No, le organizzazioni degli ortodossi sono state riconosciute dallo Stato in sede separata. Perchè questo fa parte della stessa natura della Chiesa Ortodossa che non esiste come tale. Esistono le Chiese ortodosse. In Italia sono due gli Enti più nrappresentativi: la Arcidiocesi (meglio metropolia) ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli e la ACO - che rappresenta le giurisdizioni tradizionali (vecchio calendario). Sono state riconosciute ambedue nel 1998 la seconda pochi giorni prima della prima.
Quanto ai soldi mi interessano certo meno di molte altre cose: le festività religiose, l'assistenza negli ospedali e nelle carceri, la nomina dei ministri di culto senza che debbano essere riconosciuti uno per uno dal Ministro dell'Interno, ma è chiaro che il motivo per cui non si vogliono le Intese (ripeto: previste dalla Costituzione) è che queste diminuiscono il gettito dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Se questa rinuncerà a questa forma di finanziamento, quale legale rappresentante dell'Ente ACO mi impegno pubblicamente a rinunciare anch'io, ma non vedo, finchè altri ne beneficiano, non dobbiamo beneficiarne anche noi. Questa si chiama uguaglianza davanti alla legge. Che oggi - in Italia - non c'è. Vi sembra un delitto chiederla?
Mi meraviglio che mi si accusi di essere un rapinatore. Noi abbiamo moltissimi fedeli immigrati, quindi privi di mezzi, che spesso mantengono anche le famiglie in Patria, penso che non chiedo me me personalmente (lavoro come insegnante in una scuola statale, come la maggior parte dei nostri ministri di culto) ma per le necessità di questa gente a cui non voglio far pesare la Chiesa.