Unu salludu mannu a tottu is forumistas e mescamente a sos de iRS.
Mi dispiace essere stato lungamente assente e mi dispiace il fatto che a breve (causa elezioni) probabilmente tornerò ad eclissarmi (il che non significa che non legga, ovviamente).
Con questo mio post, oltre ad attirare l'attenzione sul pensiero e la retorica di alcuni dei nostri concorrenti, volevo invitare tutti noi di iRS ad utilizzare il forum (particolarmente in questi giorni di campagna elettorale) per aiutarci uno con l'altro a tenere sott'occhio cosa si dice e si fa in ambito politico.
Una sorta di rassegna stampa (giornalistica, televisiva, ma anche quotidiana, tipo ciò che si sente dire per strada) con allegati commenti, in modo da creare un nostro "filtro" e una nostra posizione comune e chiara.
Non mi dilungo, se non per segnalare che (se non mi sbaglio), è passata innosservata la dichiarazione di uno dei rappresentanti della "minoranza" del PSdAz riunita nei giorni scorsi a Cagliari. Contestando la scelta di Sanna di portare il Partito sardo con la Lega è stato ribadito che il vero compito del sardismo è quello di "sconfiggere Berlusconi e il centrodestra".
E' evidente che quelli del psd'az (e chi li vuole difendere) diranno che si tratta del compito odierno, ma è altrettanto vero che NOI INDIPENDENTISTI ci troviamo costantemente di fronte al problema di convincere la gente che la priorità non è battere berlusconi o prodi, portare acqua a Roma o a Milano, ma creare una coscienza e una politica indipendentista, in Sardegna e per la Sardegna. E non vedo come questo tipo di mentalità succube o rassegnata si possa battere con affermazioni come quelle della minoranza PSdAz.
Del resto fra le tante cose che abbiamo sempre imputato al sardismo vi è proprio questa ambiguità di fondo, questo doppiogiochismo, questo mettere sempre al primo posto "altre" priorità, a dimostrazione di quanto un'idea indipendentista coerente, sincera, innamovibile, veramente creduta, sia lontano dai loro intenti e dai loro discorsi.
Dunque, mi pare chiaro: opportunismo tendente al centro destra da un lato e moralità pro-Prodi e centrosinistra dall'altro. Dov'è l'indipendentismo? perché stranamente non ne parlano mai? La rispsota è, secondo me, che non c'è, così come non c'è nei discorsi dell'Italia dei Valori di Di Pietro e Palomba (e nemmeno di Soru-Pili e compagnia cantante) che non a caso rivendicano affinità e voti sardisti. E siccome non mi dispiace che Di Pietro non parli di indipendenza, anzi ne sono molto contento perchè se lo facesse mi preoccuperebbe alquanto, così mi dà sollievo e credo che sia meglio per tutti che il PSd'Az non ne parli.
E con ciò non si vuol dare a qualcuno pretesto di dire che iRS se la vuole tenere per sé quella benedetta parola, è solo che noi vogliamo sentirla sulla bocca della gente, del nostro popolo e non su quella di una classe partitica che non ne comprende, non condivide, non accetta il senso e le conseguenze.
Infine, tornando sui nostri passi. Credo che questo esempio ci ricordi che per noi vale un principio molto semplice: dire ciò in cui si crede, dire che vogliamo l'indipendenza, che vogliamo costruirla, anche ci volessero millenni, dire che è questo che ci muove: l'indipendenza è ciò che ci fa star svegli di notte e ci fa sognare anche di giorno.
dobbiamo dirlo, soprattutto a chi una volontà indipendentista così - così appassionata, così indomabile - non l'ha mai sentita. Perché se nessuno inizia nessuno può proseguire.
Un imprassidu
Franciscu