Originariamente Scritto da
Mariano 68
I fatti:
1) "La uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie a un livello intermedio tra l'attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie, con l'esclusione dei redditi di piccoli patrimoni, in coordinamento con l'imposizione societaria e la tassazione di dividendi e plusvalenze azionarie, Programma dell’Unione, pp.203-204
2) Prodi ha più volte ribadito che ridurrà di cinque punti il cuneo fiscale nei primi cento giorni, per ridurre il costo del lavoro. Alla Condindustria Prodi ha spiegato che 2,5 miliardi di euro, parte della copertura finanziaria del taglio del cuneo fiscale (che costa dieci miliardi di euro), la otterrà con l’armonizzazione delle tasse sulle rendite finanziarie indicata nel suo programma.
3) Gli esponenti dell'Unione parlano di nuova tassazione intorno al 20%.
Gli effetti:
1) Quando Prodi dice di voler armonizzare la tassazione sulle rendite finanziarie dice in realtà una sola cosa: aumenterà la tassazione rispetto a quella in vigore oggi.
2) Per ricavare 2,5 miliardi di euro con una tassazione portata al 20% (rispetto all’attuale 12,50), non sono possibili esoneri: bisogna tassare tutto, anche i bot e i cct, compresi quelli già emessi, perché il 55% di bot e cct è in mano a operatori esteri, i cosiddetti "lordisti", che non versano una lira all'Erario, pagando le tasse a casa loro. Gli investitori destinati a pagare queste nuove tasse sono in particolare i privati, i cosiddetti "nettisti", che detengono il 16% dei bond governativi.
3) I Bot e i Cct, (e ovviamente le azioni) cadranno sotto la mannaia della nuova tassazione. Si addolcisce la pillola parlando di esenzione per i piccoli patrimoni, ma a) il meccanismo dell?esenzione, essendo i titoli di Stato privi di nominalità, si presenta di difficile applicazione; b) come stabilire il valore di mercato dei piccoli patrimoni? Qual è la soglia di rendimento "basso"?
4) L'impatto sui risparmiatori "traditi" dall’aumento della tasse su bot e cct genererà la probabile fuga dai titoli di Stato di futura emissione, con la grave conseguenza di mandare in crisi il complesso del debito pubblico dello Stato.
5) Altro effetto collaterale dei programmi di Prodi: da un mese gli analisti finanziari segnalano movimenti di capitale verso l'estero, afflusso di investimenti sui fondi di altri Paesi europei, costituzione di holding lussemburghesi da parte di aziende italiane (effetto della promessa reintroduzione della tassa sulla successione), assunzioni di personale nelle banche svizzere. I soldi tornano da dove il governo li aveva fatti rientrare. La "sinistra delle tasse" fa paura.
6) Grazie alla tassazione retroattiva operata sui titoli di Stato, necessaria per realizzare immediatamente il cuneo fiscale, perderemo l’1% come potere d’acquisto: una cosa impressionante che incidera’ sui consumi molto di piu’ del fiscal drag sul cuneo. Toccare i risparmi come sono Bot e Cct significa incidere sui consumi, laddove il reimpiego degli interessi subirà una strozzatura immediata e si dovranno reimpostare le politiche familiari. I ricchi, come ci dice il Sole 24 Ore, portano già fuori i loro capitali mentre la povera gente non sarebbe in grado di difendersi.