IRAP: BOCCIATA DA UE; TREMONTI, TASSA COMUNISTA

(AGI) - Roma, 14 mar. - E' sull'Irap che scoppia l'ultimo scontro della campagna elettorale. La miccia l'accende la Corte di Giustizia europea del Lussemburgo, con la pubblicazione delle conclusioni dell'avvocato generale Christine Stix-Hackle', nell'ambito della causa intentata all'Agenzia delle Entrate dalla Banca Popolare di Cremona. L'imposta regionale italiana, sostiene l'avvocato Ue, e' vietata dagli atti comunitari. Nelle conclusioni, che non vincolano la Corte ma che di solito anticipano la linea della sentenza, si sottolinea che "la sesta direttiva Iva vieta un'imposta come l'Irap". La notizia della bocciatura dell'imposta creata ai tempi del governo di Centro-sinistra rimbalza subito nella vicina Bruxelles, dove il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, partecipa ai lavori dell'Ecofin. Difficile che nei paludati ambienti della Corte del Lussemburgo si tenga conto delle scadenze elettorali italiane, ne' tantomeno del big match televisivo tra Berlusconi e Prodi. Fatto sta che il pronunciamento dell'avvocato generale finisce con il diventare un assist dal tempismo perfetto che Tremonti non si lascia sfuggire. "Solo uno che ha una mente distorta, solo un comunista, poteva inventare" l'Irap, attacca il ministro. "E' stata una follia della prima finanziaria di Prodi". Di come eliminarla, argomenta Tremonti, si puo' anche parlare "ma prima di fare questa discussione uno si deve alzare e chiedere scusa agli italani". Ma il pronunciamento dell'Avvocato Ue e' anche una vittoria per Confindustria, che si e' sempre battuta per l'eliminazione dell'imposta. Il presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, auspica che "senza attendere la sentenza definitiva, si mettano a punto modalita' concrete per la graduale riduzione dell'Irap, alleggerendo cosi' il peso fiscale sulle imprese italiane che e' fra i piu' alti d'Europa". A stretto giro di posta arrivano la repliche a Tremonti dalle fila dell'Unione.