L'organismo prende il posto della Commissione di Ginevra
Gli Usa volevano l'esclusione dei paesi responsabili di violazioni
Onu, nuovo Consiglio Diritti umani
ma gli Stati Uniti votano contro
Kofi Annan
NEW YORK - Scompare la Commissione Onu di Ginevra e nasce il nuovo Consiglio per i diritti umani. Con 170 voti a favore, tre astensioni e quattro voti contrari (fra cui quello degli Stati Uniti) l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la creazione di un nuovo e più democratico organismo per la tutela dei diritti umani. Prenderà il posto della preesistente Commissione, screditata dal meccanismo arbitrario di assegnazione dei 53 seggi, occupati anche da regimi repressivi e liberticidi. "Una risoluzione storica", ha commentato il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, secondo il quale il nuovo organismo "dà alle Nazioni Unite la possibilità, di cui c'è davvero bisogno, di una nuova partenza nel suo lavoro in favore dei diritti umani nel mondo".
Membri e compiti. Il nuovo organismo sarà composto da 47 Stati membri, prescelti direttamente dall'Assemblea generale, che resteranno in carica per tre anni. Il suo compito sarà quello di fare un esame della situazione dei diritti umani in ognuno dei Paesi membri suggerendo, ove opportuno, nuove leggi per una migliore tutela. Le sessioni annuali verranno portate a tre.
Il no degli Usa. Gli Stati Uniti, sostenuti dalla stampa liberal americana, chiedevano una clausola che vietasse esplicitamente ai Paesi sotto sanzioni Onu di entrare nel Consiglio. L'ambasciatore John Bolton ha spiegato che non ci sono sufficienti garanzie che il nuovo organismo farà meglio del precedente, ma ha assicurato che Washington collaborerà per fare in modo che funzioni al meglio. Insieme agli Usa hanno espresso voto contrario Israele, le isole Marshall e Palau. Si sono astenuti Bielorussia, Iran e Venezuela.
Annan, "Lavoreremo comunque con Usa". "Sebbene gli Stati Uniti non abbiano votato a favore - ha detto Kofi Annan - il Consiglio per i diritti umani sarà in grado di lavorare con gli Usa", visto che "ha fatto molto" in passato per la tutela dei diritti umani.
Modifiche del testo. Il presidente dell'Assemblea generale, lo svedese Jan Eliasson, protagonista dei cinque mesi di trattative che hanno portato alla bozza di compromesso votata oggi, ha detto che il nuovo organismo permetterà di far avanzare "i principi basilari che furono istituiti dall'Onu con la Dichiarazione universale dei diritti umani". Il suo testo ha annacquato il progetto iniziale voluto da Annan perché, ad esempio, prevede che per l'elezione di un nuovo membro sia sufficiente la maggioranza semplice e non serva quindi quella assoluta. Ma alla fine, l'Europa e le democrazie di stampo occidentale hanno preferito non riaprire il negoziato esponendo l'intero progetto agli eventuali attacchi della "lobby dei dittatori".
http://www.repubblica.it/2006/c/sezi...ioniunite.html