Originariamente Scritto da
Zdenek
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.[/I]
[...]
Ed elli a me: «Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Il Cavaliere non fa battute così, per ridere...
Quando si paragona a Gesù Cristo o Napoleone si mantiene sin troppo basso.
Lui, in realtà, è capace di molto di più.
Evita agli elettori, tutti, la tentazione di cadere nel peccato dell'
ignavia.
Consapevole che i cittadini non gli daranno il consenso, cambia la legge elettorale in modo da trasformare una sconfitta in una vittoria.
"Quando il popolo non ha più fiducia nel governo, è ora di cambiarlo, il popolo".
(B. Brecht)
Per chi non lo sapesse, nella nuova legge proporzionale (
Leggi qui)
l’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 è sostituito dal seguente:
"Art. 4. – 1.
Il voto è un dovere civico e un diritto di tutti i cittadini,
il cui libero esercizio deve essere garantito e promosso dalla Repubblica.
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Alcuni 'spot elettorali' in questi giorni sottolineano la cosa.
Pertanto, a partire dalle prossime elezioni politiche, il non votare (o meglio, il non andare a votare) sarà un atto illecito.
Il rimedio, ovviamente, per chi vorrà, sarà "andare a non votare".
Ma non è proprio la stessa cosa...