Una folla di centinaia di persone ha sfidato le intemperie per riunirsi, il 15 marzo scorso, nella piazza principale di Bucarest ed assistere alla Demonstration for National Unity (Corteo per l’Unità Nazionale) organizzata da Noua Dreapta (Nuova Destra)
http://www.nouadreapta.org/
I delegati di Noua Dreapta hanno denunciato nei loro interventi le spinte separatiste ungheresi, rivelando il vero significato della Giornata Nazionale Ungherese (che si celebra, appunto, il 15 marzo): una ricorrenza oscura per il popolo romeno, poiché in questa data si rievoca il tentativo da parte della Grande Ungheria di annettere la provincia transilvana della Romania. Tale giorno segnò l’inizio di una lunga serie di omicidi, persecuzioni ed umiliazioni contro i rumeni in Transilvania.
Noua Dreapta ha all’occasione dato inizio ad una raccolta firme per chiedere al Governo di proclamare per il 15 marzo una giornata di commemorazione per i martiri dello sciovinismo ungherese. La raccolta avverrà nei principali centri urbani della nazione romena.
Questa manifestazione é stata la reazione più importante all’evento anti-romeno avuto luogo lo stesso giorno nelle città romene a maggioranza ungherese di Odorheiu Secuiesc e Targu Secuiesc, in cui i rappresentanti dell’auto-proclamato Consiglio Nazionale di Sicurezza e del partito UDMR (un partito minoritario ungherese) hanno richiesto l’autonomia per le contee di Harghita, Covasna e per metà della contea di Mures.
Gli abitanti di tali centri si dicono appartenenti all’etnia secui, ovvero, un misto di ungheresi e romeni che furono dislocati dall’Impero Austriaco a guardia del confine montano in Transilvania.
Oggi queste etnia si definisce ungherese e domanda l’autonomia di una regione che giace nel cuore della Romania ed in cui avvengono, sempre più spesso, gravi episodi di discriminazione e violenza etnica nei confronti della gente romena, divenuta una minoranza nelle suddette contee.