... Ma allora non sai nemmeno leggere ?Originariamente Scritto da McFly
http://www.nuvolarossa.org/
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Beh non bisogna essere degli scenziati come e te e lamalfino per vedere che hai cambiato la vignetta!!!Originariamente Scritto da nuvolarossa
Che dilettante!!!!
http://www.chespudoratezza.com/
Da "Affari Italiani - Quotidiano online" di lunedì 20 marzo
Retroscena/ "Così Berlusconi ci ruba voti". Ira di Casini e Fini contro il premier
Lunedí 20.03.2006 100
"Non voglio dare giudizi, so che io seguo un'altra strada. Può darsi che sbagli io...". Dietro il laconico commento di Pier Ferdinando Casini all'assalto del premier ai vertici di Confindustria c'è tutta l'amarezza e il disappunto del leader Udc, condiviso anche da Gianfranco Fini. Il problema è che le uscite del Cavaliere e i suoi "colpi di teatro", per usare le parole di uno dei massimi dirigenti centristi, "nel bene o nel male" rischiano di danneggiare gli alleati di Forza Italia.
Nel male perché se Berlusconi esce dal seminato fa un regalo a Prodi, nel bene perché comunque la strategia aggressiva del leader di Forza Italia, mirata a riconquistare i 'distratti' elettori azzurri, finisce inevitabilmente per sottrarre voti soprattutto all'Udc e ad Alleanza Nazionale. Almeno di questo sono convinti tanto Casini quanto Fini, impegnati nel tentativo di dimostrare che la Casa delle Libertà non è soltanto Silvio Berlusconi e che anzi gli elettori moderati hanno altre possibilità il 9 e 10 aprile.
Ma il protagonismo del Cavaliere rischia di rovinare tutto e di far apparrire il Centrodestra ancora una volta dominato dal presidente del Consiglio. "Proprio adesso che stiamo convincendo i cittadini delusi da Forza Italia, ma che non vogliono votare l'Unione, di appoggiarci il premier fa questo show a Vicenza e rischia di farci tornare nell'ombra di fronte all'opinione pubblica", fanno sapere da Via Due Macelli, quartier generale dei centristi. Il tutto è frutto della schizofrenica legge elettorale, che obbliga le forze politica a una competizione interna.
In questo quadro Fini e Casini si trovano un po' come tra l'incudine e il martello: da un lato non possono schierarsi apertamente contro Berlusconi, dall'altro sono costretti a prendere le distanze dal premier, anche se in modo non esplicito. Pena l'appannamento agli occhi degli elettori e la conseguente fine della strategia delle tre punte.
Ecco, adesso sentiamo Nuvola che ci dice... e Lamalfino? Non sarà così "organico" da avere iniziato la decomposizione, no?
Fraternamente
ELEZIONI/ALLEATI CDL SGOMENTI PENSANO GIA' A DOPOBERLUSCONI (FT)
Critiche sono un segno che si attendono sconfitta elettorale
Roma, 20 mar. (Apcom) - "Anche i partner della coalizione hanno espresso sgomento per la smodata esibizione" offerta da Silvio Berlusconi sabato a sorpresa al congresso di Confindustria. Lo scrive il Financial Times, nell'articolo di apertura, intitolato "Berlusconi fa arrabbiare la leadership dell'imprenditoria d'Italia". Secondo il quotidiano britannico alcuni partner di coalizione potrebbero attendersi una sconfitta alle elezioni e pensare "al dopoBerlusconi per il centro destra". Ft ripercorre la cronaca dell'intervento del premier al congresso di Vicenza e le successive reazioni. "Quando Berlusconi ha detto loro che dovevano essere matti se volevano votare per l'opposizione di centro sinistra - si legge - i businessman italiani lo hanno fischiato e uno gli ha detto: 'vergognati'".
A meno di tre settimane dal voto, osserva l'Ft, la coalizione di centro destra accusa, in base ai sondaggi, uno svantaggio di 4 punti percentuali rispetto al centro sinistra. "Ieri, in un'intervista televisiva, Berlusconi ha mantenuto la sua linea aggressiva, riferendosi alle violenze dei no global a Milano per chiamare 'sfasciatori di vetrine' quelli dell'opposizione e promettendo di creare più posti di lavoro e di portare più donne al governo".
Anche se ufficialmente per le elezioni Confindustria adotta una linea neutrale, "i suoi maggiori esponenti non hanno usato mezzi termini nel sottolineare la mediocre crescita economica e le modeste riforme strutturali portate avanti in cinque anni il governo Berlusconi. Critiche - prosegue l'Ft - che hanno fatto infuriare Berlusconi, che nella conferenza di sabato ha sbalordito la platea lanciando aspre critiche e ignorando le richieste di fermarsi da parte del moderatore".
"Le recenti performance del primo ministro hanno suscitato critiche anche tra i suoi maggiori alleati - conclude il Financial Times - un segnale che alcuni dei suoi partner di coalizione potrebbero anticipare una sconfitta elettorale e un'era all'insegna del dopoBerlusconi per il centro destra".
hanno tutto l'interesse che Berlusconi porti i voti a Forza Italia a costo di sottrarli agli altri alleati.
Corrono anche loro sotto la bandiera di Forza Italia per la loro poltrona al Parlamento.
Tex Willer
CONFINDUSTRIA: PER LA MALFA "BERLUSCONI HA FATTO BENE"
Continuano le reazioni del mondo politico all'intervento del premier all'assemblea di Confindustria a Vicenza. Il premier ha risposto "con lo stesso tono ed energia agli attacchi che da quattro anni l'opposizione fa contro di lui", "ha fatto bene" e "deve farlo ancora". E' il commento del ministro per le Politiche comunitarie, Giorgio La Malfa, a margine di un convegno a Napoli sul Mezzogiorno come ponte dell'Europa sul Mediterraneo. "Uno stile anglosassone - continua il ministro - come quello invocato dalla sinistra per la campagna elettorale bisogna averlo sempre. E loro in questi quattro anni non l'hanno avuto. Ora e' cominciata davvero la campagna elettorale, gli italiani sono chiamati a scegliere, ed i termini di questa scelta devono essere chiari. E' una ipocrisia della sinistra dopo anni di polemiche dire che vogliono un clima diverso".
tratto da LA REPUBBLICA
20 marzo 2006
Nemmeno la dignità di starsene zitto.
Dignità?
Ho ancora in mente la scena dell'ingresso del Cavaliere alla recente conferenza programmatica del PRI: La Malfa lo seguiva come un'ombra eccitata, inciampandogli sui talloni, col sorriso estasiato e le convulsioni tipiche del suo stato emozionale....
E, ahimé, ho nelle orecchie e negli occhi le empietà di Nucara, che avvolgendo l'Arcoreo presidente con una bandiera edera, si spingeva a dire che Berlusconi, senza saperlo, era "il più repubblicano di tutti".