda l’accesso ai media; la par condicio è pari solo per i partiti maggiori. L’intervento del Presidente Venosi è stato fedelmente trascritto dagli osservatori stranieri, che alla conclusione hanno chiesto ulteriori delucidazioni. Sarebbe interessante leggere la relazione per conoscere i commenti di politologi di Paesi dove vige una “democrazia consolidata”.



Salerno, 28 marzo 2006

L’Ufficio Stampa







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PRESS RELEASE

The President Alfonso Luigi Venous and the Deputy President Giancarlo Senatore, has participated in the meeting, held him this morning near the Prefecture in Naples, with the International delegation of the Office for the Human Rights and the Democratic Institutions (ODIHR) of the organization for the Safety and the Cooperation in Europe (OSCE) in mission of observation of the Italian electoral trial.

The anticipated meeting reenters in the contained programs in the 1990 Copenhagen document, confirmed then in the Paper for the European Safety.

After the customary presentation the President has intervened Venous, that has lifted immediately the matter of the new electoral law, that confers to the parties the power to choose the chosen without having its prerogatives, in how much deprived of juridical personality.

The threshold of obstruction is iniquitous for the parties not lined up, that you/he/she should be equal for everybody. After all an obstruction to the 8% doesn't find comparison in any other State.

The President has made to observe the difficulties to which go toward the new formations, that, without chosen, they have to fight with the absurd rules riguardanti the presentations of lists.

It is inconceivable, that the access to an electoral competition departs in way disomogeneo and premiante for the one who has an institutional representation. The liberty of share is denied for the due difficulties around the harvest signatures, in relationship to the little time to disposition and for the authentic ones, that facilitate the assignment to whom has of the chosen..

Regarding the harvest signatures it is still as more scandalous as success in the last ones you return electoral, in which a lot of false signatures are been found, that in politics, nevertheless, they are not prosecutable, because the crime has been depenalizzato.

The problem would be of easy solution with a harvest of signatures symbolic, but real, inviting the citizens to undersign her to the presence of a cleared accertatore.

Last problem concerns the access to the media; the par condicio is equal only for the most greater parties. The President's intervention Venous you/he/she has faithfully been transcribed from the foreign observatories, that have asked further elucidations to the conclusion. It would be interesting to read the relationship to know the comments of politologi of Countries where one are in force "consolidated democracy."

Salerno, March 28 th 2006

The Office Stamps