La nostra idea: un fisco più armonico
22 Marzo 2006
La destra ha scelto una sconsiderata linea di comunicazione seminando disinformazione a proposito del nostro programma economico e delle misure che il centrosinistra intende adottare in materia fiscale.
Queste false informazioni stanno creando turbativa nei mercati e preoccupazione tra i risparmiatori.
Noi intendiamo rassicurarli.
La prima rassicurazione viene proprio dalla nostra serietà.
Per il taglio di cinque punti del cuneo fiscale e contributivo sul lavoro, che, per inciso, lascia nelle tasche dei lavoratori italiani 3,3 miliardi di Euro aggiuntivi, noi abbiamo indicato chiaramente tutte le coperture. Parte di queste coperture è affidata a un riequilibrio delle aliquote fiscali sulle rendite finanziarie. Oggi in Italia gli interessi sui conti correnti bancari e postali (che rappresentano la grande massa degli investimenti finanziari delle nostre famiglie) sono tassati al 27 per cento, mentre obbligazioni, guadagni derivanti dalla borsa e titoli di stato, cioè le altre forme di rendite finanziarie, sono tassate al 12.50 per cento. Nella media in Europa le attività finanziarie, tutte le attività finanziarie, sono tassate con una aliquota superiore al 20 per cento.
E’ nostra intenzione avvicinarci, pure al ribasso, a tale politica, riducendo di 7 punti la tassazione sui depositi bancari e portando al 20 per cento la tassazione sulle altre rendite.
LA TASSAZIONE SUL RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO CORRENTI NON SARA’ ASSOLUTAMENTE MODIFICATA.
L’ARMONIZZAZIONE DELL’ALIQUOTA AL 20% SARA’ APPLICATA SOLO ALLE NUOVE EMISSIONI.
I PICCOLI E MEDI RISPARMIATORI CONTINUERANNO AD ESSERE TASSATI SUL RENDIMENTO AL 12,50%.
Voglio inoltre richiamare l’attenzione dei cittadini sul fatto che l’85 per cento dell’intero patrimonio finanziario è posseduto dal 10 per cento delle famiglie più ricche. Noi stimiamo pertanto che per oltre l’80 per cento delle famiglie italiane l’armonizzazione delle aliquote comporterà addirittura un beneficio fiscale, ancorché piccolo.
E’ troppo comodo per la destra spargere allarmismo travisando il nostro programma.
In questo modo cercano di nascondere il fallimento delle loro promesse.
Hanno vinto nel 2001 promettendo un grande taglio delle tasse che non c’è stato, ora cercano di vincere sostenendo che noi aumenteremo le tasse.
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