La Chiesa si cautela

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Governo Italiano - Rassegna stampa


"DIFFIDATE DI MAGHI ED ECONOMISTI"
Da "LA STAMPA" di lunedì 4 gennaio 2010

LA CRITICA DI BENEDETTO XVI RACCOLTA DA TREMONTI CHE POLEMIZZA CON «L`ARROGANZA DI UN SAPERE CHE SI CREDE ILLIMITATO» "Diffidate di ed economisti" Il Papa: il futuro dipende da Dio, il 2010 sarà migliore se sapremo collaborare con Lui CITTA` DEL VATICANO «Il futuro è nelle mani di Dio», inutile cercarlo negli oroscopi o nelle stime degli economisti.

Benedetto XVI, davanti ai 50 mila fedeli riuniti a San Pietro per il primo Angelus domenicale del 2010, esorta a non affidare le speranze umane agli «improbabili pronostici» di maghi, astrologi, cartomanti.

(Segue)

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La Chiesa si cautela.
( e prende le distanze)

Non vuole sentirsi dire in un domani (forse prossimo) che non era consapevole dei destini che aspettano la società umana all'angolo.

Ed allora per poter dire “ l'avevo predetto” incomincia a far comprendere che gli economisti ed affini con le loro teorie non son affidabili.

Non è una novità , in quanto gli economisti hanno il compito di suffragare: come l'economia basata sul sistema del signoraggio (in valore totalizzante) è la soluzione di tutti i problemi.

Anche la Chiesa (suo malgrado) deve ammettere che l'economia basata sulla carta stampata a colori, senza regole, alla fine è un danno alla società .
Danno derivato dal fatto che la carta straccia stampata fornisce troppo potere a poche persone, che essendo umani sono passibili di errori, schiavi delle loro idee, delle loro passioni e desideri di potere.

Pertanto il Papa con circospezione condanna coloro che hanno copiato dal Cattolicesimo il concetto di transustanziazione che trasforma il pane in Dio, infatti gli economisti suffragano un altro tipo di transustanziazione che trasforma la carta in un altro Dio che è il denaro.

La Chiesa “romana”, che ha le sue fondamenta politiche e culturali vecchie di 27 ( ventisette secoli), da un punto di vista dell'immaginario non da agli uomini il proprio Dio, ma glielo concede mettendolo in bocca al credente in modo che non possa essere gestito.

Invece gli economisti creano, con i loro principi, il Dio dalla carta, ma poi lo danno da gestire a tutti, trasformando ogni uomo in un sacerdote di questa nuova religione che con tacito consenso universale credono di vedere un valore in un pezzo di carta.

Il Dio della carta non è illimitato, con grande soddisfazione delle tradizionali caste religiose, e si incomincia ad evidenziare che il Dio senza confini è solo di prerogativa monoteista.
Questo sistema cartaceo, essendo straripato, sta andando alla fine.

Grazie al volume di denaro creato in mano a pochi si è potuto violare, distruggere, distorcere, annichilire la cultura dei popoli affinché avessero un solo nuovo Dio. .

Però adesso che la carta vacilla, i popoli si trovano senza cultura e senza il pensiero religioso di Dio, ne quello vecchio ne quello nuovo.

Il Vaticano è uscito allo scoperto.
Il perché di questa tempistica non è di conoscenza comune.

Ma qualcosa bolle in pentola.
Non si credeva così presto. .