DECISIONE TRIBUNALE ROMA FORSE DOMANI, RISCHIO NUOVI RICORSI
(ANSA) - ROMA, 12 mar - Occhi puntati sulla decisione del tribunale civile di Roma per il futuro di Volare, la low cost varesina finita in amministrazione controllata. I giudici dovrebbero far conoscere nei prossimi giorni, forse già domani, il proprio responso sulla battaglia a colpi di carte da bollo ingaggiata da mesi da Air One e Alitalia, le due compagnia in lizza per comprarla. Il rischio è però che la battaglia legale possa proseguire, mentre il destino di Volare si fa sempre più fosco, in attesa di una svolta, nonostante la boccata d ossigeno degli aiuti decisi da Bruxelles. Air One, subito ricorsa al tribunale dopo la decisione del commissario straordinario Carlo Rinaldini di avviare la cessione della compagnia ad Alitalia, al termine di una gara, (decisione poi stoppata dal ministro delle Attività produttive), è fortemente intenzionata a non abbandonare la gara. "Se necessario presenteremo nuovi ricorsi" fanno sapere dalla compagnia di Carlo Toto. Intanto, anche il ministero guidato da Claudio Scajola, cui spetta l'ultima parola su chi sarà l' acquirente, guarda con attenzione al responso della seconda sessione del tribunale della capitale, cui si è rivolta Alitalia dopo la pronuncia in prima istanza dello stesso tribunale,che ha detto sì all' esclusione dalla gara della compagnia guidata da Giancarlo Cimoli, in quanto ancora 'sotto prestito ponte'. Scajola ha salutato con favore la decisione della Commissione Europea, che ha deciso di autorizzare 25 milioni di euro di aiuti di Stato per Volare, "a breve termine con l'obiettivo di salvare la compagnia aerea dalla bancarotta e permetterle di fare i passi necessari per continuare ad operare". Gli aiuti sono una boccata d'ossigeno per il vettore varesino che comunque attende una decisione in tempi rapidi. Anche per le "'ragioni sociali gravi'' sottolineate da Bruxelles: 720 posti di lavoro diretti e 200 indiretti dipendono dal futuro dell'impresa. E ciò, mentre stanno per scadere i 120 giorni di validità delle offerte, il prossimo 26 marzo. In tal caso, occorrerà bandire una nuova gara. Così pure, è una delle ipotesi in campo, nel caso la seconda sezione del tribunale di Roma confermi l'inibizione della compagnia di bandiera a concorrere per portarsi a casa la low cost. La decisione finale spetta al ministro Scajola, a fronte dell'indirizzo dei giudici romani. E vista la delicatezza della questione, molto dipenderà dalla formulazione della decisione del tribunale. "In caso di esito favorevole ad Alitalia, la battaglia legale non finisce certo qui" fanno sapere dal quartier generale di Air One. La compagnia del gruppo Toto è intenzionatissima a non cedere: sullo stesso tema in settimana é attesa anche la decisione del tribunale di Chieti, mentre i pronunciamenti dei giudizi di analogo livello di Bustarsizio e di Milano avevano respinto i ricorsi di Air One. (ANSA).